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L’emendamento del governo sul codice rosa è innammissibile

(ANSA) – ROMA, 16 MAG – E’ inammissibile l’emendamento del
governo, presentato al decreto sulla P.a, che mira a promuovere
la parità di genere nel settore degli appalti pubblici. Nella
seduta delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della
Camera di stamani i presidenti, Nazario Pagano (Fi) e Walter
Rizzetto (Fdi), hanno annunciato gli emendamenti dichiarati
inammissibili per estraneità di materia. Tra questi – in tutto
25 sui complessivi 580 – vi è appunto questo del governo.
   
L’esecutivo aveva approvato questo emendamento nel consiglio
dei ministri l’11 maggio, insieme ad un secondo che sblocca 660
milioni per le residenze universitarie. L’emendamento del
governo conferma anche nell’ambito della nuova disciplina del
nuovo Codice Appalti (decreto legislativo n. 36 del 2023) in
vigore dal prossimo 1 luglio, il riconoscimento di premialità in
favore delle imprese che adottano politiche tese al
raggiungimento delle parità di genere comprovata dal possesso
della relativa certificazione rilasciata ai sensi dell’articolo
46 bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna.
   
In particolare l’emendamento afferma che “al fine di
promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono
nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior
punteggio da attribuire alle imprese per l’adozione di politiche
tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal
possesso della certificazione della parità di genere di cui
all’articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e
donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198”.
   
Il governo ha la possibilità di ricorrere contro la decisione
di inammissibilità dell’emendamento per estraneità di materia,
presentando l’istanza ai presidenti di Commissione entro le 15
di oggi (ANSA).
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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