Ultima giornata coi leader del centrodestra insieme per Atreju, la kermesse di Fdi in corso da 9 giorni a Roma. Tutto esaurito in sala già di prima mattina: sul palco si alterneranno Antonio De Poli, segretario Udc, Maurizio Lupi (Noi Moderati), e i leader di Lega e Forza Italia Matteo Salvini e Antonio Tajani.
“Questo è il luogo in cui tutte le idee hanno diritto di cittadinanza. Questo è il luogo in cui Nietzsche e Marx si danno la mano. In cui il valore delle persone si misura sui contenuti. E chi scappa dimostra di non avere contenuti“, ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento sul palco di Atreju, aggiungendo “Voglio ringraziare i tanti leader delle opposizioni che hanno partecipato, Conte, Bonelli, Renzi, Marattin Calenda, Magi e voglio ringraziare anche Elly Schlein che con il suo nannimorettiano ‘mi si nota di più se vengo o sto in disparte o se non vengo per niente’ ha comunque fatto parlare di noi”. “La cosa divertente è che il presunto campo largo l’abbiamo riunito noi e quella che dovrebbe federarli è l’unica che non si è presentata”.
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“Ci sono state valutazioni molto allarmate perché Trump ha detto in maniera più decisa che gli Usa intendono disimpegnarsi e gli europei devono organizzarsi per difendersi da soli: buongiorno Europa, per ottant’anni abbiamo appaltato” la nostra sicurezza “pensando che questo giorno non sarebbe venuto e che fosse gratis” ma aveva il prezzo del “condizionamento” ha aggiunto Meloni.
“Lo dico sempre la libertà ha un prezzo e noi che al contrario di altri non abbiamo mai amato le ingerenze straniere da qualsiasi parte arrivino abbiamo sempre preferito una costosa libertà a una costosissima e apparentemente comoda servitù”. “Continueremo a essere al fianco del popolo ucraino per arrivare alla pace. La pace non si costruisce con le canzoni di John Lennon ma con la deterrenza”.
“Permettetemi di ringraziare ancora il presidente della Palestina Abu Mazen per la sua coraggiosa testimonianza, la sua bella presenza qui ad Atreju he fa giustizia delle accuse vergognose di complicità in genocidio che una sinistra imbarazzante ci ha rivolto per mesi”.
“Nei giorni scorsi Greta Thunberg ha attaccato il governo, state tranquilli: siamo ancora dalla parte giusta della storia”.
“Abbiamo parlato in tempi non sospetti della necessità di rafforzare la nostra capacità di difesa e sicurezza e rivendicato quando nessuno lo faceva la necessità di creare finalmente una norma europea della Nato di pari forza e di rispetto a quella americana in grado di parlare a pieno titolo con tutte le potenze del mondo come conviene a una gloriosa civiltà come quella europea che significa anche rafforzare il dialogo con gli Stati Uniti ma in un dialogo tra pari e non in condizioni di subalternità”.
“Stiamo rafforzando le nostre relazioni in tutti i continenti e insieme” al Parlamento europeo “lavoriamo a maggioranze alternative a quelle che in questi anni ci hanno imposto scelte deliranti, non si può prescindere dal cercare soluzioni in Ue che ci piaccia o no”.
“A sinistra non sono riusciti a gioire sul riconoscimento alla cucina italiana come patrimonio dell’Unesco. Loro hanno rosicato, è una settimana che mangiano dal kebabaro”.
“Sono orgogliosa che l’Italia sta difendendo il ruolo dei genitori nell’educazione dei figli. Rivendico con orgoglio la norma sul consenso informato sull’educazione sessuale delle scuole. Educare i figli su materie così delicate è compito dei genitori, lo Stato non può sostituirsi alla famiglia. I figli non sono dello Stato o dell’ideologia, ma delle mamme e dei papà”. ha detto la premier. “Lo Stato che pretende di sostituirsi ha dimenticato i suoi limiti”, ha aggiunto.
“Tutti devono poter partire dalle stesse condizioni ma chi si impegna di più ha diritto di essere premiato a scuola come nelle università da lì passa il destino della nostra nazione: ti rifiuti di parlare all’esame di maturità per protesta, sei libero di farlo ma vieni bocciato perché l’Italia che abbiamo in mente deve essere anche una nazione finalmente meritocratica, libera dalla gabbia ideologica e asfissiante del 68“. “Basta con il lassismo perché è arrivato il tempo delle regole”.
“Mi auguro che gli italiani confermino la riforma della Giustizia al Referendum. Avanti con la storica riforma della giustizia. Votate per voi stessi – ha aggiunto – e per il futuro della nazione. Votate perché non ci possa più essere una vergogna come quella di Garlasco”.
“Vogliamo andare avanti con ancora più decisione nel costruire una nazione sicura, affrontare con forza il fenomeno dei maranza perché chi coltiva odio non ha più l’impunità, l’Italia non è più la repubblica delle banane che piaceva tanto alla sinistra”.
Al referendum “fregatevene della Meloni, tanto questo governo rimane in carica fino alla fine della legislatura, i governi passano ma le leggi rimangono e incidono sulla vostra vita. Votate per voi stessi e i vostri figli”.
FdI: ‘Atreju edizione record con oltre 100mila presenze’
105 mila presenze, 144 ore di dibattiti fra le sale e la radio, con 743 interventi, mille volontari e 1.400 giornalisti accreditati da tutto il mondo. Sono, come fa sapere FdI, le cifre dell’edizione 2025 di Atreju “Sei diventata forte”, che ha chiuso oggi i battenti ai giardini di Castel Sant’Angelo di Roma con l’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“È l’edizione di Atreju più partecipata di sempre – sottolinea il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, – la nostra festa è cresciuta di pari passo con il successo di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. Politica, cultura, divertimento hanno fatto sì che il villaggio di Natale di Atreju fosse frequentato da militanti e simpatizzanti, ma molto più semplicemente da tanta gente comune. Un ringraziamento particolare va all’impagabile lavoro dei ragazzi di Gioventù nazionale, senza i quali questa festa non potrebbe esistere, e alle associazioni di volontariato che hanno animato il nostro mercatino solidale. Da domani ci metteremo al lavoro per iniziare ad organizzare l’edizione di Atreju del 2026”.
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