(ANSA) – ROMA, 18 GIU – “La magistratura è troppo importante per la sua essenzialità costituzionale perchè non si risponda in modo convincente alla domanda di riforma e al turbamento del Paese. Non mi pare un problema di responsabilità individuali quanto di adeguamento delle regole. Il Presidente della Repubblica parla quando ve ne è bisogno e oggi dal Quirinale è arrivato un richiamo prezioso”. Così il commissario Consob Giuseppe Maria Berruti, padre ‘nobile’ di Unicost ed ex consigliere del Csm, commenta le parole con le quali Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia in memoria dei magistrati uccisi da mafia e terrorismo ha auspicato una riforma del Csm che rimuova “prassi inaccettabili”. Berruti – che parla “ormai da utente della giustizia” – ricorda che “nel giugno di un anno fa, il discorso che il Presidente rivolse al Csm appena deflagrata l’inchiesta di Perugia, fu saggiamente teso a far funzionare gli anticorpi del ‘sistema’”. “Credo che gli anticorpi – conclude Berruti – abbiano funzionato ma il problema evidentemente esiste e va affrontato con determinazione”.
(ANSA).
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