Giacca scura, camicia bianca e una valigia piena di libri. Il primo studente ad arrivare davanti al Liceo Classico Massimo d’Azeglio di Torino per sostenere l’esame di maturità è già davanti al portone alle 7.40. Marco Santoli, accompagnato dai genitori, inizia il suo esame alle 8.10. Uno a uno entrano i commissari, dopo che all’ingresso viene provata loro la febbre.
“Se all’esame siamo tanti, nel caos passa l’ansia, da soli è diverso – spiega Marco – Ma sono contento di sostenere l’esame per primo”. Arriva da Carmagnola (Torino), dove duce di aver avuto ogni tanto qualche problema di connessione con internet per le lezioni online. Con lui questa mattina entra anche la madre. “Ci hanno dato due testi, uno di Platone e uno di Cicerone. Il tema era ‘La poesia è sacra’, ho dovuto aggiungere anche le mie riflessioni”.
Elisa invece passerà con un’altra commissione: “La cosa brutta è che tutti dicono che l’esame è più semplice quest’anno, ma non è così. L’ultima interrogazione è stata il 10 giugno e solo pochi giorni fa ho saputo che sarei passata oggi”. Con lei entrerà un’amica: “Peccato si possa portare una sola persona”.
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