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    Elezioni: a Pescara file per ritiro tessera elettorale

    (ANSA) – PESCARA, 25 SET – Lunga fila a Pescara
    all’esterno dell’Urp del Comune da parte dei cittadini per il
    ritiro della tessera elettorale che permette il voto ai seggi:
    dalle prime ore della mattina diverse centinaia di persone
    stanno affollando, seppur ordinatamente, l’ufficio di Piazza
    Italia per poter ritirare la tessera.   
    L’ufficio sarà aperto fino alle 21 per richiedere il
    duplicato della tessera. Anche ieri erano stati tanti i
    cittadini che avevano ritirato il documento. (ANSA).   

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    Elezioni: errore sul timbro e sulla scheda compare data 2025

    (ANSA) – SANTO STEFANO AL MARE, 25 SET – Alcuni elettori,
    ma il numero al momento resta imprecisato, si sono ritrovati a
    votare già per le elezioni del 2025, per un errore sul timbro
    della scheda elettorale, dove per sbaglio è stata inserita la
    data del 25 settembre 2025. E’ accaduto, stamani, al seggio
    numero 2 di Santo Stefano mare, in provincia di Imperia. E’
    stata una elettrice, accortasi dell’accaduto, a informare il
    sindaco Marcello Pallini. “Si tratta di un banale errore –
    commenta il primo cittadino – che può essere immediatamente
    corretto all’interno del seggio. Il fatto potrebbe essersi
    verificato ai danni degli elettori che hanno votato tra le 8 e
    le 9. In questo caso, però, non c’è da preoccuparsi. Basta
    soltanto recarsi al seggio e chiedere di rettificare la data”.   
    (ANSA).   

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    Elezioni: presidente Anci Decaro ha votato a Bari

    (ANSA) – BARI, 25 SET – Il presidente Anci e sindaco di Bari,
    Antonio Decaro, ha votato questa mattina nella scuola Rita Levi
    Montalcini di Torre a Mare (Bari). “Spero oggi vengano a votare
    tante persone perché votare è un momento di democrazia – ha
    detto Decaro – . L’unico partito che non può vincere oggi è il
    partito dell’astensionismo. Ricordiamoci sempre che con quella
    matita non stiamo mettendo soltanto una croce su un simbolo o su
    un nome, ma stiamo disegnando il futuro del nostro Paese”.   
    (ANSA).   

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    Elezioni: ambientalista sardo presenta reclamo al seggio

    (ANSA) – CAGLIARI, 25 SET – L’ambientalista e attivista
    politico Angelo Cremone, protagonista in Sardegna di tante
    battaglie, ha presentato questa mattina nel seggio elettorale di
    Portoscuso (nel Sulcis Iglesiente), sezione 6, un reclamo contro
    l’attuale legge elettorale.   
    “Ho regolarmente votato ma ho presentato un reclamo – spiega
    Cremone all’ANSA – protestando per questa legge elettorale che
    viola il mio diritto costituzionale di esprimere un voto
    diretto, libero e personale. E’ incostituzionale e lesiva dei
    diritti politici del cittadino”.   
    “Inoltre – prosegue Cremone – protesto perché la legge
    elettorale vigente viola l’articolo 3 della Costituzione,
    discrimina i diritti di molte minoranze linguistiche non
    residenti in regioni a statuto speciale, in particolare per il
    mancato rispetto degli art. 3, 6, 48, 51, 56 e 58 della
    Costituzione”. (ANSA).   

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    Elezioni: seggi zone alluvionate senza particolari criticità

    (ANSA) – SENIGALLIA, 25 SET – Le operazioni di voto
    elettorale nelle zone alluvionate delle Marche sono iniziate
    senza particolari criticità. Il piano messo in campo dalle
    amministrazioni comunali e dalla Protezione civile sta
    consentendo ai cittadini di recarsi alle urne senza disagi.   
    Nella frazione più colpita, Pianello di Ostra (Ancona), il vice
    sindaco Raimondo Romagnoli, spiega all’ANSA che “la Protezione
    civile ha allestito una struttura dove i cittadini possono
    recarsi per esprimere il loro consenso elettorale”, nei pressi
    del campo sportivo dove si sono celebrati i funerali per alcune
    vittime delle esondazioni che erano residenti in zona. “Si è
    resa necessaria questa soluzione, visto che l’edificio preposto
    è finito sott’acqua”, aggiunge Romagnoli che conclude: “Chi
    avesse smarrito il certificato elettorale può richiederlo agli
    uffici comunali e gli verrà rilasciato immediatamente”.   
    “Anche a Senigallia – dice il sindaco Massimo Olivetti – le
    operazioni di voto sono iniziate senza problemi. I seggi sono
    stati allestiti tutti nelle originarie sedi. In quelle dell’area
    alluvionata – aggiunge – abbiamo messo un dipendente comunale in
    più che rilascia sul posto, a chi lo avesse smarrito, il
    certificato elettorale”. Il primo cittadino racconta anche di
    aver trascorso un’altra notte di apprensione per l’allerta meteo
    che era stata diramata ieri sera, “ma fortunatamente –
    sottolinea – questa volta non è successo nulla e il fiume scorre
    senza far paura, quindi al momento non abbiamo da segnalare
    criticità”. Chi non ha avuto bisogno di particolari accorgimenti
    per consentire ai cittadini di votare in tranquillità è il
    Comune di Barbara, anch’esso tra i più colpiti dall’alluvione:
    “I nostri seggi vengono allestiti nella parte alta del paese che
    non è stata toccata dall’emergenza e quindi non abbiamo problemi
    in tal senso”, spiega il sindaco Riccardo Pasqualini. Anche a
    Barbara, chi avesse smarrito il certificato elettorale può
    richiederlo in Comune e gli verrà rilasciato dopo qualche
    minuto”. (ANSA).   

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    Lavrov accusa l'Occidente, Cina frena e chiede dialogo

    La Cina continua sulla linea del pragmatismo rispetto alla guerra in Ucraina e, dal palco delle Nazioni Unite, rivolge un appello a Mosca e Kiev ad evitare che il conflitto si allarghi e a riprendere il prima possibile il dialogo, mentre il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov attacca a testa bassa l’Occidente: accusando gli Stati Uniti di essere una “dittatura” e l’Unione europea di essere un regime autoritario che interferisce nelle questione interni di altri Paesi, come le elezioni in Italia.
    “Chiediamo alle parti in guerra in Ucraina di evitare che il conflitto si allarghi e di proteggere i legittimi diritti e gli interessi dei Paesi in via di sviluppo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel suo intervento a New York, ribadendo la necessità di avviare al più presto “colloqui di pace equi e pragmatici”. La Cina “sostiene ogni sforzo per arrivare a una soluzione pacifica”, ha sottolineato il rappresentante di Pechino invitando a riprendere il dialogo. “La priorità è la sicurezza di entrambe le parti coinvolte”, ha insistito Wang che a margine dell’Assemblea generale dell’Onu ha avuto un colloquio – per la prima volta dall’invasione del 24 febbraio – con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
    Un incontro significativo per il rappresentante di un Paese che fino a qualche tempo fa era il più stretto alleato di Vladimir Putin, e che aveva fatto temere a Washington una sua discesa in campo con l’invio di armi alle forze russe in Ucraina. Ma, dal vertice di Samarcanda, Pechino ha cominciato a prendere le distanze dal Cremlino.
    Di tutt’altro tono l’intervento di Serghiei Lavrov che all’Onu ha sfoderato tutti i classici della retorica di Mosca. “La russofobia dell’Occidente è senza precedenti”, ha attaccato bollandola come “grottesca”. “Invece del dialogo dobbiamo affrontare la disinformazione e le bugie dell’Occidente che minano la fiducia nelle leggi e nelle istituzioni internazionali”, ha aggiunto lasciando intendere che la Russia continuerà dritta per la sua strada a partire dai referendum per l’annessione che si stanno svolgendo nei territori ucraini.
     “Sono basati su una richiesta del governo locale, le condizioni sono state pubblicate e la Russia rispetterà l’espressione della volontà del popolo di quei territori, che da lungo tempo soffre gli abusi del regime nazista”, ha ribadito nella conferenza stampa finale con l’ennesimo affondo al governo di Kiev. Persino sulla minaccia nucleare il ministro russo ha sostenuto che sia stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a parlarne per primo, “molto prima dell’inizio dell’operazione militare speciale”. “Nessuno ricorda che a gennaio Zelensky disse che era stato un grave errore per l’Ucraina rinunciare alle armi nucleari quando l’Unione Sovietica si stava sciogliendo”, ha dichiarato alla stampa a margine dell’Assemblea.
    Infine l’attacco agli Stati Uniti e all’Europa, con Bruxelles che da una parte è “soggiogata dalla dittatura” di Washington, dall’altra è essa stessa “un’entità dittatoriale”. In particolare il ministro russo si riferiva alle dichiarazioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sulle elezioni in Italia. “Sta a loro rispondere ma non ricordo minacce del genere da altri leader dell’Ue”, ha accusato Lavrov. “L’Unione europea sta diventando un’entità dittatoriale”.   

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    Elezioni: urne aperte in Sicilia, si vota anche per la Regione

    (ANSA) – PALERMO, 25 SET – Urne aperte dalle 7 di stamane e
    fino alle 23 anche in Sicilia, dove oltre che per le politiche
    si vota anche per l’elezione del presidente della Regione e per
    il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana. Dopo la chiusura
    dei seggi si cominceranno a scrutinare le schede per le
    Politiche, per le Regionali si dovrà attendere le 14 di lunedì.   
    Sono sei i candidati governatori e circa 900 aspiranti ai 70
    posti da deputato regionale. Corrono per succedere a Nello
    Musumeci a presidente della Regione: Renato Schifani
    (Centrodestra), Caterina Chinnici (Pd e Centopassi), Nuccio Di
    Paola (M5s), Cateno De Luca (Sicilia Vera), Gaetano Armao
    (Azione- Italia Viva) ed Eliana Esposito (Indipendentisti
    Siciliani liberi). (ANSA).   

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    Elezioni: i seggi sono aperti dalle ore 7

    (ANSA) – ROMA, 25 SET – Hanno aperto regolarmente stamane
    alle 7 i seggi per le elezioni per il rinnovo del Senato della
    Repubblica e della Camera dei Deputati. Sempre oggi, in Sicilia
    si voterà per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione
    del governatore. Si voterà in una sola giornata: i seggi
    chiuderanno questa sera alle 23.   
    Subito dopo – al termine delle operazioni di voto e di
    riscontro dei votanti – avrà inizio lo scrutinio, cominciando
    dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato e poi
    quelle della Camera. Domani a partire dalle ore 14, si
    svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali.   
    Per questo turno elettorale le sezioni sono in totale 61.556.   
    Gli elettori chiamati al voto sono 50.869.304, di cui 4.741.790
    all’estero (i plichi sono arrivati ai seggi speciali allestiti
    in diversi centri). Dei 46.127.514 elettori in Italia, il 51,74%
    sono donne e il restante 48.26% uomini. Del corpo elettorale
    fanno parte 2.682.094 maggiorenni che per la prima volta, dopo
    la recente modifica dell’articolo 58 della Costituzione,
    potranno votare non solo per la Camera dei Deputati, ma anche
    per eleggere il Senato della Repubblica. Dei giovani elettori le
    donne sono 1.302.170 e gli uomini 1.379.924. (ANSA).