Prima la svolta: “Se le regole Ue non cambiano, facciamo come gli inglesi”. Poi la frenata sull’Italexit: “Lavoriamo per il Conte-exit, è questa l’emergenza per il Paese”. Tutto nel giro di poche ore. Matteo Salvini rispolvera i vecchi toni della Lega sull’Europa, salvo poi fare dietrofront riallineandosi a quanto assicurato due giorni fa durante una conferenza alla Stampa estera – “la nostra priorità non è uscire da qualcosa ma la crescita economica” – e alla linea moderata del numero due Giancarlo Giorgetti, neo responsabile Esteri del partito, che solo ieri in un’intervista aveva ribadito: “Noi non vogliamo uscire”. Riavvolgendo il nastro della giornata, Salvini era partito in mattinata, durante una diretta Facebook dal Parco Sempione a Milano, con queste parole: “O l’Europa cambia o non ha più senso di esistere. Gli inglesi hanno dato dimostrazione che volere è potere. O si sta dentro cambiando le regole di questa Europa, oppure come mi ha detto un pescatore che ho incontrato a Bagnara, in Calabria, ragazzi allora facciamo gli inglesi”. E ancora: “O le regole cambiano o è inutile stare in una gabbia dove ti strangolano”.
Nel pomeriggio, incontrando i cittadini e i giornalisti al gazebo della Lega in Piazza San Babila, l’ex ministro dell’Interno aveva poi corretto il tiro: “Lavoriamo per cambiare le regole da dentro” ma “se uno ti dice di no e ti prende a pernacchie, poi il popolo fa le sue scelte”. Per Alessia Rotta del Pd, tuttavia, “la svolta moderata di Salvini è durata 48 ore”. “Chi nasce tondo non può morire quadrato”, ha insistito la parlamentare, e “Salvini è tutto tranne che un moderato”.
Poi in serata aggiunge e precisa: “Voglio uscire dall’Europa? No. Io sto lavorando per stare meglio come Italia dentro l’Europa. Ma se dovessi scegliere con la pistola puntata alla tempia chi salvi, l’Unione Europea o l’Italia e gli italiani? Tutta la vita l’Italia e gli italiani”.
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