Bruxelles – Quello che potrebbe essere allo stesso tempo l’epilogo più temuto per i sostenitori dei diritti umani e l’autogol più dannoso per il governo di Belgrado alla fine si è concretizzato nel pomeriggio del secondo giorno della manifestazione più attesa dalla comunità LGBTQ+. Il ministero dell’Interno della Serbia ha notificato ufficialmente agli organizzatori dell’EuroPride che la Marcia di sabato 17 settembre sarà vietata per un “rischio elevato di sicurezza” pubblica, sia dei manifestanti sia “degli altri cittadini”.
La volontà di vietare la parata dell’EuroPride (all’interno della manifestazione iniziata ieri e che durerà fino a domenica) era stata espressa dal presidente della Serbia, Aleksander Vučić, già lo scorso 27 agosto. Tuttavia, l’unica autorità nazionale che ha il potere di cancellare l’evento una volta assegnato alla città ospitante è il ministro dell’Interno – a cui fanno capo le forze di polizia – per ragioni di sicurezza pubblica motivate. Ed è proprio quello che è successo oggi (martedì 13 settembre), con il ministro Aleksandar Vulin che ha cercato una giustificazione nel fatto che “nell’attuale situazione geopolitica e nelle tensioni nella regione, conflitti insensati per le strade di Belgrado renderebbero più difficile la posizione del nostro Paese“. Oltre alla Marcia dell’EuroPride è stato vietato per il 17 settembre anche il corteo degli “anti-globalisti”, organizzato da gruppi ultra-nazionalisti, omofobi e religiosi, facenti capo alle formazioni dell’estrema destra e della Chiesa Ortodossa serba. “Entrambe le manifestazioni dovrebbero svolgersi nelle immediate vicinanze”, si legge nella notifica del ministero, che sottolinea “un rischio di attentati, violenza, distruzione di proprietà e altre forme di turbativa dell’ordine pubblico su scala più ampia”.
Police bans EuroPride 2022 March
Today, on September 13, the Serbian Police banned this year’s EuroPride March, by handing over the official notice to the organizers. Belgrade Pride will use all available legal means to overturn this decision. Expect more information soon. pic.twitter.com/4FuJUihBTC
— Belgrade Pride – EuroPride 2022 (@belgradepride) September 13, 2022
Gli organizzatori dell’EuroPride 2022 hanno rimarcato che “q
dell’intergruppo LGBTQ+ del Parlamento Europeo, Terry Reintke (Verdi/Ale), che ha ribadito che “noi ci saremo” alla Marcia. Le ha fatto eco il collega e co-presidente Marc Angel (S&D): “Abbiamo esortato le autorità a dialogare, a negoziare e a concordare un compromesso” su un percorso “più breve e sicuro, che sancisse i principi di riunione pacifica e di libertà di espressione”. Più duro il co-presidente del Partito Verde Europeo, Thomas Waitz: “Vučić diffonde l’immagine di una Serbia antidemocratica e reazionaria”.
WE STAND WITH @belgradepride.
Today, the Serbian police has announced a ban on EuroPride that is set to take place in Belgrade on Saturday.
The @LGBTIintergroup will continue to do everything to March together.
Queers from across Europe are with you 🌈💕✨#EuroPride2022 pic.twitter.com/bJsRmUkjqR
— Terry Reintke (@TerryReintke) September 13, 2022
Trovi l’intervista agli organizzatori dell’EuroPride di Belgrado nella newsletter BarBalcani, curata da Federico Baccini