Bruxelles – Al via una nuova iniziativa per combattere la macchina propagandistica del Cremlino. O meglio, per sostenere i media indipendenti russi e bielorussi che lavorano in Europa e che “mantengono un pubblico significativo in patria”. Il Centro della società civile di Praga ha lanciato oggi (17 luglio) il Free Media Hub East, polo dedicato a fornire assistenza, supporto psicologico e soluzioni tecnologiche per eludere la censura ai media in esilio nell’Ue.
Cofinanziato dalla Commissione europea con oltre 2,2 milioni di euro, rafforzerà inoltre la cooperazione tra i centri che ospitano giornalisti e professionisti dell’informazione da Minsk e da Mosca. People in Need in Repubblica Ceca, Baltic Centre for Media Excellence e Sustainability Foundation in Lettonia, Helsinki Foundation for Human Rights in Polonia e Media in Cooperation and Transition in Germania. Il Free Media Hub East metterà a disposizione circa mille slot per aiutare con i visti e la registrazione dei giornalisti in esilio.
“Per combattere la propaganda di guerra del Cremlino, abbiamo bisogno di media indipendenti che raccontino la verità sulla Russia. E noi dobbiamo sostenerli. È un nostro dovere morale e un nostro interesse strategico” ha dichiarato la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourová. Il nuovo progetto, ha aggiunto, “fa parte di questi sforzi. Riunisce organizzazioni della società civile con una grande esperienza nel sostenere coloro che lottano per la libertà di espressione e la democrazia”.
Gli sforzi a sostegno dei media indipendenti in Russia e Bielorussia completano quelli per “per far fronte alla sistematica campagna internazionale di manipolazione dei media e di distorsione dei fatti” diffusa dai regimi di Putin e Lukashenko. Anche nell’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, adottato il 23 giugno, figuravano cinque emittenti “sotto il controllo permanente, diretto o indiretto, della leadership della Federazione Russa”: RT Balkan, Oriental Review, Tsargrad, New Eastern Outlook e Katehon, che sono state aggiunte alla lista che già comprendeva Sputnik, Russia Today, Rossiya RTR / RTR Planeta, Rossiya 24 / Russia 24, TV Centre International, NTV / NTV Mir, Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal.