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Borrell risponde a Israele: “Al Consiglio d’associazione temi molto gravi sul tavolo”

Bruxelles – Nessun governo ungherese amico a presiedere il Consiglio d’associazione tra Ue e Israele convocato dai 27 Paesi membri. Josep Borrell avverte Tel Aviv: il vertice è presieduto dall’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri, non dalla presidenza di turno del Consiglio dell’Ue. E il capo della diplomazia europea non ha intenzione di fare sconti al partner, sotto accusa per la catastrofe umanitaria a Gaza: “È evidente che abbiamo temi molto molto gravi da mettere sul tavolo“, avverte.

A Lussemburgo, insieme ai ministri degli Esteri dei 27, Borrell ha sviscerato la lettera con cui il governo di Benjamin Netanyahu si è detto disposto a “prendere in considerazione” l’invito di Bruxelles a riunirsi al più alto livello e discutere dell’attuazione dell’Accordo di associazione Ue-Israele. Ma solo a patto che in quella sede si affrontino tutti gli elementi delle relazioni bilaterali UE-Israele, compresi il commercio, l’istruzione e la cultura“.

Israele non vuole alcuna presunzione di colpevolezza. Non verrà a Bruxelles per discutere solo degli impegni presi sul rispetto dei diritti umani e di come sta gestendo la sua guerra ad Hamas. Ma Borrell, a margine dei lavori con i ministri Ue, ha replicato duramente e con un pizzico di sarcasmo: “Non sarà un incontro come gli altri, non abbiamo convocato questa riunione per parlare dell’attuazione dell’Erasmus“.

L’Alto rappresentante dovrà ora coordinare i governi Ue nel tentativo di concordare un’agenda e una posizione comune da portare all’incontro con Tel Aviv. “Gli Stati membri riceveranno una relazione sull’aggiornamento della situazione a Gaza e nella West Bank, che riunirà tutte le informazioni che le agenzie delle Nazioni Unite hanno raccolto per quanto riguarda i diritti, la crisi umanitaria e le responsabilità che l’Onu sta denunciando”, ha spiegato Borrell in conferenza stampa. In particolare, il rapporto redatto una settimana fa dall’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Volker Türk, in cui vengono condannati gli attacchi “implacabili” di Israele in tutta l’enclave devastata dalla guerra e si parla di crimini di guerra commessi da entrambe le parti.

Senza l’unanimità sulla posizione da tenere nei confronti di Israele, il Consiglio di associazione non si terrà. In altre parole, Borrell dovrà cercare di trovare un compromesso con quei Paesi, in primo luogo proprio quell’Ungheria che dal primo luglio prenderà in mano la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, più riluttanti nel condannare i crimini commessi dalle forze di difesa israeliane contro la popolazione civile palestinese a Gaza. Poi bisognerà accordarsi con Tel Aviv su una data. Vista la determinazione di Borrell, Israele ha tutti gli interessi a rimandare un incontro che potrebbe mettere in discussione i suoi privilegi commerciali con l’Ue. Dopo tutto,  Borrell non rimarrà l’Alto rappresentante ancora a lungo.


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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