Chiama in causa ‘l’amico sovranista’ il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, “quello che va in giro per farsi guardare gli occhiali nuovi il cui colore è pannolino di bimbo”. E lo fa per ricordare il programmi di aiuti che la Regione Campania ha messo in campo per gli affitti.
“La Campania ha varato un programma di aiuti – spiega in diretta Facebook – due bandi per quasi 70 milioni di euro, lo dico per il nostro amico sovranista che come sempre conosce poco della Campania”.
“Mi capita di ascoltare colleghi di altre regioni invocare l’apertura universale. Fanno demagogia, cercano di strumentalizzare la domanda di lavoro che c’è ed è drammatica senza decidere niente. Chi vuole aprire, apra domani mattina, lo faccia e se ne assuma la responsabilità ma facciamola finita con il chiacchiericcio”. “Il modello Campania -ha proseguito – significa che dobbiamo aprire tutto ma avendo l’obiettivo di non richiudere tutto la settimana dopo. Chi dice apriamo domani sta creando le condizioni per richiudere dopodomani, siamo per aprire per sempre e non a singhiozzo”.
“A Milano in queste ore registriamo nuovi contagi, ogni 24 ore, da 500 a 700 casi. Una delle differenze che ci sono state tra Campania e Lombardia è rappresentata dal fatto che in Lombardia venti giorni fa avevano una mobilità del 42%, cioè la metà della popolazione era in giro. Credo che abbia avuto una ricaduta pesante sul contagio – aggiunge – in Campania abbiamo stretto i freni, anticipato chiusure di due settimane, questo ci ha salvato ed oggi abbiamo condizioni di serenità per pensare di aprire attività economiche, ma per sempre”.
“La Campania è entrata pienamente nella fase 2 e ci siamo entrati seguendo il ‘modello Campania’: vale a dire essere efficaci nella sicurezza. Vogliamo fare per l’economia quello che abbiamo fatto per la sanità per cui siamo stati un modello nazionale”, ha aggiunto.
“Evitiamo di fare comunella e crocchie. Mettiamo sempre le mascherine e laviamoci le mani in maniera ossessiva. Dobbiamo rispettare queste tre misure di sicurezza”.
Il numero dei contagi, sottolinea, è per ora sotto controllo. C’è un problema nell’Avellinese, ad Ariano Irpino. “Ieri su 21 contagi, 12 erano ad Ariano – ha spiegato – stiamo facendo migliaia di tamponi, dobbiamo capire se sono residui dei vecchi contagi o sono casi nuovi. Vedremo in queste ore di analizzare ad uno uno i 12 casi positivi di Ariano, ci auguriamo di non dover prendere decisioni restrittive”. E poi lancia un appello ai cittadini: “Evitate di andare negli ospedali del Nord perché abbiamo la migliore assistenza e gli ospedali più sicuri d’Italia “. “Nel corso degli anni i sistemi ospedalieri del nord hanno campato con i soldi che prendevano dalla nostra regione, la cosiddetta mobilità passiva – spiega – invito convintamente i nostri concittadini a rimanere in Campania. Intanto perché oggi sono gli ospedali più sicuri di Italia e poi perché, sinceramente, abbiamo la migliore assistenza d’Italia e in qualche caso del mondo”.
Serve, ha sottolineato, “un altro po’ di pazienza, mancano pochi giorni e poi potremo riprendere in grande una vita, non dico del tutto normale, ma dinamica per l’economia, artigianato, cultura e per le nostre relazioni sociali”.
“La Campania è l’unica istituzione in Italia in grado di far arrivare i soldi dopo solo tre settimane sui conti correnti di imprese e famiglie. Complessivamente, come Regione Campania, impegniamo quasi un miliardo di euro che arriverà nell’economia, nelle tasche dei singoli, delle imprese, dei professionisti delle famiglie nel giro di un altro mese”. De Luca chiama in causa i dati: “In tre settimane sono stati 40mila i mandati di pagamento alle piccole imprese per 2mila euro ognuna, altri 12mila mandati di pagamenti per i professionisti, gli autonomi, 6mila solo gli avvocati”. “Nel corso della prossima settimana completeremo i mandati di pagamento a 105mila piccole imprese e 65mila professionisti autonomi – ha aggiunto – se conoscete un’altra istituzione che è in grado di fare questo in tre settimane segnalatemela perché io non la conosco”. “Ci auguriamo di chiudere l’intesa con Inps per far arrivare dopo un lungo calvario, a fine maggio e fine giugno, l’aumento delle pensioni al minimo. Parliamo di 250mila pensionati al minimo che avranno l’aumento della pensione fino a mille euro”
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