“Dunque, alla fine la Ministro Dadone e il Consigliere Regionale Jacopo Berti, nella loro qualità di probiviri, mi hanno inviato l’avviso di avvio della procedura di espulsione dal M5s per non aver votato la fiducia al governo Draghi”. Lo annuncia il senatore Mattia Crucioli che, citando Nanni Moretti (“le parole sono importanti!”), aggiunge: “Non è che non mi aspettassi il procedimento (ormai la strada imboccata dal M5s è chiarissima, e chi non si allinea al nuovo corso va epurato). Ma mi hanno irritato la forma e le parole scelte”.
“Mi hanno chiesto, in particolare, di ‘giustificare il mancato rispetto del criterio democratico di votazione a maggioranza per la determinazione della linea politica adottata dall’esecutivo Draghi’. In italiano, tale frase significa, indiscutibilmente, che dovrei giustificarmi per aver determinato antidemocraticamente la linea politica del governo Draghi. Senonché io non ho mai determinato la linea politica del governo Draghi, né democraticamente né antidemocraticamente” protesta in un post il senatore che continua: “La linea politica del governo Draghi la adotta Draghi, non io né gli iscritti con un voto (farlocco) su Rousseau. Ma di cosa mi staranno incolpando? Sfugge qualcosa a me o sono loro in confusione?” “Ma questi lo sanno che le parole sono importanti?” conclude Crucioli che rilancia lo spezzone di ‘Palombella rossa’ in cui Moretti furioso urla all’intervistatrice: “Ma come parla?!? Le parole sono importanti..!”
Polemiche sempre più aspre all’interno del M5s. L’ex viceministro al Mise Stefano Buffagni, non riconfermato, attacca: “Dopo questi mesi di gestione disastrosa del Movimento dobbiamo lavorare per risollevarlo e non distruggere un sogno che condividiamo da anni. La meritocrazia e competenza va applicata, non annunciata“. Anche Vincenzo Spadafora va all’attacco: ‘Sulla situazione politica parlerò nei prossimi giorni. Intanto, lo Sport non è stato delegato a nessuno, tra tre giorni scade la Riforma tanto attesa e dei ristori neppure l’ombra! E nessuno dei grandi competenti di sport che dica una parola…’, ma smentisce le indiscrezioni che lo darebbero in uscita dal movimento.
Critico anche Bugani: “15 anni di battaglie per diventare una costola di Berlusconi? Un trionfo“.
Intanto arriva la formalizzazione della componente ‘L’alternativa c’è’ anche al Senato'”Ieri abbiamo presentato una istanza per la creazione di un nuova componente dal nome ‘L’alternativa c’è’, che si prefigge di fare una opposizione radicale, non di maniera come quella annunciata a Fratelli d’Italia”. Lo ha annunciato nell’Aula del Senato Mattia Crucioli. La denominazione è la stessa di quella assunta alla Camera per una componente del Misto a cui hanno aderito gli espulsi del M5S dopo non aver votato la fiducia al governo Draghi.
“Chiedo alla presidenza, nel rispetto della democrazia, di provvedere al più presto all’istanza per evitare che questo Parlamento si trasformi in una melassa”, ha aggiunto Crucioli, uno degli espulsi dal gruppo M5S.
E dice addio il senatore Dessì: “Ho sperato fino a ieri che qualcosa potesse cambiare, inutilmente. Non sono mai stato d’accordo nel dare la fiducia a questo governo ma ho voluto, con l’assenza il giorno del voto, dare un ulteriore possibilità di ripensamento, soprattutto a me stesso. Lasciare compagni di viaggio a cui voglio un mondo di bene non è facile, 15 anni di storia comune non si cancellano facilmente. Forse un giorno ci ritroveremo, oggi però devo andare via. Questa non è più casa mia”. “Esco dal M5s con un enorme tristezza nel cuore ma anche con tanta rabbia”.
Per il M5S “è giunto il momento di passare a un livello successivo. È il momento dell’Evoluzione. Con chi ci sta. Con chi non rema contro. E spero che il Presidente Conte possa far parte di un progetto di rinnovamento che non può più aspettare”. Lo scrive su instagram il presidente della commissione Ue Sergio Battelli. “Voglio un Movimento che non finisca per incartarsi in uno sterile conteggio di “like” sui social. Un Movimento che riesca ad attirare e attrarre sempre più persone non attraverso l’associazione Rousseau, che si è rivelata più una zavorra tecnica e politica che un valido supporto all’attività”, aggiunge.
“Chiamatela come volete: rivoluzione, involuzione ma per me resta sempre e soltanto evoluzione. Un concetto che talvolta non piace e non viene accettato da tutti per timore di contaminarsi con la realtà, per la paura di perdere di vista i proprio principi. Eppure l’evoluzione è un concetto naturale: così come l’essere umano si è evoluto per affrontare nel migliore dei modi la vita, un movimento politico deve evolversi per affrontare la vita politica e un mondo che cambia rapidamente. Chi non accetta questo passaggio, l’evoluzione in una società che corre a velocità folle, ha due scenari davanti a sé: accettare di farsi da parte o, in alternativa, scomparire”, spiega Battelli parlando di un Movimento che attragga persone “semplicemente aggregando fisicamente e coinvolgendo tutto il tessuto sociale del Paese intorno a temi, motivazioni, traguardi, a una visione. Penso a un grande progetto per guardare al futuro partendo dal nostro dna e recuperando quegli stimoli che ruotano attorno a tecnologia, ricerca, sviluppo e ambiente. E non è un caso che siano gli stessi pilastri che costituiscono il ‘Next Generation Ue'”. “Il M5S ha fatto tanto quando è stato all’opposizione, continuerà a farlo come forza di governo ma è giunto il momento di passare a un livello successivo. Qualcuno non sarà d’accordo, qualcun altro sceglierà di percorrere altre strade ma credo sia indispensabile ammettere a noi stessi di essere cresciuti, di aver capito cosa voglia dire prendersi delle responsabilità partendo dal riconoscimento degli errori commessi per superarli”, conclude.
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