Spaventati dall’idea che un risultato anti-UE possa affondare i loro affari e danneggiare i loro profitti, i big dell’industria europea (Volkswagen, Spotify, Iberdrola per citare alcuni nomi) scendono in campo per sollecitare i cittadini dell’Unione europea a votare in occasione delle elezioni chiave del Parlamento europeo, in calendario questo fine settimana.
L’insolito intervento nell’arena politica, che ha visto tra i protagonisti anche società statunitensi tra cui Microsoft, nasce anche dalla paura che l’affluenza alle urne, come è successo nell’ultimo appuntamento elettorale quando l’affluenza si è attesta al il 43% nel 2014, possa decretare il successo di populisti, euroscettici e partiti di estrema destra, che rappresentano una minaccia per i valori democratici dell’UE. Gli ultimi dati hanno mostrato che questi gruppi eterogenei sono destinati ad aumentare la loro quota di posti a scapito dei gruppi principali.
La tedesca Volkswagen, la più grande casa automobilistica del mondo che realizza metà delle sue vendite in Europa, ha fatto appello in 16 lingue ai suoi 490.000 impiegati europei per invitarli al voto, affermando che un’Europa unita è nell’interesse di tutti. Per promuovere la sua campagna “Volkswagen Votes for Europe”, l’azienda ha srotolato un enorme striscione con lo slogan sulla sua fabbrica di Wolfsburg, una delle più grandi fabbriche del mondo.
“Il mercato unico europeo, il commercio transfrontaliero e la libertà di circolazione per specialisti e lo scambio di conoscenze sono prerequisiti essenziali per la nostra competitività”, ha detto la società in una nota. “Tuttavia, un’Europa unita è più di tutto ciò: ha portato il continente alla libertà e alla prosperità dopo secoli di sanguinose guerre e dispute”.
Nelle società scese in campo a favore dell’Europa unita, spicca anche la compagnia aerea tedesca Lufthansa, che ha dipinto la sua nuova campagna di marchi globali “SayYesToEurope” sulla fusoliera di un Airbus A320.
E ancora. Il gigante tedesco dell’ingegneria ThyssenKrupp ha pubblicato una serie di poster dai colori vivaci e uno slogan “L’Europa siamo noi”. “Qual è il punto di avere auto a guida autonoma se devono fermarsi a ogni confine?” un poster ha detto.
Infine, il produttore spagnolo di energia Iberdrola. Il mese scorso, l’amministratore delegato Ignacio Galan, ha scritto sul giornale tedesco Handelsblatt, che solo un’Europa più unita può garantire prosperità e sicurezza ai suoi 500 milioni di cittadini.
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