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    Senato: parità nel regolamento, in arrivo 'senatrice' e 'ministra'

    La parità di genere e il ‘femminile’ potrebbero entrare nel linguaggio ufficiale del Senato. Grazie a un emendamento al nuovo regolamento, ancora all’esame della Giunta per il regolamento di Palazzo Madama e che entrerà in vigore dalla prossima legislatura in linea con il taglio del numero dei parlamentari. L’emendamento è stato proposto dalla senatrice del M5s, Alessandra Maiorino ed è ‘passato’ con il parere favorevole dei relatori. Obiettivo, adeguare di fatto ai tempi il linguaggio aggiungendo in tutte le comunicazioni istituzionali – compreso il testo del regolamento – i nomi dei ruoli e funzioni declinate al femminile ad esempio “senatrice” oltre che senatore, “la presidente” o “la ministra”. Stop quindi al genere unico. Per diventare effettiva, la novità dovrà avere l’ok dell’Aula. Al momento, sul tavolo della Giunta restano da esaminare una quarantina di emendamenti sui 90 presentati complessivamente.      

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    Draghi alla stampa estera, anche barzelletta su banchieri

    Una barzelletta sui banchieri centrali e tanta ironia. È stata di questo tenore la prima parte dell’intervento del premier Mario Draghi alla cena della stampa estera. Uno ‘show’ inatteso e molto applaudito dai presenti. “E’ un grande piacere essere qui con voi oggi. Grazie per l’invito a questa prima mondiale, la prima cena dell’associazione stampa estera, una splendida iniziativa che si ispira ai colleghi degli Usa. Avete cominciato bene con un ex banchiere centrale….- ha detto Draghi introducendo la sua barzelletta -. Mi viene in mente la storia di un uomo che sta aspettando un trapianto di cuore. Gli dicono che e’ disponibile il cuore di un giovane di 25 anni in splendida forma e quello di un banchiere centrale di 86 anni. ‘Scelgo il secondo’, dice l’uomo. ‘E perchè?’. ‘Perché non è mai stato usato!'”.
    Ancora. Il premier ha promesso “nei limiti del suo mandato” di fare tutto il necessario per i giornalisti: “Sono un nonno al servizio della stampa estera”, ha detto. “Nei primi mesi di questo governo, molti hanno scritto che questo esecutivo coincideva con un momento magico. I Maneskin, Berrettini, la finale europea, le medaglie alle olimpiadi, il Nobel per la fisica a Giorgio Parigi. Una serie di eventi così non si era mai vista. Da quel momento in poi è andato tutto a gonfie vele – ha ironizzato Draghi -: l’Italia non si è qualificata ai mondiali, siamo arrivati sesti all’Eurovision, Berrettini si è preso il Covid e non ha giocato a Wimbledon e vivo nel terrore che l’accademia svedese ci ripensi su Parisi…”.
    Poi il premier ha spiegato perché in passato ha dovuto declinare alcune interviste ai corrispondenti: “Non si tratta di reticenza a comunicare. Come avete visto da alcune foto al museo del Prado amo moltissimo stare al telefono”, l’autoironia. “La verità è che volevo un vostro invito a cena. Ora ricambierò il favore con molta calma”. Infine, rivolto ai corrispondenti esteri ha chiosato: “Vi auguro di continuare a lavorare così, tra un cappuccino al sole, un aperitivo in piazza. Il corrispondente in Italia è un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo…”.

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    Scuola: via libera definitivo all'istituzione degli ITS Academy

    Via libera pressoché unanime e definitivo dell’Aula della Camera alla legge sugli istituti tecnici, che istituisce il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. I voti a favore sono stati 387, nessun contrario e sei astenuti. “Vivissima soddisfazione” ha espresso prima del voto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Cominciamo insieme una nuova fase per dare al Paese una formazione migliore”, ha detto.
    Il testo riorganizza il sistema degli istituti tecnici superiori (ITS), anche per realizzare le finalità del PNRR, che prevedono un investimento per lo sviluppo degli ITS, con uno stanziamento di 1.500 milioni di euro dal 2022 al 2026 per aumentare il numero degli iscritti ai percorsi ITS e di potenziarne le strutture. Per questo diventano “ITS Academy”.

    Agenzia ANSA

    Finanziati da con apposito Fondo di 48.355.436 euro annui (ANSA)

    Le principali novità sono l’introduzione di un sistema di accreditamento iniziale e periodico degli ITS, quale condizione per l’accesso al finanziamento pubblico, la revisione delle aree tecnologiche nelle quali operano gli ITS, la ridefinizione della governance degli istituti, la definizione dei requisiti dei docenti, il rafforzamento della spendibilità del titolo di studio, un percorso di orientamento strutturato e capillare e l’istituzione di un organismo preposto al coordinamento nazionale delle azioni per lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, il tutto con l’intesa delle regioni.
    Tra i compiti dell’ITS Academy c’è quello di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante dei tecnici superiori con elevate competenze. Ciascun ITS Academy deve caratterizzarsi per il riferimento a una specifica area tecnologica. Quanto alla struttura dei percorsi formativi delle ITS Academy, essa sarà articolata su due livelli. Arrivano anche disposizioni per favorire il raccordo tra le ITS Academy e le università.
    Il sistema sarà finanziato con un Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore ad hoc che avrà una dotazione di 48 milioni annui dal 2022. Il Fondo deve servire a finanziare prioritariamente la realizzazione delle ITS Academy e gli interventi per dotarle di nuove sedi, di laboratori e di infrastrutture, comprese quelle per la formazione a distanza. Lo scopo è quello di incrementare significativamente l’offerta formativa dei percorsi ITS su tutto il territorio nazionale.
    Bianchi, una delle riforme più importanti del Pnrr – Con l’approvazione in terza lettura da parte della Camera dei deputati, diviene legge la riforma organica degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Si tratta di uno dei punti qualificanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’Istruzione, un’azione strategica per rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e per arricchire l’offerta anche in risposta alle esigenze del tessuto produttivo dei territori e delle nuove prospettive del mondo del lavoro e dell’economia. Il sistema degli ITS, a undici anni dal suo avvio, rappresenta, infatti, un settore efficace in termini di qualità dell’offerta formativa e di occupabilità: secondo i dati del monitoraggio nazionale 2022, su 5.280 diplomati, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia. “Si conclude oggi l’iter di una delle riforme più importanti del nostro PNRR – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. La legge definisce un quadro strutturato e nazionale che rafforza la rete dei nostri ITS, garantendo il rapporto diretto con i territori e i loro tessuti produttivi che ne rappresenta il punto di forza. La riforma nel suo complesso consente di ampliare l’offerta formativa per studentesse e studenti, con l’obiettivo di raddoppiare il numero degli iscritti. La riforma è un passo avanti per il sistema di istruzione e per il nostro sviluppo industriale. Ringrazio moltissimo tutti coloro che hanno collaborato a questa riforma”.

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    Anche senza M5S governo ha i numeri in Senato

    Una eventuale astensione o non partecipazione al voto sulla fiducia al Dl Aiuti nell’Aula di Palazzo Madama dei 62 senatori del Movimento Cinque Stelle non comprometterebbe, almeno tecnicamente, la sopravvivenza del governo Draghi.
    Il nuovo regolamento di Palazzo Madama, entrato in vigore in questa legislatura, ha eliminato al Senato la precedente equiparazione degli effetti del voto di astensione con quella del voto contrario. Di conseguenza, tecnicamente il voto di astensione al Senato adesso equivale ad una mancata partecipazione al voto, e nulla più. Prima della riforma del regolamento di Palazzo Madama, le astensioni avevano in più occasioni fatto scattare la crisi di governo, specie quando i numeri erano risicati. La Costituzione, infatti, prevede che il governo debba avere la fiducia in entrambe le Camere, e bastava che qualcuno si astenesse perchè il suo voto pesasse come un no, e il gioco era fatto. Quanto alle effettive “forze in campo”, peraltro, quand’anche i 62 senatori di M5s si tirassero indietro, il governo Draghi tecnicamente non rischierebbe. Potrebbe, contare sul consenso di altri 223 voti (su 321), escludendo dal conto sei senatori a vita che non sono sempre presenti e che comunque quando votano si schierano normalmente a sostegno dell’Esecutivo. La maggioranza assoluta a Palazzo Madama è di 161, attualmente sulla carta i voti per il governo sarebbero, pentastellati compresi, 285.
    Nel dettaglio, Fi ha 51 senatori, Ipf 10, Iv 15, la Lega 61, il Pd 39, il gruppo Autonomie 8, il Misto 39. Nel Misto di palazzo Madama confluiscono i parlamentari di Leu, Azione/+Europa, Italia al Centro, NcI, Noi di Centro.

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    Salvini: “A Draghi dico che ci vuole lo scostamento di bilancio”

    “Ho letto che Draghi dice che non c’è bisogno di scostamento di bilancio, io la penso in maniera contraria: qui o si mettono 50 miliardi veri nelle tasche degli italiani oppure con i microbonus non si risolve nulla”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini a margine della manifestazione contro il degrado della Capitale. Pur ribadendo la volontà del suo partito di non procedere strappi Salvini ribadisce la necessità di pace fiscale, e misure per le famiglie e le imprese. “La Lega è da un anno e mezzo responsabile e leale. Io lascio agli altri gli strappi. Noi non mandiamo le letterine di Babbo Natale come qualcuno aspettando che succeda qualcosa”, ha detto il leader leghista.  “Nel Dl Aiuti – evidenzia – ci sono 15 miliardi di euro per famiglie e imprese quindi il voto della Lega c’è. C’è il termovalorizzatore per Roma che renderà la città più pulita, l’importante è che non si portino in Aula temi di parte. Io aspetto una risposta dal Governo sulla pace fiscale”.
    “Grazie alla nostra battaglia parlamentare – ha detto ancora – abbiamo sventato due follie come quelle sulla droga e sulla cittadinanza facile. Se la Pd e 5 stelle la smettono di parlare di queste cose e ci concentriamo solo sul lavoro penso che facciamo un buon servizio per il Paese”.

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    Nuova partnership tra ANSA e CTK, l'agenzia di stampa ceca

    L’agenzia di informazione ceca CTK e ANSA hanno firmato un importante accordo di collaborazione che prevede la disponibilità e lo scambio di contenuti da poter utilizzare sulle rispettive piattaforme informative. Si arricchisce in questo modo per gli abbonati e i clienti delle due Agenzie l’offerta di informazione internazionale: l’accordo si articola infatti nella possibilità per i partner di utilizzare i rispettivi servizi informativi per uso editoriale e di sviluppare offerte commerciali congiunte a supporto della comunicazione di istituzioni e aziende dei rispettivi paesi.
    L’Amministratore Delegato di ANSA Stefano De Alessandri ha espresso soddisfazione per questa nuova collaborazione: “Si arricchisce di una nuova importante partnership la nostra rete di networking internazionale con le principali agenzie di tutto il mondo; in particolare, con CTK collaboriamo già da tempo nelle principali organizzazioni internazionali di agenzie di stampa, e ci auguriamo quindi che questo nuovo accordo costituisca un primo passo per allargare la nostra partnership a nuovi ambiti”.
    “Le agenzie di stampa sono alla base dei media liberi. È quindi molto importante che le agenzie di stampa di diversi Paesi collaborino direttamente, al fine di rafforzare lo scambio di informazioni reali e verificate, e allo stesso tempo di consolidare la base commerciale del servizio. Sono sicuro che troveremo nuove opportunità in molti ambiti assieme ai nostri amici e colleghi dell’ANSA, assieme a un proficuo scambio di idee”, ha dichiarato il Ceo di CTK, Jiří Majstr.

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    Che cosa sono i nuovi Its Academy

    Gli Its acquisiscono il nome di Istituti tecnologici superiori (Its Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ai nuovi Its è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese.
    Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. CHI PUÒ ISCRIVERSI Possono iscriversi a questi percorsi giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.
    COME CAMBIERÀ L’OFFERTA FORMATIVA Ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori. Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile sono alcuni degli ambiti che si vogliono potenziare. I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF): quelli di quinto livello EQF, di durata biennale, e quelli di sesto livello EQF, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio. L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.
    UNA NUOVA GOVERNANCE Per dare vita a un nuovo ITS in una provincia sono necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’Its Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali. I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti con decreto del Ministro.
    LE RISORSE Il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore è finanziato con un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione la cui dotazione è di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022.
    L’ORIENTAMENTO La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy. Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite “reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.