Bruxelles – Aprire le porte dell’UE ai migranti economici, quelli con regolare permesso di lavoro ottenuto in anticipo, prima della partenza. La risposta ai trafficanti di esseri umani, per Ursula von der Leyen, passa anche attraverso un nuovo paradigma. La presidente della Commissione europea propone di puntare su una dimensione fin qui poco esplorata, anche perché, per definizione, un migrante economico esula dal concetto di rifugiato e non ha diritto all’accoglienza.
Avanti con il lavoro regolare, dunque, per una nuova stagione di migranti economici a cui l’UE lavora a fatica dal 2021 ma senza grandi avvenimenti degni di sorta, almeno per ciò che riguarda il contrasto all’immigrazione irregolare. Perché i problemi di fondo restano, eppure qui von der Leyen sembra distratta. Offre una narrativa che arriva a colpevolizzare quanti, in giro per il mondo, cercano un futuro migliore scappando da realtà insostenibili.
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