Bruxelles – Continuare a sostenere il popolo siriano con un aiuto da 2,12 miliardi di euro per il 2024 e il 2025. È questa la risposta della Commissione europea per assistere sia le persone in Siria si quelle che hanno lasciato il Paese per salvarsi dalla fame e dalla guerra, rifugiandosi negli Stati vicini. Le misure adottate dalla Commissione Ue sono state dibattute durante la conferenza ‘Sostenere il futuro della Siria e della regione’. L’Unione europea con questo nuovo stanziamento conferma il suo impegno nel perseguire la risoluzione 2254 delle Nazioni Unite che chiede il cessate il fuoco immediato e l’avvio di negoziati politici.
La situazione in Siria è preoccupante con la guerra civile che continua da 13 anni e la popolazione che soffre la fame e la distruzione. L’Ue in questo contesto vuole continuare a supportare il popolo siriano: 560 milioni di euro sono destinati alle persone in difficoltà all’interno del Paese, mentre altrettanti saranno destinanti alle persone che sono scappate dalla Siria e hanno trovato rifugio in Iraq, Libano e Giordania. Anche in questi Paesi la situazione non è facile: gli immensi campi profughi e le condizioni difficili delle nazioni ospitanti non rendono agevole la vita di chi è scappato. Un altro miliardo di euro infine sarà destinato ad aiutare le comunità siriane che hanno trovato rifugio in Turchia.
Secondo Janez Lenarčič, Commissario europeo per la cooperazione internazionale e gli aiuti umanitari, in Siria sarebbero circa 16,7 milioni le persone che necessitano di aiuti salvavita, di cui metà di queste sarebbero donne e bambini. Josep Borrell, l’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, punta il dito contro il presidente siriano, Bashar al-Assad, responsabile di questa situazione: “Il regime di Damasco continua a perpetrare diffuse violazioni dei diritti umani che creano seri ostacoli al processo politico”.