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Conte risponde a Sandrino, bimbo autistico: “Presto il codice disabilità”

   “Sin dai primi giorni di nuovo governo ho comunicato al ministro Fontana e al sottosegretario Zoccano che dovevamo subito metterci al lavoro per adottare un ‘codice per le persone con disabilità’. Un testo normativo in cui riportare, nero su bianco, tutti i diritti e le facoltà delle persone con disabilità e in cui riassumere tutte le norme che vi consentono il pieno ed effettivo esercizio del diritto di cittadinanza. Adesso la legge è in Parlamento e appena verrà approvata potremo, con un decreto del Governo, adottare questo nuovo codice”. Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo a Sandrino, un bambino che gli aveva scritto una lettera che non era riuscito a dargli di persona in occasione della visita del premier a Lecce.

   La lettera gli è stata recapitata a Palazzo Chigi, dove Conte ha invitato Sandrino a fargli visita. “Caro Sandrino – assicura il premier – possiamo fare ancora di più. Ne sono consapevole. E ti assicuro che continuerò a lavorare perché in Italia non ci siano più, come scrivi tu, cittadini ‘di serie B'”.

  “Caro Sandrino, ho letto con molta attenzione la tua lettera e oggi, come promesso, ti scrivo per confermarti che mi è molto dispiaciuto non avere avuto l’occasione di poterti incontrare e parlare in occasione della mia visita a Lecce, qualche giorno fa”, si legge nella lettera di Conte, resa nota dal premier su Facebook. Il presidente del Consiglio pubblica la lettera a lui inviata da Sandrino, giovane autistico 13 anni, che gli rivolge un appello perché i ragazzi autistici non vengano considerati “di serie B”. Alessandro dice di scrivere a nome “di tutti gli altri bambini autistici affinché i suoi colleghi possano fare leggi in sostegno a noi e alle nostre famiglie”.

    Conte allega la sua risposta: “Le tue parole mi hanno molto colpito. Mi scrivi della tua disabilità e di quella di tanti altri ragazzi che vivono la tua stessa condizione. Rispondo allora non solo a te, ma anche a tutti gli altri ragazzi e alle vostre famiglie. Avete tutto il diritto di rivendicare la vostra piena ed effettiva cittadinanza. Ed è una cosa molto bella che nella tua lettera non richiami solo i diritti, ma evochi anche i doveri”.

    Sul codice della disabilità il presidente del Consiglio scrive: “Tu obietterai che i lavori procedono a rilento. Ma ti assicuro che per approvare un bel codice, un solenne decalogo dei diritti, non è tantissimo e comunque stai certo che ci stiamo lavorando intensamente. Ma mi rendo conto che non bastano solo dichiarazioni di principio. Occorrono anche misure concrete. A quest’ultimo proposito, sappi che l’Istituto Superiore di Sanità, insieme al Ministero della Salute, sta promuovendo interventi su più fronti legati proprio all’autismo e ha anche siglato degli accordi con le Regioni per utilizzare 4 milioni di euro dedicati alla realizzazione di interventi che assicurino la continuità di cura nell’arco della vita, di idonee soluzioni residenziali e semi-residenziali, di attività utili per l’integrazione scolastica, la transizione dall’istruzione al lavoro e l’inclusione lavorativa”.

    “Caro Sandrino – conclude – possiamo fare ancora di più. Ne sono consapevole. Ho una grande responsabilità e farò di tutto perché il Governo adotti ulteriori misure di “equità sociale”, affinché tu e tutte le persone con disabilità possiate sentirVi pienamente partecipi della nostra comunità sociale. Spero di poterti incontrare presto. Se avrai occasione di passare da Roma, sarò felice se vorrai venirmi a trovare: ti farò visitare gli uffici dove lavoro quotidianamente. Ma stai pur certo che la prossima volta che verrò dalle tue parti, sarò io a cercare te. Ti voglio bene anch’io e ti abbraccio con affetto”. 
   


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