Due linee opposte sul dossier Ucraina arrivano oggi alla Camera.
La risoluzione del Partito democratico conferma il pieno sostegno a Kiev, anche attraverso un utilizzo dei beni russi congelati, e invita a scegliere senza ambiguità l’interesse europeo di fronte alle sfide globali. Di segno contrario la proposta del Movimento 5 stelle, che chiede lo stop all’invio di nuove armi, il no alla confisca definitiva degli asset russi e, a pace raggiunta, una rivalutazione dell’acquisto di gas da Mosca.
La risoluzione del Pd, in discussione oggi alla Camera, chiede di “scegliere senza esitazioni e ambiguità, di fronte alle minacce globali e alle sfide continue rappresentate dall’amministrazione americana, l’interesse europeo”. Altro impegno è “ribadire la ferma condanna” della “aggressione russa dell’Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie” e anche “attraverso un utilizzo legalmente fondato dei beni russi congelati”.
I dem rimarcano l’esigenza di un ruolo dell’Ue per una pace “giusta e sicura”.
La risoluzione del M5s che oggi sarà all’attenzione della Camera chiede, tra le altre cose lo stop all’invio di nuovi armamenti all’Ucraina. Un altro impegno è “non supportare – in sede di Consiglio europeo e nei consessi internazionali competenti – l’ipotesi della confisca definitiva e dell’utilizzo degli asset sovrani della Federazione Russa nonché dei beni di soggetti terzi congelati detenuti in Europa”. I pentastellati puntano anche ad eliminare il segreto militare delle forniture cedute e, al raggiungimento della pace, a rivalutare la possibile acquisizione del gas russo. Focus anche sul Medio Oriente.
La risoluzione di maggioranza punta a “proseguire ogni sforzo per sostenere il processo di pace per l’Ucraina, continuando a collaborare con gli Stati Uniti e mantenendo coeso il fronte europeo affinché si arrivi ad una pace giusta e duratura in Ucraina”. Altro obiettivo è “continuare ad agire nei confronti della Federazione Russa – ricorrendo a tutti gli strumenti della diplomazia incluso quello sanzionatorio, senza prescindere dal coordinamento con gli altri Stati membri del G7 e alla luce di solide basi giuridiche e finanziarie”. Il centrodestra vuole “condannare fermamente le persistenti attività ibride dannose e le iniziative di disinformazione, a partire da quelle messe in atto dalla Russia, e a contrastare e prevenire tali minacce, valutando anche l’applicabilità delle rilevanti misure di cui al pacchetto proposto dalla Commissione “Scudo europeo per la democrazia’”. La richiesta alla commissione europea è di “un’approfondita disamina degli aspetti giuridici e finanziari di tutte le opzioni di finanziamento sul tavolo, esigendo nel contempo per l’erogazione, il rispetto di strette condizionalità in materia di stato di diritto, lotta alla corruzione e al riciclaggio, ribadendo che l’Italia, che con notevole impegno si è guadagnata la prospettiva di una uscita dalla procedura di deficit eccessivo, presterà particolare attenzione al tema dell’impatto attuale e futuro sui saldi di finanza pubblica”.
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