Bruxelles – La Lituania ha dichiarato la “situazione di emergenza” nell’ambito dell’afflusso incontrollato di palloni aerostatici dalla Bielorussia. Nelle ultime settimane, i due aeroporti più grandi della Lituania, Vilnius e Kaunas, sono stati costretti a interrompere le operazioni in diverse occasioni per via della presenza di questi velivoli. Per Vilnius, il sorvolo dei palloni nello spazio aereo nazionale è un “attacco ibrido”, mascherato però da contrabbando di sigarette.
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Lithuania declares a nation-wide state of emergency due to the balloon intrusions from Belarus which repeatedly force Vilnius Airport to shut down operations. pic.twitter.com/30s2ZVZIu1
— Visegrád 24 (@visegrad24) December 9, 2025
“Tutte le istituzioni stanno unendo le forze per affrontare la minaccia rappresentata dai palloni lanciati dal contrabbando”, ha dichiarato la prima ministra lituana Inga Ruginiene in una nota. In effetti, sul confine tra Bielorussia e Lituania i palloni aerostatici sono da molto tempo utilizzati per il commercio illegale di sigarette e materiale vietato. L’afflusso, però, al di sopra della media, fa sospettare che questo non sia uno scambio tra organizzazioni criminali dei due stati, ma vere e proprie operazioni finalizzate a destabilizzare la piccola Repubblica baltica.
Il dubbio era già venuto a ottobre a Deividas Matulionis, il consigliere capo per la sicurezza nazionale lituana, che all’epoca affermò: “Sta diventando sempre più chiaro che non si tratta di contrabbando ordinario. Il contrabbando viene utilizzato come copertura per quella che in realtà è un’operazione psicologica ibrida”.
Ad essere pericolose le caratteristiche tecniche di questi palloni. Il loro volo avviene a bassa quota, rendendo molto difficile l’intercetto. Inoltre, la loro velocità si aggira intorno ai 100-200 chilometri orari, diventando letali in caso di contatto con un velivolo di linea.
Per cercare di limitare il fenomeno, Vilnius ha chiuso i valichi di frontiera. La decisione fu presa dal Parlamento a fine ottobre, ma le incursioni sono continuate nel mese di novembre. Il ministro degli Interni Vladislav Kondratovic ha oggi dato il via libera ai militari a ispezionare, insieme alla polizia, il confine con la Bielorussia.
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