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    Letta: “Destra ambigua sulle ingerenze della Russia”

    “Non si può tollerare l’ingerenza di una potenza straniera ostile. Se si è patrioti, se si è per l’Italia, si condannano gli interventi della Russia di Putin nella campagna elettorale e le azioni di spionaggio. Noi siamo seri e coerenti, la destra drammaticamente ambigua. #Scegli”. Lo scrive su Twitter il leader del Pd, Enrico Letta, secondo cui “la Russia sì è definitivamente parte di questa campagna elettorale” e su questo tema “la destra italiana è drammaticamente ambigua”.    

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    Meloni: 'Se vince FdI non vedo come Colle non mi indichi'

    “Se vincesse il centrodestra e ci fosse l’affermazione di Fdi non ho ragione di credere che Mattarella possa assumere una scelta diversa” rispetto alla mia indicazione. Lo afferma Giorgia Meloni, alla kermesse di Affari Italiani. “L’anomalia non sarei io, ma lo è stata Monti”. “Difficile parlare di contenuti: si inventano di tutto per screditarci, mistificare e gettare fango. L’unico argomento della sinistra è dire che Meloni è un mostro. Ma mi rendo conto che è un fatto di disperazione. L’unica cosa che mi fa impressione e mi fa impazzire. Oggi ho sentito dire a Di Maio dire che con noi si rischia la guerra economica. E’ vergognoso che screditi l’Italia”. “Pur di governare, penso anche a Letta, sono disposti a camminare sulle macerie. Io non ho mai parlato male della mia Nazione con la stampa estera”. “Sul presidenzialismo intendo coinvolgere tutti, ma quello che non accetto è che non si possa discutere. E’ la madre di tutte le riforme”. “Propongo una cosa per cui non serve lo scostamento: parametriamo le bollette di quest’anno su quelle dell’anno scorso e tagliamo tutti gli oneri allo Stato. Lo Stato non ci può guadagnare sul caro bollette. Pronta ad approvarla lunedì: può tagliare il costo delle bollette del 30%”. “Secondo me il governo in carica può fare qualcosa subito, se sono d’accordo le altre forze politiche ci vediamo domani in Parlamento e approviamo domani una proposta per abbattere le bollette”.

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    Tensioni tra la Santa Sede e Kiev. Ma l' ambasciata corregge tiro

    Il delicato rapporto tra l’Ucraina e la Santa Sede vive le sue ore più difficili.
    Kiev non ha ‘digerito’ le parole pronunciate da Papa Francesco il 24 giugno, all’udienza generale, quando ha chiesto a “tutti” di fare la propria parte per la pace, e ha definito Darya Dugina “una povera ragazza innocente”.
    Dopo la dura protesta di ieri, con il ministero degli Esteri che ha convocato il Nunzio apostolico, mons. Visvaldas Kulbokas, oggi l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede corregge il tiro.
    Il diplomatico inviato da Kiev, Andrii Yurash, pubblica sui social le foto della visita del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin di un anno fa, quando a Kiev ancora non c’era la guerra: “È stata la seconda visita del Segretario di Stato vaticano dall’inizio dell’invasione russa nel 2014 che ha mostrato per entrambe le parti quanto siano importanti – rileva l’ambasciatore – le relazioni tra Ucraina e Santa Sede”.
    Il clima resta non facile e la visita del Papa in Ucraina, per la quale non c’era un data ma la volontà espressa esplicitamente dal Pontefice, sembra ora allontanarsi. Come pure è già slittato l’incontro con il Patriarca di Mosca Kirill che non andrà a metà settembre in Kazakistan, per quella che doveva essere la prima occasione di un faccia a faccia con Francesco dall’inizio dell’invasione russa del 24 febbraio.
    La diplomazia vaticana continua a lavorare dietro le quinte e sceglie, per il momento, di non commentare ufficialmente gli avvenimenti delle ultime ore. Dal Vaticano arriva però la voce del direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione, Andrea Tornielli, che sottolinea: “Durante questi mesi il Papa non è mai stato ‘equidistante’: ha condannato con parole nette l’aggressione perpetrata dalla Russia. È stato piuttosto ‘equivicino’, cioè vicino a tutti coloro che soffrono per le conseguenze della guerra, in primo luogo la popolazione innocente dell’Ucraina che muore sotto le bombe russe”.
    Nei corridoi vaticani si percepisce il dispiacere e il disappunto soprattutto per le parole diffuse ieri sera dal ministero degli Esteri di Kiev che accusano Francesco di non avere “mai prestato particolare attenzione alle vittime specifiche della guerra, tra cui 376 bambini ucraini morti per mano degli occupanti russi”. Una frase che arriva dopo l’incontro in Aula Paolo VI con decine di bambini ucraini, accolti dalla Caritas, festosi per l’abbraccio del Papa. Il quale, ricordano fonti, ha in continuazione posto l’attenzione proprio sui piccoli ucraini che ha voluto anche accogliere nel suo ospedale, il Bambino Gesù, e visitare di persona a pochi giorni dallo scoppio della guerra. .   

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    Fbi, indagine su Trump per rimozione di documenti classificati

    “Il governo sta conducendo un’indagine penale riguardante la rimozione e la conservazione improprie di informazioni classificate in spazi non autorizzati, come pure l’illegale occultamento o rimozione di documenti del governo”: è quanto si legge all’inizio dell’affidavit, diffuso oggi, con cui l’Fbi ha giustificato la clamorosa perquisizione nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago.
    Il dipartimento di Giustizia ha diffuso l’affidavit, coperto da omissis, che ha portato alla clamorosa perquisizione nella residenza di Trump a Mar-a-Lago, col sequestro di documenti classificati. Lo riferisce la Cnn. A ordinarlo era stato il giudice della Florida Bruce Reinhart in una causa in cui lo stesso Trump e i principali media Usa chiedono che il documento sia reso pubblico.
    In una nota allegata il dipartimento di Giustizia spiega perché l’affidavit deve restare coperto da omissis. “Le informazioni contenute nell’affidavit potrebbero essere utilizzate per identificare molti, se non tutti, i testimoni”, si legge. “Se l’identità dei testimoni verrà rivelata, potrebbero essere soggetti a danni tra cui ritorsioni, intimidazioni o molestie e persino minacce alla loro incolumità fisica”, prosegue il testo.    

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    Gas: nuovo record a 341 euro al megawattora

    Dopo una partenza di giornata calma e un picco nel secondo pomeriggio, il prezzo del gas ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa,  ha chiuso la seduta a 339 euro al megwattora (+5% rispetto alla vigilia), poco sotto il massimo storico di 341 euro segnato a meno di un’ora dalla fine dall’ultima seduta della settimana.
    La crescita del prezzo del gas si scarica anche sul costo dell’elettricità in Italia, che oggi durante le contrattazione ha toccato il picco di 870 euro per poi attestarsi su una media giornaliera di 713,69 euro a megawattora. Il valore medio della borsa elettrica – che emerge dai dati del Gme – risulta in impercettibile flessione rispetto ai 718,71 euro di ieri, ma rimane comunque altissimo: superiore di 100 euro al valore di due giorni fa, quando si attestava a 614 euro e 200 euro in più dei 507,79 di una settimana fa.
    SALVINI – Sull’emergenza bollette “la Lega chiede al Governo Draghi che è in carica di fare in fretta. Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio, ci dissero no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese – ha detto Matteo Salvini -. Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato”. 
    BERLUSCONI – “Quello del costo dell’energia è un tema essenziale per una Regione ricca di imprese come la nostra, si rischia un disastro per le famiglie ai prezzi attuali e per le imprese. Io ho chiesto per primo al governo di intervenire e ho notizia che si sta predisponendo un decreto”, ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
    DI MAIO – “Noi speriamo di scongiurare i razionamenti con tutte le nostre forze sia come Governo che come forze politiche. Noi come Ic abbiamo chiesto un massiccio intervento sulle bollette per mitigarne gli effetti su imprese e famiglie. Il governo farà tutto il possibile e interverrà in maniera incisiva. Ma quelli che hanno provocato la crisi di Governo a luglio adesso dovrebbero tacere, invece di chiedere interventi al Governo”: così il ministro degli Esteri e capo politico di Impegno civico Luigi Di Maio.
    LETTA – “I rialzi odierni confermano l’urgenza di un intervento drastico che ponga un tetto fissato al prezzo dell’elettricità. E la necessità di raddoppiare il credito d’imposta per l’energia che consenta il recupero di parte degli enormi aumenti in corso. Ne va della tenuta del Paese”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. 
    Intanto, la presidenza ceca, presidenza di turno del semestre Ue “convocherà una riunione urgente dei ministri dell’Energia per discutere le misure di emergenza specifiche – ha annunciato il presidente della Repubblica Ceca Petr Fiala su twitter – per affrontare la situazione energetica”. che potrebbe venir fissata entro metà settembre. I contatti tra gli Stati membri sulla data e sull’agenda della riunione sono ancora in corso e da quanto si apprende la convocazione ufficiale dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana

    Agenzia ANSA

    ‘Dalla lotta all’inflazione ‘dolori’ per l’economia, ma non riportare stabilità dei prezzi è ancora peggio’ (ANSA)

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    Brasile: imprenditori indagati per sostegno a un progetto di golpe

    Il presidente brasiliano e candidato alla rielezione, Jair Bolsonaro, ha affermato che il Paese affronta un’offensiva contro la “libertà” commentando l’operazione ordinata dal Tribunale supremo federale contro un gruppo di imprenditori sospettati di sostenere un colpo di stato nel caso in cui il leader di opposizione ed ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva vincesse le elezioni di ottobre.
    Il giudice Alexandre de Moraes, della Corte suprema, ha ordinato alla Polizia federale di perquisire gli uffici e sequestrare i cellulari di otto persone che fanno parte di un gruppo intitolato “Imprenditori e politica” su WhatsApp, dove sarebbe stato espresso il sostegno al colpo di stato.
    “Stiamo vedendo che c’è un’escalation contro la libertà, quello di cui ho sempre parlato si è manifestato (ora) contro questi imprenditori, ne conosco molto bene due, si scambiano WhatsApp con me”, ha dichiarato ieri Bolsonaro. Già mercoledì il presidente aveva riconosciuto di avere legami con gli imprenditori Luciano Hang e Meyer Joseph Nigri.
    “Voglio davvero capire cosa sta succedendo, perché nessuno sa cosa sta succedendo (…) Spero che Moraes presenti le ragioni dell’operazione il più rapidamente possibile”, ha detto Bolsonaro. Intanto, il ministro della Giustizia Anderson Torres ha dichiarato che l’operazione ordinata da Moraes rasenta il “totalitarismo”. (ANSA).   

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    Letta: 'Forte ingerenza di Mosca per favorire la destra'

    “La Russia è entrata in questa campagna elettorale. C’è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché (il governo russo) sa che la nostra posizione continuerà ad essere in linea con la posizione contraria a Putin”: così il leader del Pd Enrico Letta in un’intervista al giornale spagnolo El Periódico. 
    Nell’intervista concessa a El Periódico, Enrico Letta sostiene che i sondaggi non solo danno il centro-destra in vantaggio, ma segnalano anche che “il 45% degli elettori è indeciso” e che il Pd lavorerà su “indecisi e astensionisti” per “convincerli dei rischi che si corrono con la destra”. Una delle “minacce” principali per il Paese, aggiunge Letta, è quella di finire “fuori dal cuore dell’Europa” e a fianco di Polonia e Ungheria”, due Paesi “guidati oggi da governi sanzionati dall’Ue per molte questioni legate ai diritti fondamentali”.
    È infatti insieme a questi governi — avverte Letta — che leader politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini vorrebbero posizionare l’Italia. Il leader Dem ricorda anche che quest’ultimo e Silvio Berlusconi sono “due amici della Russia”. In quanto al programma in vista delle elezioni, il segretario del Pd sostiene che la priorità dev’essere “far partire il prima possibile” il piano di ripresa post-Covid con fondi europei, “mettere un tetto al prezzo dell’energia” come già fatto in Spagna di recente, “lottare contro la crisi climatica”, ridurre le disuguaglianze e “ridurre fortemente le tasse sul lavoro”. Alla domanda: “Continuerà alla guida del Pd in caso di sconfitta?”, la risposta di Letta è: “Vinceremo…”.
    “La Russia? Parliamo di quello che il Pd ha fatto o non ha fatto e di quello che la coalizione di sinistra così divisa potrà fare – dice Stefano Candiani (Lega), a Sky Tg24, replicando all’intervista di Letta -. Il resto sono solo chiacchiere logore di propaganda. Prima si diceva ‘attenti, arrivano i fascisti’, ora si dice ‘attenti che arrivano i russi'”. 
    “Questa situazione economica può peggiorare con il trio sfasciatutto”, Meloni, Salvini e Berlusconi, “una coalizione che sta mettendo a rischio l’Italia: con il rischio di portarla in una vera e propria guerra economica”: così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (leader di Ic) durante una conferenza stampa alla Camera.

    Agenzia ANSA

    Nel medio-lungo periodo FdI punta ad introdurre il “cosiddetto quoziente familiare” (ANSA)

    Elezioni, Berlusconi: ‘Noi siamo i continuatori della tradizione atlantista’

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    Elezioni, Calenda: 'Destra e sinistra il contrario di Draghi'

    “Oggi siete il contrario di quello che Draghi ha espresso come spirito repubblicano di serietà e concretezza, tutti e due, destra e sinistra, e rischiate di mandare il Paese in una tempesta perfetta”. Lo ha detto Carlo Calenda, questa mattina a Bologna, a margine della presentazione delle liste dei candidati in città del Terzo Polo. Il segretario di Azione è tornato sui contenuti del loro programma ribadendo che “ogni euro che c’è in più va messo in sanità e istruzione, ma tutto questo non importa a nessuno, perché quello che fa rumore è dire che ci sono i fascisti, ci sono i comunisti, da 30 anni va così e il Paese è declinato. E’ ora di dire basta”. Poi conclude: “il Terzo Polo è l’unico che sta proponendo cose fattibili nel solco dell’agenda Draghi, cercando di mantenere Draghi lì, perché altrimenti questo Paese verrà travoltò da uno tsunami finanziario e produttivo che non ha precedenti nella storia recente”.
    “Bonaccini dice una cosa scorretta”, commenta così il segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine della presentazione delle liste del Terzo Polo a Bologna, le recenti dichiarazioni del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rispetto alla partita elettorale sui collegi uninominali: “Calenda e Renzi sanno che negli uninominali non hanno alcuna possibilità di prevalere, in nessun collegio”, aveva detto Bonaccini. Calenda, invece, la pensa in modo opposto: “Letta ha già scelto di perdere gli uninominali e lo ha scelto consapevolmente – spiega – perché ha deciso che i 5 Stelle andavano bene in Sicilia, ma non andavano bene al nazionale, che però ci dovevano essere anche Fratoianni e Bonelli, che si firmava un patto con me e un patto opposto con loro”.  
    “Letta ha avuto la peggiore gestione politica di un segretario del Pd degli ultimi 30 anni e i collegi uninominali purtroppo se li sono andati a perdere”, ha detto Calenda. Ora, secondo Calenda, il Terzo Polo deve “far voltare pagina a questo Paese e ci saranno grandi sorprese, fermeremo la destra sul proporzionale al Senato, ma vinceremo molti collegi uninominali, passando da Bologna, Roma, Milano; le grandi città, vedrete, si sono rotte le scatole di un partito democratico che non fa altro che dire di votare contro la Meloni, è la solita corrida che vediamo negli ultimi 30 anni”.