“Ne va della credibilità di questo governo e di tutto il sistema Paese. Non possiamo fallire su questo progetto” di Recovery plan. Lo dice il premier Giuseppe Conte al festival dell’economia civile di Firenze. E con riferimento alla crisi generata dalla pandemia, aggiunge: “E’ un tempo di rinnovamento: non possiamo tornare alla normalità. La rigenerazione dell’economia è un fil rouge come auspicio perché si realizzi una più autentica forma dei rapporti tra pubblico e privato che collochi nuovamente al centro il cittadino e la persona umana”, aggiunge.
“La sensibilità del governo è molto in linea con la vostra prospettiva: nella carta di Firenze leggo tanti profili pienamente condivisi dal governo. Per la biodiversità ritengo occorra una riforma costituzionale per valorizzare sempre più la tutela dell’ambiente. Con tutte le forze, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, bisogna inserire anche un riferimento allo sviluppo sostenibile”.
“L’empowerment femminile sarà al centro dell’agenda” del G20 in programma il prossimo anno in Italia, ha sottolineato Conte al festival dell’economia civile di Firenze.
Interpellato sui progetti per il Recovery fund, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al Festival dell’Economia di Trento, ha detto che bisogna “operare sul basso livello di istruzione” anche “dotando l’intero ciclo di risorse migliori e più adeguate” ma è “essenziale” recuperare il gap sulla ricerca, con la spesa “che è la metà della media Ocse. Sono problemi che sottolineiamo da anni”. “Le proposte sono tantissime, sia quelle che il governo ha raccolto sia quelle che vengono fatte da molti gruppi istituzioni enti. Ogni giorno credo di ricevere uno o due documenti, credo che sia bene che proposte specifiche non vengano da parte nostra, ma possiamo identificare i ritardi che abbiamo” a partire dal “capitale umano”.
“Da un punto di vista economico” il Mes “ha solamente vantaggi: non si va sul mercato, è a lunga scadenza, a condizioni buone e la condizionalità è solamente spendere i soldi nel settore per il quale è stato disegnato questo fondo. Non vedo gravi problemi a usarlo: l’unico potrebbe essere quello dello stigma, ma quello stigma è legato a un cattivo utilizzo dei fondi o a una cattiva comunicazione”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento al Festival dell’Economia di Trento. Ma, aggiunge, “mi chiedo perché uno ha paura di mostrare che utilizza bene dei fondi, anzi se lo mostra ha maggiori facilità di raccolta sul mercato a condizioni migliori di quelle che ora, pur migliorate, non sono ancora vicine a Spagna e Portogallo”.
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