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Congresso delle famiglie, Salvini a Verona. La protesta in piazza

Matteo Salvini protagonista al Congresso delle famiglie di Verona. Il leader della Lega è arrivato all’ingresso del Palazzo della Gran Guardia al grido di ‘Matteo, Matteo!’, mentre in piazza in migliaia sfilavano nel corteo femminista che ha contestato il convegno promosso dalle associazioni conservatrici cattoliche. Fumogeni rosa e urla ‘buffoni!’ quando la manifestazione è passata vicino alla sede del Congresso. “Siamo 100mila!”, ha scritto l’associazione femminista “Non una di Meno” sul proprio profilo Twitter. “Siamo la luna che muove le maree e cambieremo il mondo con le nostre idee”, è scritto ancora di ‘Non una di meno’.

I due volti di Verona a confronto

Tensione tra Lega e M5s. ‘Voglio organizzare un’iniziativa alla Camera sull’evoluzione della famiglia, sulle famiglie arcobaleno e per ascoltare le esigenze di tutti’, ha annunciato il presidente della Camera, Roberto Fico.

Il sull’aereo per il Marocco conferma il giudizio del segretario di Stato Parolin sul convegno di Verona: ‘La sostanza è corretta, il metodo è sbagliato’.

Il vicepremier riferendosi alla legge sull’aborto ha detto: “Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione“.  “Leggevo oggi La fattoria degli animali di Orwell perchè stiamo vivendo oggi il pensiero unico, lo psicoreato, il ministero della verità, la neolingua. Oggi parlare di mamme e papà sarebbe uno psicoreato”, ha detto. “Secondo me c’è un business organizzato dei manifestanti perchè sono sempre gli stessi – ha detto ancora Salvini intervenendo al Congresso -. Le femministe parlano di diritti delle donne e fanno finta di non vedere quale è il primo reale pericolo per le donne che non è il Congresso ma è l’estremismo islamico per cui la donna vale meno che zero, ed è perpetrato da chi vuole venire qui in Italia”. E poi: “Combatterò fino a che campo una pratica disumana, barbara e tribale come la pratica dell’utero in affitto, della donna bancomat, forno a microonde”.

A Verona ci sono dei fanatici. Qui si guarda al futuro”, ha detto il vicepremier parlando da Cinecittà. “A Verona c’è uno stile medievale. Qui si sta guardando al futuro”, ha detto ancora Di Maio spiegando che “non c’è contrapposizione tra tipi di famiglie. Tutti abbiamo a cuore l’aiuto alle famiglie e a i giovani”. E poi ribatte a Matteo Salvini: “Salvini legga bene le deleghe: Spadafora non c’entra. Quella sulle adozioni è in capo al ministro Fontana ed al presidente del Consiglio”. 

Di Maio: “A Verona ci sono fanatici, qui si parla di futuro”


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Di Maio: 'A Verona stile medievale'

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