(ANSA) – ROMA, 04 LUG – “Una nuova Italia non potrà che
essere figlia della mobilità: giovani che scelgono l’Europa non
solo per il lavoro, ma per scrivere una nuova storia familiare,
una nuova partecipazione alla vita delle città, una democrazia
da costruire e sperimentare”: lo ha detto il Presidente della
Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes,
l’arcivescovo Gian Carlo Perego, concludendo i lavori del
convegno “Italia, pensioni e mobilità: storie di partenze e di
ritorni”, organizzato dall’ente della Cei con l’Inps.
“Il nostro paese vive un momento molto delicato e saranno
decisivi i passi che saranno compiuti alla luce della dinamica
demografica che ci sta condizionando sempre di più e della
strutturalità della mobilità, in uscita e in entrata, che
condiziona i nostri territori. Per questo diventa essenziale –
ha sottolineato mons. Perego – l’analisi e la lettura di questo
legame, rendendo ancora più marcata e ufficiale la
collaborazione tra l’Inps e la Fondazione Migrantes attraverso
una ricerca nazionale che viene annunciata oggi, aprendosi anche
ad altre eventuali realtà nazionali ed estere. L’obiettivo è far
emergere quanto il contributo dato, ieri come oggi, dalle
lavoratrici e dai lavoratori italiani all’estero e dalle attuali
pensionate e pensionati rientrati in Italia sia da sempre
ricchezza fondamentale in alcune aree del nostro paese, a
maggior ragione nel quadro socio-demografico di cui si è
parlato. Così come ricchezza inestimabile è il lavoro oggi di
cittadini di altre nazionalità che diventano o potrebbero
diventare italiani in futuro, restando in Italia o ritornando
nei loro luoghi di origine”.; (ANSA).
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