“In un contesto generale non facile, c’è stato un livello di adesione all’astensione intorno al 50%, comunque importante. Il che dimostra come l’ANM si sia fatta interprete autorevole del disagio e della preoccupazione reale di tanti magistrati. Ci sono ancora i tempi e gli spazi per modifiche migliorative del testo e spero ci sia anche la volontà delle forze politiche di confrontarsi per apportare i dovuti correttivi”. Lo afferma il segretario dell’Anm Salvatore Casciaro.
Lo sciopero dei magistrati contro la riforma Cartabia indetto dall’Anm “io non l’avrei fatto: nel momento in cui è stato fatto speriamo porti dei frutti, però la riforma bisogna chiuderla in qualche modo”. Così David Ermini, vicepresidente del Csm, a margine della presentazione di un libro a Bagno a Ripoli (Firenze). “Ho sempre detto che preferisco il dialogo – ha aggiunto – e quindi anche in questo caso: lo sciopero è stato indetto, è legittimo farlo, però io preferisco sempre il dialogo, e spero che quelle discussioni che ci sono state possano essere in qualche modo ricondotte a far sì che la riforma venga approvata”.
“Questa legge sarà pure compatibile, ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia intervenendo al Palazzo di Giustizia di Milano per l’assemblea aperta delle toghe nel giorno dello sciopero dei magistrati contro la riforma dell’ordinamento giudiziario.
“Io ho parlato – ha spiegato Santalucia ai cronisti prima di partecipare all’assemblea aperta indetta dall’Anm milanese – più che di incostituzionalità diretta, perché poi questo semmai lo diranno, se ci saranno questioni, gli organi deputati a farlo, di un abbassamento del tono costituzionale. Gli studiosi – ha chiarito – dicono che la legge sull’ordinamento giudiziario non solo deve essere compatibile con la Costituzione e quindi non violarla, ma deve essere conforme, deve recepirne ed attuarne fino in fondo il messaggio politico che l’architettura costituzionale detta”. E ha concluso: “Questa legge sarà pure compatibile ma è poco conforme allo spirito della Costituzione”.
“Gli obiettivi indicati dal Pnrr – ha detto Santalucia – come l’abbattimento dell’arretrato civile e penale, non si possono raggiungere se non si coinvolge la magistratura come soggetto protagonista di questa grande rivoluzione, non come soggetti che devono essere sospettati di essere i primi responsabili di guasti e quindi controllati disciplinarmente”.
“Continuiamo a sperare che ci possano essere miglioramenti – ha spiegato Santalucia, intervenendo all’assemblea aperta – anche se il realismo politico di molti ci dice che se apriranno a modifiche queste saranno peggiorative”. Tuttavia, l’Associazione nazionali magistrati “deve coltivare la fiducia in un Parlamento che sappia vedere gli aspetti che non vanno e sappia consegnarci una legge sull’ordinamento giudiziario conforme alla Costituzione”. E ha concluso: “Bisogna fare lo sforzo di accantonare sentimenti che ci sono e serpeggiano in alcuni settori della classe politica-parlamentare di rivalsa sulla magistratura. Non è questo il momento”.
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