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    Elezioni: Di Maio sigla accordo con Tabacci

    E’ stato siglato, a quanto si apprende, l’accordo tra il ministro degli esteri Luigi Di Maio, fondatore dei gruppi parlamentari di Ipf, e il sottosegretario Bruno Tabacci, fondatore di Centro Democratico. Lunedì mattina a Roma ci sarà il lancio del nuovo progetto. “Sarà l’evoluzione di Insieme per il futuro”, confermano dall’entourage del ministro.   

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    Tirolo: la nipote di Eva Klotz si candida con la Fpoe

    (ANSA) – BOLZANO, 30 LUG – Gudrun Kofler, nipote della ex
    consigliera altoatesina Eva Klotz, si presenta il 25 settembre
    alle elezioni del land Tirolo sulla lista della Fpö. Kofler, che
    è originaria dell’Alto Adige e vive da tempo in Austria, secondo
    il partito, ha buone possibilità di essere eletta, occupando la
    settima posizione sulla lista. “Con questo passaggio del
    testimone la lotta per la libertà del Sudtirolo passa alla terza
    generazione della famiglia Klotz”, scrive il partito in una
    nota, ricordando la figura di Jörg Klotz, il padre di Eva, una
    delle figure di spicco degli attentati negli anni Sessanta. In
    caso di elezioni la nipote della ‘pasionaria’ del Sudtirolo
    vuole “portare avanti l’impegno per la riunificazione del
    Tirolo” della zia. “L’obiettivo resta il Tirolo unito nella
    patria Austria”, ribadisce. (ANSA).   

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    Elezioni: Salvini, Pd-M5S sono nel panico. Caduta Draghi? Dietro c'è manina Conte

        “Io lavoro per unire, di là nel centrosinistra vedo che ci sono diverse frange divise. E se devo fare una scommessa, posso ipotizzare che dopo tutte le chiacchiere e gli insulti, Calenda si acquatterà con il Pd”. A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Milano delle manovre per le alleanze nel centrosinistra in vista delle elezioni del 25 settembre.  Calenda “è un valido alleato di Di Maio, Speranza e degli ex grillini, alla faccia di tutti e tutto che la poltrona vale più di tanto altro”, aggiunge.
    ‘Centrodestra in vantaggio’ – “Il Centrodestra è in vantaggio e PD e 5Stelle sono nel panico. L’Italia torna a sperare. Il 25 settembre dipende tutto da voi” scrive invece su Twitter sempre il leader della Lega citando un sondaggio.
    Moratti – “Va discusso con gli interlocutori, non voglio sparare ministri a caso. Sicuramente proporrò al centrodestra che prima del voto i nomi di alcuni ministri vengano messi sul tavolo” dichiara Salvini, a margine del sopralluogo alla Stazione centrale di Milano, rispondendo ai cronisti che gli chiedono se Letizia Moratti, attuale vicepresidente della Regione Lombardia, potrà essere un nome spendibile come ministro per le prossime elezioni. “Per me gli italiani dovranno votare sapendo, se vince la Lega con il centrodestra, chi fa il ministro dell’Economia, degli Esteri, delle Infrastrutture. Quindi, alcuni ministeri importanti dovranno essere messi sul tavolo degli italiani prima del voto. Però non fatemi coinvolgere Letizia Moratti perché non vorrei che qualcuno dicesse che offro una cosa in cambio dell’altra. Non lancio ministri a caso” conclude.
    Sicurezza – “L’impegno che ci possiamo prendere, se gli italiani ci danno fiducia, è che nel 2023 si possono assumere, formare e mettere in strada 10 mila donne e uomini delle forze dell’ordine in un solo anno”, prosegue Salvini a proposito del tema della sicurezza nelle città. “È uno sforzo economico, però è un impegno che siamo in grado di prendere e di mantenere. Diecimila donne e uomini in più in divisa in tutta Italia sicuramente garantiscono più sicurezza. Poi proponiamo anche un piano straordinario di telesorveglianza, a partire dalle stazioni”. Sulla sicurezza “portiamo proposte concrete: 1 miliardo di euro sulle forze dell’ordine penso che in un bilancio dello Stato sia possibile da trovare”.
    Migranti – “Siamo al record di sbarchi di immigrati clandestini rispetto a tutti gli ultimi anni. Non c’entrano i russi, cinesi, turchi, c’entra un nord Africa abbandonato a se stesso e una politica italiana a guida Pd e Lamorgese assolutamente assente, se non complice” dichiara commentando gli sbarchi di immigrati sulle coste italiane. “Oggi dal punto di vista dei confini colabrodo, l’Italia non è un modello in Europa, anzi ci additano come fallimento. L’Europa oggi dell’Italia non si fida perché chi sbarca qui gira ovunque, quindi controllare i confini italiani significa fare un buon servizio all’Europa. Solo stanotte, solo a Lampedusa, ci sono stati più di 600 arrivi, i numeri dicono che siamo tornati indietro di 10 anni e siccome sarà un autunno difficile, con sei milioni di italiani poveri, aggiungere altra povertà non è cosa intelligente”. Salvini annuncia che giovedì sarà a Lampedusa per incontrare il sindaco e il vicesindaco. “A Draghi per un anno e mezzo ho detto di chiedere al ministro Lamorgese efficacia, prevenzione, presenza, ma ho perso qualsiasi fiducia nel suo operato. Fra due mesi fortunatamente Lamorgese farà altro nella vita, quindi ci sarà qualcuno di più presente”. “Portiamo pazienza per questi due mesi, i nostri sindaci stanno facendo il possibile, ma diciamo che fra due mesi cambia la musica e torneremo a essere un paese serio”.
    Lombardia – Il candidato del centrodestra per le elezioni regionali in Lombardia “per me si chiama Attilio Fontana. Ma siccome in queste settimane ho lavorato per un centrodestra unito, il centrodestra deve esprimere una candidatura unitaria in Lombardia e nelle altre regioni”, ribadisce il leader della Lega parlando delle elezioni regionali in Lombardia che si terranno nel 2023. “Non voglio imporre Attilio Fontana, ma squadra che vince non si cambia. L’importante è che il candidato sia uno e che non si divida il centrodestra. Si vota tra diversi mesi e quindi penso che se ne potrà parlare dal 26 settembre”. La vicepreside di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha proposto al centrodestra la sua candidatura e aspetta una risposta. “Il centrodestra ha detto che Attilio Fontana e la sua squadra stanno lavorando bene. Detto questo siccome si vota tra 8/9 mesi, dobbiamo prima dare all’Italia una guida seria. C’è una Giunta di Regione Lombardia pienamente operativa. Se la scelta verrà presa il 26 settembre, nessuno si lamenterà. A meno che qualcuno non abbia in testa altre scelte che prescindono dal centrodestra e che lo dividono”.
    Russia – “Più che le smentite della massima autorità dei servizi segreti che deve dire che sono tutte balle, non ho altro da aggiungere. Dietro la caduta del governo c’è la manina di Conte”, afferma Salvini smentendo presunti contatti tra il suo consigliere Antonio Capuano e il funzionario dell’ambasciata russa a Roma, Oleg Kostyukov. “Non vado a Mosca da non so quanti anni e non so da quanti mesi non vado all’ambasciata. Continuo a lavorare con tutti, a partire dagli americani, per la pace. La guerra prima finisce meglio è”.
    Ambulante ucciso nelle Marche – “È folle morire così, spero che la pena sia la massima possibile” dichiara poi Salvini commentando la vicenda di Civitanova Marche dove un ambulante nigeriano è stato ucciso in strada da un operaio 32enne. “Il problema è che ci sono episodi di violenza e criminalità in pieno giorno in tutta Italia. Non è possibile, ma succede perché manca la certezza della pena” aggiunge spiegando però che non andrà a Civitanova Marche: “Non vado perché, se vado, sbaglio e strumentalizzo. La mia preghiera e l’impegno perché il responsabile sia punito è totale”.
    Autonomia – In vista delle elezioni politiche del 25 settembre il centrodestra “sta lavorando sul programma. Chiederò agli alleati, a Meloni e Berlusconi, impegni su alcuni temi che per la Lega sono determinanti, come l’autonomia” spiega il leader della Lega. “Se il centrodestra vince, il programma lo stanno mettendo giù Fontana e Zaia. L’autonomia deve essere firmata e sottoscritta come valore aggiunto da tutto il centrodestra. E spero che i temi della sicurezza siano patrimonio comune di tutta la coalizione”.

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    M5s: Grillo, onore a chi ha servito con altruismo

    “Non esiste un vento favorevole per chi non sa dove andare, ma è certo che per chi va controcorrente il vento è sempre sfavorevole. Sapevamo fin dall’inizio di dover combattere contro zombie che avrebbero fatto di tutto per sconfiggerci o, ancor peggio, contagiarci. E così è stato: alcuni di noi sono caduti, molti sono stati contagiati. Ma siamo ancora qui, e alla fine vinceremo, perché abbiamo la forza della nostra precarietà: siamo qui per combattere, non per restare, e questa nostra diversità è spiazzante per gli zombie”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. “Compiangiamo chi di noi è caduto e non ha resistito al contagio” degli zombie. “Ma soprattutto ringraziamo chi di noi ha combattuto e combatte ancora. Per alcuni è il tempo di farlo con la forza della precarietà, perché solo così potremo vincere contro gli zombie, di cui Roma è schiava. Onore a chi ha servito con coraggio e altruismo, auguri a chi prosegue il suo cammino! Stringiamoci a coorte! L’Italia ci sta chiamando.

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    Elezioni: Carfagna: “Entro in un partito che non tramerà con la Russia”

    “Da oggi inizia un nuovo percorso, una nuova battaglia che richiede coraggio, ma con una sicurezza, quella di entrare nella vera casa dei liberali, dei riformisti e di popolari. Ho la certezza di entrare in un partito che non tramerà con la Russia contro l’Italia; ho la certezza di entrare in un partito che non si accoderà a Orban, che dice cose enormi”. Lo ha detto Mara Carfagna nella conferenza stampa con Carlo Calenda e Mariastella Gelmini.
    “Fino a pochi giorni fa non avrei pensato di fare questa scelta. Poi, il 20 luglio, con la fine del governo, l’Italia è stata esposta al rischio in una fase delicata. Non potevo star zitta. Per questo, da oggi, inizia un nuovo percorso con Azione”, ha scritto Carfagna in un tweet. “Voglio fare questa campagna elettorale a testa alta e a viso aperto, rivendicando il lavoro del governo e senza dire bugie. Per questo ho scelto di candidarmi con Azione. La mia è una scelta di libertà, serietà e soprattutto di verità”, ha aggiunto.
    “Sono straconvinta del nuovo percorso con Azione che sto intraprendendo”, ha detto Mariastella Gelmini nella conferenza stampa con Mara Carfagna e Carlo Calenda in cui ha annunciato l’adesione ad Azione. “Fi e Lega – ha detto ancora – hanno voltato le spalle all’Italia, gettando alle ortiche il lavoro fatto. La data del 24 febbraio (inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ndr) non puo’ essere ignorata. Salvini – spero possa essere smentito quanto è emerso in questi giorni – ha avuto delle ambiguità che non possono essere ignorate. L’atlantismo e l’europeismo devono essere al centro dei programmi”. “Con questa mia scelta spero di poter raprpesentare i cittadini seri e responsabili che in questi giorni mi hano mandato centinaia di messaggi – ha concluso – e anche quei cittadini che si sono disamorati della politica”.

    Elezioni, Calenda: ‘La destra vince? La destra vince de che…’

    “La scelta di Azione non è affidata a un sondaggio. Quello che c’è da capire è se una performance migliore sul proporzionale aiuta o meno a fermare la vittoria della destra sovranista. Quale sia la decisione più conveniente per Azione è evidente”. Lo ha detto Carlo Calenda, nella conferenza stampa tenuta con Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, rispondendo a una domanda sull’eventuale accordo elettorale con il Pd. “Noi faremo una campagna elettorale – ha poi precisato – sul nostro programma, se ci sarà una alleanza tecnica sarà nell’interesse dell’Italia”.
    “Qualsiasi decisione prenderemo nei prossimi giorni, la prenderemo insieme”, ha affermato Calenda. “La partita delle elezioni è chiusa? no, questa destra non vince. Non è possibile che gli italiani vogliano essere declassati da partner di Germania e Grancia a partner di Orban e Putin. La destra vince? Ma de ché! La combatteremo metro per metro, la rimanderemo nella bolgia degli irresponsabili”, ha affermato Calenda.
    “E’ incomprensibile, anzi incredibile la scelta di un uomo di esperienza come Berlusconi di far cadere il governo Draghi. Ora la parte più attenta di Fi lascia il partito, se ne va”, ha osservato Calenda.
    “Toti si è già fatto l’accordo con il centro destra e questo mi dispiace. Se poi l’accordo non c’è più allora porte spalancate”. lo ha detto Carlo Calenda rispondendo ad una domanda su un possibile dialogo con Italia al centro di Giovanni Toti. “In questi giorni sto vedendo Toti più spesso di mia moglie – ha aggiunto – e queste cose ce le siamo dette già decine di volte”.

    Gelmini, Calenda e Carfagna

    Gelmini e Carfagna: riconoscenza per Berlusconi “La riconoscenza per Berlusconi, il rispetto e anche l’affetto non cambiano. Però sono una donna libera e nel momento in cui Berlusconi ha deciso di far cadere il governo Draghi non potevo far finta di nulla, restando in Fi”. Lo ha detto Mariastella Gelmini nella conferenza stampa con Mara Carfagna e Carlo Calenda in cui le ministre hanno annunciato l’adesione ad Azione. “Provo anche io riconoscenza per Berlusconi – ha detto Carfagna ma vorrei sottolineare che il parallelo con Angelino Alfano è improprio. Noi non cambiamo per mantenere il ruolo di ministro. La legislatura è finita e noi usciamo per presidiare l’area riformista abbandonata da Fi.

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    Marsilio choc: “Gelmini e Carfagna dai festini a statiste”

    “A me dispiace vedere due care amiche come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna fare quella scelta. Auguri per il loro percorso politico, dopodichè due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l’Europa dalla cattiva destra sovranista”. Sono le parole pronunciate a SkyTg24 dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (Fdi), e che subito accendono lo sdegno della politica.
    Tra i primi a reagire c’è Carlo Calenda che proprio oggi ha tenuto a battesimo il debutto delle due ministre nel suo partito: “Marco Marsilio, un “uomo”, anche presidente di Regione, che si esprime come Lei dimostra di essere un piccolo troglodita”, twitta.
    E “basita” si dice la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi che offre la propria solidarietà alle due ex azzurre. Quelle di Marsilio, rimarca la sua collega a Montecitorio, Debora Serracchiani, sono “parole ignobili” nei confronti di “due bravissime colleghe, due donne con il coraggio che a molti manca”. Per la senatrice abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, Marsilio è semplicemente “vergognoso” “inqualificabile”, “inaccettabile” e che “con i suoi commenti beceri su Carfagna e Gelmini denota una incultura civile spaventosa. Una misoginia insopportabile”.
    L’indignazione corre in rete e coinvolge anche il senatore Pd Andrea Marcucci: “Le parole di Marsilio si commentano da sole. Diciamo che nella destra il nervosismo è alle stelle. Solidarietà alle due ministre”. Laura Boldrini parla di “destra preistorica”, Monica Cirinnà di “emblema del sessismo disgustoso di certa destra”.
    “Le offese del governatore della Regione Abruzzo di Fratelli d’Italia Marco Marsilio – scandisce infine il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – sono inaccettabili e indecenti. Giorgia Meloni si scusi immediatamente e prenda le distanze”.

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    Il centrodestra e il caso Russia, il Copasir avvisò sulle ingerenze

    Si allarga lo scenario del caso Russia aperto dalle indiscrezioni pubblicate da ‘La Stampa’ e poi da Repubblica. Oltre a coinvolgere la Lega per le interlocuzioni tra Antonio Capuano, indicato come consulente per i rapporti internazionali del leader del Carroccio, e il funzionario dell’ambasciata russa, Oleg Kostyukov, adesso si spostano anche su Forza Italia e Silvio Berlusconi.  Sotto i riflettori una telefonata che il leader azzurro avrebbe fatto mercoledì all’ambasciatore russo in Italia Razov. “Non ho mai incontrato l’ambasciatore russo né mai avuto conversazioni telefoniche con lui”, è la replica di Berlusconi.
        Gli stralci della telefonata pubblicati da ‘La Repubblica’.  “Ho parlato con l’ambasciatore russo in Italia Razov. Mi ha spiegato le loro ragioni, cosa ha fatto Zelensky – avrebbe detto il Cavaliere ad alcuni big andati ad incontrarlo a Villa Grande, mentre maturava la decisione di far cadere il governo Draghi – mi ha raccontato che è stata l’Ucraina a provocare ventimila vittime nelle zone contese. E che l’invasione era necessaria perché il rischio era che l’Ucraina attaccasse la Russia”. L’ambasciata russa in Italia “è anche il canale con cui Salvini tiene i contatti con Mosca – scrive ‘La Repubblica’ – Il teatro di incontri con Razov subito dopo l’avvio della guerra”.
       La risposta di Mosca. “E’ tutto come in una fiaba: più si va avanti, peggio è”, dice all’ANSA la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Se prima – aggiunge Zakharova – la capacità di cambiare i governi a Roma era attribuita all’ambasciatore russo, ora un primo segretario ordinario può farlo rivolgendo una domanda a un assistente di uno dei politici italiani”. “Percepiamo l’Italia come uno Stato sovrano che persegue una politica interna ed estera indipendente: la consideriamo un Paese forte che occupa un posto unico nella storia mondiale e ha un impatto positivo sulla vita internazionale”.
    “Per noi è strano osservare come la classe politica italiana e i media dimentichino la propria autosufficienza e orgoglio nazionale, inizino a farsi pilotare da attori esterni, copiando volgarmente anche le peggiori pratiche e modelli di campagna elettorale, tentando di giocare la ‘carta russa’ e diffondendo coscientemente il mito dell’ingerenza di Mosca nei processi elettorali”, dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.   I retroscena de La Stampa.    E sulle interlocuzioni di maggio ‘La Stampa’ pubblica un altro retroscena che riguarda Capuano e l’organizzazione del viaggio in Russia di Salvini, poi saltato. Al giornale risulta che l’emissario di Salvini avrebbe cercato di fare da sponda con i cinesi. Capuano si sarebbe confrontato con il capo della sezione politica dell’ambasciata cinese in Italia, Zhang Yanyu, “per riferirgli di una missione programmata dal leader della Lega a Mosca dal 3 al 7 maggio, finalizzata a incontrare istituzioni, ministro degli esteri e presidente russi”.    Il consulente del Carroccio a quel punto avrebbe colto l’occasione “chiedendo al diplomatico cinese la possibilità di organizzare, prima di rientrare dalla Russia, un incontro a Pechino con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi”. E per evitare le restrizioni legate alla pandemia avrebbe anche proposto, secondo ‘La Stampa’, “l’incontro da remoto, nella sede dell’ambasciata cinese”. 
    Il Copasir due settimane fa aveva già lanciato l’allarme sulle possibili ingerenze esterne sulle elezioni. ‘Il Foglio’ pubblica lo stralcio di una lettera inviata 14 giorni fa da Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ai presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. “Vi chiedo di sensibilizzare il Parlamento a occuparsi delle possibili ingerenze esterne sugli eletti in vista dei prossimi mesi”, scriveva Urso, quando ancora il governo Draghi non era caduto e non era iniziata la campagna elettorale. Nella lettera del presidente del Copasir, secondo quanto riportato da ‘Il Foglio’, si faceva riferimento anche a una risoluzione del 9 marzo votata dal Parlamento europeo “sulle ingerenze straniere nella politica dei paesi Ue e sulla disinformazione frutto del lavoro svolto dalla speciale commissione istituita dal Pe”. ‘Il Foglio’ ricorda che nella relazione approvata da Strasburgo sul giro di vite alle ingerenze straniere nella vita politica degli altri Paesi “si menzionava anche il rapporto tra alcuni partiti europei e la Russia. In particolare Russia unita, partito di Vladimir Putin. E cioè i famosi “accordi di cooperazione” tra il partito di Mosca e la Lega nord. Senza dimenticare l’austriaco Freiheitliche Partei Österreichs, il francese Rassemblement National, il tedesco Afd, gli ungheresi Fidesz e Jobbik e il Brexit Party nel Regno Unito”.
    Le reazioni politiche
       Intanto, Elio Vito, ex deputato radicale e di Forza Italia, lancia su Twitter una proposta: “Per aver intrattenuto rapporti con l’Ambasciata russa in Italia nelle scorse settimane, Berlusconi e Salvini meriterebbero l’esclusione da ogni alleanza politica, da ogni competizione elettorale”. Duro anche il commento del segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova su Fb: “Berlusconi ha parlato con l’ambasciatore russo e ora chiede agli ucraini di accogliere le domande di Putin; sono parole pesanti come pietre e di gravità assoluta. Dopo Salvini, è Berlusconi a ricordarci che la destra ha idee ben precise sulla collocazione italiana nel mondo: amici di Putin ed Orban e dei loro modelli dittatoriali ed illiberali”. “Salvini e Berlusconi – aggiunge – si mostrano indulgenti con Putin e i suoi missili che continuano a colpire i civili; noi invece sosteniamo la resistenza Ucraina che difende la democrazia e le aspirazioni europee di Kiev. O con Putin o con l’Ucraina e la Ue: la destra – conclude Della Vedova – spieghi la scelta agli elettori e ai partner internazionali”.
       “È partita una campagna elettorale in cui si raccontano tante balle, si rendono conto che il centrodestra è destinato a vincere le elezioni e da qui partono gli attacchi. Non ci preoccupano ma bisogna che i cittadini sappiano la verità”, dichiara il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. “Non c’è mai stata né una telefonata né un incontro di Berlusconi con l’ambasciatore russo, è una notizia completamente inventata”, aggiunge. “Bastava telefonare e domandare se era vero che c’era stata quella telefonata. Mi stupisce che giornalisti che dovrebbero essere seri, credibili e affidabili raccontino di telefonate senza verificare se ci siano state o meno. Berlusconi ha smentito”. 

    Russia, Tajani: ‘Nessuna telefonata tra Berlusconi e ambasciatore, calunnie che respingiamo’

       
    Il Pd chiede chiarezza alla Meloni. “Le rassicurazioni di Giorgia Meloni rispetto al posizionamento atlantico e occidentale non bastano. Matteo Salvini, invece di smentire e chiarire, non trova di meglio da fare che attaccare media e giornali rei, a suo parere, di dire sciocchezze. Noi insistiamo, perché ne va degli interessi del nostro Paese: Salvini dica parole chiare sui suoi rapporti con la Russia e la Meloni le pretenda come noi. Salvini non è un passante ma il capo di una forza politica importante della coalizione della destra. L’Italia deve sapere se c’è qualcuno che lavora per inquinare la nostra campagna elettorale. Non ci possono essere ambiguità sulla collocazione internazionale del nostro Paese da parte di chi si candida a governarlo”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

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    Renzi: “Sui rapporti con la Russia Salvini chiarisca, ma anche Conte”

    (ANSA) – ROMA, 29 LUG – “Vedo di nuovo polemiche su possibili ingerenze russe. Chi ha letto “Il Mostro” – e prima ancora gli altri libri – sa che noi poniamo il tema delle presenze straniere sulle reti social e non solo fin dal Referendum del 2016. Non mi stupisce, dunque, che qualcuno abbia provato a interferire. E trovo sacrosanta la richiesta a Salvini di chiarire ogni dubbio”. Lo afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua Enews.
    “Aggiungo due cose. La prima – prosegue – deve chiarire anche Conte, perché la vicenda dei soldati russi giunti in Italia nel 2020 continuiamo a non capirla, in tanti. La seconda, se davvero le intercettazioni che hanno riguardato Salvini venissero davvero da intercettazioni “preventive”, sarebbe un bel problema. Questa campagna elettorale non merita interferenze straniere e non merita nemmeno fughe di notizie dagli uffici istituzionali. Ne riparleremo. Ma, soprattutto, parleremo di idee. Perché noi le abbiamo. E succede che, prima o dopo, ci danno ragione in tanti. È accaduto con Draghi, succederà anche in questa campagna elettorale, ne sono certo”.
    “La Leopolda del 1-2-3 settembre sarà il momento del rilancio e dello sprint finale. Chiedo soprattutto ai ragazzi di “Meritare l’Europa”, la nostra Scuola di Formazione, di dedicarci del tempo non solo nei giorni leopoldini ma in questi due mesi folli e affascinanti”, scrive Renzi nell’Enews.
    “In questa campagna elettorale la differenza la farà la mobilitazione. Sotto tutti i punti di vista. Il primo impegno che chiedo è quello di diventare volontari. Abbiamo registrato i primi 5.000 volontari, vogliamo arrivare a diecimila. È una struttura che ci serve come il pane per organizzare eventi, per aiutare nelle piazze e nella rete, per veicolare i nostri messaggi e raccogliere gli umori più profondi. Ma ci serve anche per allargare i contatti. La campagna “Dammi il cinque!” sta funzionando e stiamo ricevendo da molti di voi cinque nomi e contatti di persone che possiamo coinvolgere in una campagna elettorale che non è la mia ma è la nostra campagna. Vi siete iscritti? Lo fate? Ci inviate il vostro “Dammi il cinque!”?, conclude Renzi.