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    Migranti: Salvini, visita blitz a Lampedusa 'per fare vedere la realtà'

    “Questa è una visita a sorpresa per fare vedere la realtà di un Paese che non controlla le proprie frontiere e dove entra chiunque. Dal 26 settembre torneremo ad essere un paese accogliente e ospitale con chi lo merita ma che rispetta e fa rispettare le regole. E’ un problema di sicurezza”. Lo ha detto Matteo Salvini spiegando il suo ‘blitz’ all’hotspot di Lampedusa parlando di “vergognoso traffico di esseri umani”. Il vicesindaco leghista, Attilio Lucia, che lo ha accompagnato ha parlato di “falsa accoglienza”. 
    “Siamo arrivati senza avvisare nessuno a Lampedusa – ha spiegato Salvini durante una diretta Facebook – perché la scorsa volta quando siamo venuti avevano ripulito e svuotato. Questa è la situazione, uno scempio. Questa non è accoglienza, è caos, traffico di esseri umani, sfruttamento. Questo è un business da miliardi di euro”. “Questo centro – ha osservato il leader della Lega – potrebbe ospitare 350 persone, sono più di 1.300, quattro volte tanto, ammassati ovunque. Ecco controllare gli sbarchi, i confini, significa salvare vite e proteggere gli italiani. Non vedo l’ora di tornare a farlo dal 25 settembre”. “Qui c’è una bambina che potrebbe essere la figlia di chiunque di noi che dorme a terra – ha aggiunto – e dovrebbe essere in una casa. Queste sono immagini indegne di un paese civile e mi chiedo dove sia il ministro dell’Interno. Questa non è accoglienza. Negli ultimi anni se ne è occupato il Pd con i risultati che abbiamo alle spalle”.

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    Difesa: F35 nei cieli della Sardegna per una guerra simulata

    (ANSA) – ALGHERO, 31 AGO – Una guerra simulata sui cieli
    Sardi con il Distaccamento aeroportuale di Alghero protagonista.   
    La sua pista, infatti, è stata utilizzata come “austere base”,
    ossia una pista non idonea al decollo e atterraggio
    convenzionale, con ridotte capacità operative, per testare i
    velivoli F-35B, nella versione STOVL (Short Take Off and
    Vertical Landing), ovvero a decollo corto ed atterraggio
    verticale dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare.   
    E’ stato anche simulato il rifornimento a terra a motori accesi,
    in gergo tecnico ALARP “hot-pit”, con l’ausilio di un Hercules
    KC-130J, mentre sui cieli dell’Isola si sono alzati in volo due
    F35A e due F35B contrapposti a due F-2000 Eurofighter e al
    sistema di difesa aerea del PISQ.   
    L’evento addestrativo mira ad incrementare la capacità della
    stessa Aeronautica Militare e della Difesa di impiegare
    l’assetto F-35B, consolidando in particolare l’interoperabilità
    e l’impiego dei velivoli di 5/a generazione testando e
    sviluppando, nel contempo, le capacità di supporto logistico
    specifico per il Distaccamento di Alghero
    Tutta l’attività si è svolta alla presenza del Capo di Stato
    Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea
    Luca Goretti, e del Comandante in Capo della Squadra Navale,
    Ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis. Presente anche il
    presidente del Consiglio regionale sardo Michele Pais. (ANSA).   

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    Il figlio di Rosa Jervolino, “mamma si è fatta una risata”

    “Quando lo abbiamo detto a mamma si è fatta una bella risata”. A dirlo all’ANSA è Michele Russo, figlio di Rosa Russo Jervolino, ex sindaco di Napoli ed esponente di spicco della Dc, parlando della falsa notizia della morte.    “Non so come sia potuta uscire una cosa del genere”, si chiede Michele Russo. “Mamma – prosegue – è tranquilla e serena nella sua casa di Roma”.    

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    “Aspettavo di stappare la bottiglia”, è polemica per la frase di Rizzo dopo la morte di Gorbaciov

    “Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo”. Lo scrive su twitter Marco Rizzo, segretario del partito Comunista commentando la scomparsa del leader russo Mikhail Gorbaciov. Il post di Rizzo ha ricevuto in poco tempo migliaia di risposte e commenti.
    “Quando c’è la morte di mezzo, per me ci sono preghiera e rispetto. Mi spiace che qualcuno riesca a trovare il modo di fare polemica anche quando una persona vola in cielo: mi limito a non commentare”, ha detto Matteo Salvini.

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    Energia, appello dei partiti a Draghi: 'Agire subito sulle bollette'

    Intervenire subito, e fino qui tutti d’accordo. Ma se il pressing su Mario Draghi per muoversi al più presto contro il caro-energia unisce tutti gli schieramenti, a dividere i partiti sono non solo le ricette da mettere in campo ma anche le modalità per trovare le risorse. A chi invoca un maxi-scostamento di bilancio come ai tempi della crisi Covid, Matteo Salvini in testa, Giorgia Meloni – in linea con quanto continua a predicare Palazzo Chigi – oppone un fermo no: agire in fretta va bene, perché le bollette sono “una priorità assoluta”, ma, è l’altolà della leader di Fdi, niente nuovo debito. Non dovrebbe essere questa, comunque, la settimana clou. Intanto dovrebbe arrivare, via decreto ministeriale, la mini-proroga di altri 15 giorni, fino al 5 ottobre, dello sconto di 30 centesimi per benzina e diesel, in modo da scavallare il voto.
    Matteo Salvini torna a sollecitare un intervento sul nodo energia. “Litighiamo su tutto, ma sulle bollette di luce e gas apriamo subito il Parlamento e mettiamo un tetto agli aumenti” e “basta copiare la Francia di Macron”, perché “questa è un’altra guerra e i lavoratori rischiano di morire con le aziende chiuse”, ha detto il segretario della Lega durante un incontro elettorale a Cammarata, nell’Agrigentino, ricordando che “questa è la proposta della Lega”, ma che “da giorni Letta tace su questo”.
    Pronta a collaborare la presidente di Fdi Giorgia Meloni: “Ci troviamo in Parlamento lunedì e proviamo ad approvare delle norme che consentano ai cittadini di avere una situazione sostenibile”. Contro il caro bollette fare “nuovo debito è l’ultima ratio, perché l’Italia è già indebitata fuori controllo. E visto che questi debiti li pagheranno i nostri figli penso che dobbiamo farci attenzione. Ma quella delle bollette è una priorità assoluta”.
    Da Forza Italia, Antonio Tajani dice sì allo scostamento di bilancio, ma solo “se la situazione dovesse precipitare”.
    “È improcrastinabile un intervento sia italiano che europeo per bloccare le bollette e fermare la speculazione in corso sull’energia prodotta da rinnovabili. Ne ho discusso stamani al distretto industriale della pelle di Arzignano in Veneto. Siamo pronti a sostenere l’intervento del governo”, scrive il segretario del Pd, Enrico Letta su Twitter. I dem, attraverso le presidenti di senatori e deputati Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, attaccano “le aziende che stanno rifiutando di versare la tassa sugli extraprofitti’ perché ‘mettono a rischio la tenuta economica e sociale del Paese’. Per questo, dice, il governo deve intervenire “al più presto con tutti gli strumenti a disposizione per recuperare quanto dovuto dalle aziende”.

    Agenzia ANSA

    Dallo scostamento di bilancio ai prezzi amministrati (ANSA)

    L’allarme delle imprese del Nord: la crisi pesa 40 miliardiLe imprese non possono più attendere. Gli extra costi della crisi energetica ammontano a 40 miliardi e potrebbero avere un impatto devastante con “drammatiche ricadute economiche e sociali” per il Paese e il rischio di deindustrializzazione. A lanciare l’allarme sono i presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, Annalisa Sassi, Francesco Buzzella, Marco Gay e Enrico Carraro. “Le imprese italiane hanno fatto miracoli – ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – dalla pandemia alle materie prime ai costi energetici, ma ora sono arrivate ad un punto in cui fanno grande difficoltà” e lo dimostra la crescita “del 45% della Cig straordinaria”. L’Italia – per il numero uno degli industriali – ha perso 10 anni sul fronte energetico, ma “è soprattutto mancata l’Europa”.

    La Commissione Ue: entro qualche settimana le misure di emergenza per l’energia. Il mercato guarda alle aperture in Europa sul fronte del decupling gas-elettricità e sul price cap. Oggi incontro internazionale sull’indipendenza energetica della Russia, con la Von der Leyen. (ANSA)

    Uno “sforzo straordinario” ai vari ministeri, per “cercare di ridurre al minimo sia l’arretrato sia soprattutto i provvedimenti del governo in carica, all’attuazione dei quali (a partire dalla legge di bilancio) si chiede di dare una specifica priorità nei prossimi due mesi”. E’ il messaggio arrivato ai capi di gabinetto nel corso della riunione a Palazzo Chigi con il sottosegretario Roberto Garofoli per fare il punto sull’attuazione del programma di governo. Tra gli obiettivi “una drastica riduzione dello stock della XVIII legislatura con un target complessivo di 121 provvedimenti a settembre e 122 provvedimenti ad ottobre”.

    Agenzia ANSA

    Riunioni a Palazzo Chigi, si cercano fondi contro il caro energia. Le proposte dei partiti. Allarme di Federalberghi (ANSA)

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    Energia, Letta: 'Intervento dev'essere rapidissimo'

    L’intervento sul caro-bollette dell’energia “dev’essere rapidissimo”. Lo ha detto in serata il segretario del Pd Enrico Letta, aprendo a Torri di Quartesolo (Vicenza) la campagna elettorale dei Dem in Veneto. Letta è candidato come capolista alla Camera nel collegio di Vicenza. Quattro i ‘capitoli’ sui quali, ha spiegato, bisogna intervenire: “un tetto delle bollette a livello nazionale, disaccoppiando l’elettricità prodotta con il fossile, da quella con le rinnovabili”. Il motivo è semplice: “il prezzo del gas è salito tantissimo, quello delle rinnovabili rimane basso, ma si è attaccato al prezzo del gas. Questo ha consentito a molte aziende che fanno energia dalle rinnovabili di fare guadagni abnormi, a scapito delle imprese e dei cittadini”. Il secondo punto “è il raddoppio del credito d’imposta per quelle imprese che oggi pagando costi enormi: dal 25 al 50% per le imprese energivore – ha illustrato il segretario Dem – e dal 15 al 30% per tutte le altre. Il terzo, capitolo, per le famiglie più in difficoltà è l’introduzione di una ‘bolletta luce sociale’, che consenta il dimezzamento del costo”. Infine, quarto, “la grande questione del risparmio energetico, che per noi – ha sottolineato – è importante. Ovvero impostare un piano di risparmio per evitare che l’impatto sia così negativo”. Tutto, ha concluso Letta, dentro alla cornice di un accordo europeo: “è una buona notizia che il 9 di settembre si incontrino i ministri europei, ma deve uscirne una soluzione duratura e importante.
    Sulla crisi dell’energia bisogna trovare “delle soluzioni subito, rapide, a livello nazionale ed europeo. Al Governo diciamo che noi siamo pronti a sostenere subito le soluzioni che proporrà, anche in ambito europeo”, ha detto Letta all’apertura della campagna elettorale del Pd in Veneto. Prima di questa osservazione, Letta aveva sottolineato come fosse “evidente che Putin sta giocando sulla fornitura di gas per mettere in crisi i Paesi europei. in primis l’Italia e la Germania”. Letta si è detto convinto che si “non si possa lasciar passare del tempo per queste soluzioni, perchè ne va di mezzo la resistenza delle nostre imprese, e il rischio di chiusure”. La proposta di ‘armistizio’ elettorale fatta da Salvini e da Calenda per un armistizio durante la campagna elettorale: “il tema è molto semplice – ha risposto Letta – Bisogna che il governo assuma un’iniziativa e che i partiti che siedono in Parlamento dicano al Governo che sosterranno questa iniziativa, che dicano ‘noi ci siamo’, siamo pronti tutti'”.    

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    Salvini posta una foto con Giorgia Meloni al mare, 'uniti si vince'

    Una tregua in riva al mare. Lì Matteo Salvini e Giorgia Meloni convergono, strappando un’ora ai loro impegni elettorali (entrambi in città a mezzogiorno e a pochi chilometri di distanza). Si abracciano e firmano la ‘pace’ in formato social. E’ quella immortalata nella foto che Salvini posta dappertutto all’ora di pranzo: lui con la mano sulla spalla di lei, entrambi con un sorriso smagliante e mare alle spalle. “Lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche. Uniti si vince”, scrive il leghista per le malelingue. Meloni ritwitta lo scatto e aggiunge netta: “La migliore risposta alle invenzioni della sinistra su presunte divisioni”.
    Ma lanciato il messaggio, ognuno riprende la sua marcia in vista del 25 settembre – lui a Scicli, lei a Catania – e soprattutto per quello che succederà dal giorno dopo. In gioco, non solo il timone del governo, se il centrodestra vincerà le elezioni, ma anche la rotta da dare all’esecutivo specie su sicurezza, immigrazione, tasse.
    Sulla premiership, al di là della regola aurea – il partito più votato della coalizione indicherà il nome per Palazzo Chigi, come ripete Antonio Tajani – le partite di Lega e FdI continuano parallele. E ogni giorno ciascuno tenta un passo avanti, coperto dalla lusinga del ruolo: “Per me sarebbe un onore presiedere il primo Consiglio dei ministri”, si lancia Salvini. Meloni tace e insiste piuttosto sul ‘suo’ blocco navale. E’ la proposta che rilancia su Twitter contrapponendola alla sinistra: “Evidentemente, non tollerano che qualcuno voglia difendere i confini e fermare la tratta di esseri umani verso l’Italia”.
    “La Sinistra è nervosa –  ha detto Giorgia Meloni a una manifestazione del Pd a Catania – perché a voi hanno detto in questi anni che aveva un’egemonia culturale, ma non era vero: ha un’egemonia di potere. Hanno paura di perdere quel sistema di potere e se lo perdono hanno un problema. Un sacco di gente che non valeva niente è finita, perché chi aveva un ruolo di responsabilità solo perché aveva la tessera del Pd, deve andare a casa. Per fare posto a chi sa lavorare e non ha la tessera del Pd. Per questo si contorcono e hanno la stampa che si deve inventare le fregnacce dalla mattina alla sera”.
    “Salvini e Meloni hanno fatto bene a vedersi per smentire divisioni che non ci sono: il centrodestra è unito e coeso”, ha affermato il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, su Zapping su Rai Radio 1.

    Berlusconi: ‘Incredibile che il 50% degli italiani non voti’

    Calenda: ‘Con nostra affermazione Draghi premier'”Abbiamo sempre detto che questo Paese deve andare avanti con l’agenda Draghi -ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a SkyTg24 – e credo che se il terzo polo avrà una buona affermazione, a quel punto la scelta più saggia sarebbe quella di mantenere Draghi al governo, ma è una speranza”. “Se chiedi 30 miliardi e ne chiedi altri 200 spaventi i mercati. E noi siamo esposti. Quindi la nostra proposta è: assumiamoci la nostra parte di responsabilità e prendiamoci due impegni. Il primo è ritirare proposte che spaventano i mercati e andiamo avanti su Piombino. Hanno risposto tutti, tranne Letta. Mi auguro che risponda anche lui nelle prossime ore”. 
    “Nessuno di noi tira per la giacchetta Mario Draghi ma qua ci sono ministri e parlamentari che hanno sostenuto con forza il suo governo e se si creassero le condizioni lo sosterremmo anche oggi”, ha spiegato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parlando della possibilità che Draghi si renda disponibile dopo le elezioni a guidare un nuovo governo. “Tra Draghi e Meloni da chi vi sentite rappresentati meglio quando si tratta di andare a Bruxelles a discutere di inflazione?” ha concluso a margine della presentazione delle liste dei candidati lombardi di ‘L’Italia sul serio’ che riunisce Azione e Italia Viva.
    Renzi: ‘Inaccettabile dire di no a confronto fra leader’

    Di Maio: ‘Pronti a sostenere nuovo governo Draghi'”Come Impegno civico saremo prontissimi a sostenere un nuovo governo guidato da Draghi”, ha detto Luigi Di Maio di IC a La Stampa online. “Se i signori della destra vanno al governo, dopo un anno imploreranno Draghi di tornare al governo per per mettere a posto quello che loro hanno sfasciato. Il Paese ha ancora tanto bisogno di Draghi e potrà ancora averne bisogno”, conclude.
    Conte: ‘Girerò l’Italia per sentire i problemi famiglie e imprese'”In questa prima settimana girerò l’Italia per toccare con mano i problemi e le urgenze che premono su famiglie e imprese”. Lo scrive su Facebook il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte. “Partirò dal Veneto, dove parleremo di cantieri superbonus e crediti da sbloccare, del nostro tessuto produttivo fatto soprattutto di piccole e medie imprese, di nuove tecnologie e fonti rinnovabili, di comunità energetiche; di giovani e futuro. Incontrerò tanti di voi anche in Emilia Romagna, in Abruzzo e in Molise; sarò poi in Puglia e Campania per confrontarmi con voi su sviluppo del Sud e legalità”.

    Fico: ‘Ci vogliono deboli ma il M5s e’ in crescita’

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    Il cardinale Becciu: “La verità emergerà e il fango si scioglierà”

    “Ho la fondata speranza che la verità emergerà e che tutto il fango gettato su di noi si scioglierà come neve al sole. Il gesto del Santo Padre ci conforta e alimenta la nostra fiducia”. Lo scrive il cardinale Angelo Becciu in una lettera pubblicata dal vescovo di Ozieri (Sassari), mons. Corrado Melis, in cui giustifica la sua assenza alla festa locale in onore di Santa Sabina a causa dell’invito di Papa Francesco a partecipare al Concistoro e all’incontro con i cardinali di tutto il mondo.
    “Oggi sarei dovuto essere con voi a celebrare la nostra grande festa in onore di Santa Sabina e ringraziare il Signore per i 50 anni della mia ordinazione sacerdotale. Era il 27 agosto 1972 e da allora, ad eccezione di una o due volte, non sono mai mancato all’appuntamento”, scrive alla diocesi di Ozieri il cardinale coinvolto nel processo sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e privato tre anni fa dal Papa della carica in Curia e dei diritti connessi al cardinalato.
    “La ragione della mia assenza di quest’anno la conoscete e mi immagino ne siate tutti contenti. Eccola: il Santo Padre, riconoscendomi il diritto di partecipare al Concistoro, mi ha invitato a prendervi parte e così sono dovuto venire a Roma contrariamente ai miei programmi”, prosegue Becciu, firmandosi “il vostro cardinale, Don Angelino”. “È stata una bella sorpresa, direi una grande grazia del Signore – commenta -. Mi sono sentito riabbracciato dalla Chiesa e ierlaltro nel Basilica di San Pietro è stato commovente vedere il Papa farmi dall’altare cenni di gioia per la mia presenza e sentire i confratelli Cardinali dirmi_ ben tornato a casa! Sono stati in tanti, tra prelati, religiosi, religiose e laici a manifestarmi la loro gioia”.
    Secondo Becciu, “questa è la bellezza della Chiesa la quale sa andare oltre le vicende dolorose e sa offrire motivi di speranza che fanno superare i momenti bui della vita”. Parlando infine della sua devozione a Santa Sabina, “mi sono rivolto a lei nelle immancabili difficoltà della vita e anche nelle situazioni complesse che spesso ho dovuto affrontare nei vari Paesi lontani nei quali ho servito la Chiesa”, dice Becciu. E “a lei mi sono rivolto e continuo a rivolgermi anche nell’ultima tempesta che si abbattuta su di me e che ha coinvolto dolorosamente la mia famiglia e la stessa diocesi. Lei ci aiuterà!”, conclude.