L’alleanza parlamentare in seno all’assemblea di Bruxelles è stata concordata: una nota dei capigruppo dei partiti popolare, socialista, liberale e dei Verdi svela un equilibrio mai così ampio per il raggiungimento della maggioranza al Parlamento europeo. Il Ppe ed S&D i due gruppi storicamente alla guida della Commissione europea, in seguito al calo nei consensi, hanno deciso di accogliere le altre due forze europeiste. Una, l’Alde, sicuramente più vicina ai rigoristi del Ppe e l’altra, i Verdi, più prossima alle battaglie per l’ecologia vicine al gruppo socialista. Dal punto di vista puramente matematico, sarebbe stato sufficiente un singolo alleato.
L’alleanza scrivono i presidenti dei quattro gruppi Manfred Weber, Udo Bullmann, Guy Verhofstadt e i due rappresentanti dei Verdi Ska Keller e Philippe Lamberts, “fornirà le basi su cui ci aspettiamo che l’imminente presidente della Commissione europea si impegni, per godere di una maggioranza ampia e stabile al Parlamento europeo”.
“Siamo fortemente incoraggiati dal rilevante aumento del numero di nostri concittadini che hanno preso parte alle elezioni, il nostro intento comune è di impegnarci in modo costruttivo l’uno con l’altro, tenendo conto delle richieste di cambiamento che vengono dagli elettori, per dimostrare che l’Unione europea può offrire risposte a ciascuno e a tutti”.
Resta ancora da capire quale convergenza risulti possibile per individuare un presidente della Commissione in grado di mettere d’accordo tutte le anime presenti nella maggioranza.
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