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Marion Maréchal, capolista alle europee per Reconquête, è stata espulsa dal partito

Bruxelles – Prima il Partito repubblicano e ora Reconquête, la destra francese è in subbuglio: la ricerca di nuove alleanze in vista delle prossime elezioni legislative (30 giugno e 7 luglio), ha causato la defenestrazione di diversi esponenti chiave. Dopo la contestata espulsione dal suo stesso partito di Éric Ciotti, presidente dei repubblicani, è toccato a Marion Maréchal, esclusa da Reconquête dopo aver corso come capolista alle elezioni europee. La mela della discordia, in tutti e due i casi è la ricerca di un alleanza con il Rassemblement national (Rn) di Jordan Bardella.

Durante un’intervista alla televisione francese BFMTV, il leader e fondatore della formazione d’estrema destra Reconquête, Éric Zemmour ha annunciato l’espulsione di Marion Maréchal e dalle persone a lei vicine nel partito. Alle elezioni europee il partito d’estrema destra (che correva con il nome La France Fière) è riuscito ad ottenere il 5,5 per cento dei consensi, eleggendo 5 eurodeputati, che sono andati ad accrescere il gruppo dei conservatori e riformisti (Ecr).

Zemmour si è sempre speso per unificare la destra francese e farla correre con un’unica lista e, vedendo l’approssimarsi delle elezioni, aveva dato il compito a Marion Maréchal di negoziare con il Rassemblement National. La neo-eurodeputata però non è riuscita a trovare un intesa, accusando Zemmour di avere troppe pretese e annunciando di voler sostenere i candidati unitari del Rassemblement national e del Partito repubblicano. La dichiarazione di Maréchal ha scatenato l’ira di Zemmour che si è detto “ferito e disgustato” decidendo per espellerla dal partito.

Una questione di famiglia

Marion Maréchal sosterrà quindi il Rassemblement national alle prossime elezioni legislative. Un ritorno all’ovile per lei che è nipote, attraverso la madre, di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front national (Fn) e padre di Marie. Marion Maréchal. Era iscritta a Fn (nome del Rassemblement national fino al 2018) con cui nel 2012 era stata eletta al parlamento, diventando a soli 22 anni la più giovane rappresentante della storia della Francia repubblicana. Progressivamente però si è allontana dalla politica, fino a uscirne completamente nel 2017. Due anni dopo assieme a Éric Zemmour lancia la creazione di un soggetto politico con lo scopo di avvicinare e unire la destra gollista al Front national. Inizialmente Maréchal dice di non volersi impegnare nuovamente in politica, salvo poi diventare vicepresidente di Reconquête nel 2022.

“È il record del mondo del tradimento” così Zemmour ha commentato la scelta di Maréchal, aggiungendo “Sono stato io a designarla come capolista alle europee, lei ha ricevuto molte donazioni dai militanti di Reconquête che con la sua scelta ha tradito”. Dal canto suo la nuova eurodeputata ha dichiarato di non aderire a Fn ma di aver espresso il suo sostegno alla lista unica della destra, inoltre Maréchal ha espresso la sua volontà di non candidarsi alle legislative ma di voler portare le ragioni dei cittadini francesi che l’hanno eletta a Strasburgo.

Il “ritorno all’ovile”, com’è stato definito da Zemmour, di Maréchal  rischia di complicare la campagna elettorale di Reconquête. Il partito per riuscire ad eleggere i propri candidati all’Assemblea nazionale deve vincere nei collegi uninominali, ottenendo o la maggioranza assoluta al primo turno o quella relativa al secondo. Una missione difficile, dato che nel 2022 alle ultime legislative Reconquête aveva ottenuto il 4 per cento al primo turno e, oltre a non aver eletto nessun deputato non era riuscito nemmeno a partecipare alla seconda votazione. L’abbandono di Maréchal dunque, rischia di togliere dei voti che potrebbero risultare decisivi in un sistema maggioritario dove chi prende un voto in più elegge il proprio candidato e chi perde rimane a bocca asciutta.


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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