Sono stati definiti con un decreto del 2020 i collegi elettorali in cui è divisa l’Italia e che daranno forma al nuovo Parlamento. Il decreto legislativo numero 177 del 23 dicembre del 2020 – “Determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica” – si è reso necessario per ridisegnare i collegi dopo le modifiche introdotte con la legge costituzionale del 19 ottobre 2020 che ha ridotto il numero dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi.
Con la nuova norma i collegi uninominali, quelli che vengono assegnati con il sistema maggioritario, sono 221 (147 alla Camera e 74 al Senato) mentre quelli plurinominali sono complessivamente 367 di cui 245 alla Camera e 122 al Senato. A questi si aggiungono i 12 collegi riservati ai deputati e ai senatori eletti all’estero (8 alla camera e 4 al senato). 600 parlamentari in tutto. Se si fosse votato nel 2023, a scadenza naturale della legislatura, il decreto avrebbe dovuto essere modificato: entro la fine dell’anno sarà infatti ‘bollinato’ l’ultimo censimento del 2021 e questo avrebbe comportato piccoli interventi sui collegi per aggiornarli ai nuovi dati della popolazione. Andando a votare nel 2022, però, il problema non si pone e il decreto verrà rivisto in occasione delle elezioni successive.
Anche alle prossime elezioni politiche saranno i sorteggi a decidere, come previsto dalla legge, la numerazione progressiva dei simboli delle liste dei candidati sulla scheda elettorale.
Il sorteggio è unico per ogni circoscrizione della Camera e per ogni regione del Senato. Gli uffici del Viminale, alla presenza dei delegati di lista appositamente convocati, effettuano un primo sorteggio tra le coalizioni e le liste non collegate. Con il sorteggio viene quindi definito l’ordine con cui verranno riportati sulla scheda e sui manifesti i candidati uninominali e le coalizioni oltre alle liste singole ad essi collegate (con a fianco i relativi candidati di lista in tutti i collegi uninominali della regione).
Per stabilire, poi, il numero d’ordine delle liste all’interno delle coalizioni, si procede al sorteggio di tutte le liste in coalizione: queste verranno inserite per la stampa sui manifesti e sulle schede di votazione nei vari collegi uninominali all’interno della propria coalizione in base al numero d’ordine riportato dal sorteggio: si parte da quella che ha riportato il numero d’ordine più basso per finire con quella con il numero più alto. E così per ogni coalizione ed in tutti i collegi uninominali della medesima coscrizione per la Camera e regione per il Senato.
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