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    Papa in Kazakhistan, nessuno è straniero nella Chiesa

    Papa Francesco conclude oggi la visita di tre giorni in Kazakistan, partecipando prima del volo di ritorno in Italia alla sessione finale del 7/o Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali svoltosi da ieri nella capitale Nur-Sultan.
    “Sono felice di essere qui in mezzo a voi, di salutare la Conferenza Episcopale dell’Asia Centrale e di incontrare una Chiesa fatta di tanti volti, storie e tradizioni diverse, tutte unite dall’unica fede in Cristo Gesù”. Così papa Francesco si è rivolto ai vescovi e al clero del Kazakistan durante l’incontro nella cattedrale cattolica di Nur-Sultan.    “Monsignor Mumbiela Sierra, che ringrazio per le parole di saluto, ha detto: ‘La maggior parte di noi sono stranieri’; è vero, perché provenite da luoghi e Paesi differenti, ma la bellezza della Chiesa è questa: siamo un’unica famiglia, nella quale nessuno è straniero”, ha osservato.    “Lo ripeto: nessuno è straniero nella Chiesa, siamo un solo Popolo santo di Dio arricchito da tanti popoli! – ha sottolineato il Pontefice – E la forza del nostro popolo sacerdotale e santo sta proprio nel fare della diversità una ricchezza attraverso la condivisione di ciò che siamo e di ciò che abbiamo: la nostra piccolezza si moltiplica se la condividiamo”. Se oggi in questo vasto Paese, multiculturale e multireligioso, possiamo vedere comunità cristiane vivaci e un senso religioso che attraversa la vita della popolazione, è soprattutto grazie alla ricca storia che vi ha preceduto”, ha affermato Francesco toccando con il clero del Kazakistan il tema della “memoria”. “Penso alla diffusione del cristianesimo nell’Asia centrale – ha ricordato -, avvenuta già nei primissimi secoli, a tanti evangelizzatori e missionari che si sono spesi per diffondere la luce del Vangelo, fondando comunità, santuari, monasteri e luoghi di culto”. “C’è dunque un’eredità cristiana, ecumenica, che va onorata e custodita, una trasmissione della fede che ha visto protagoniste anche tante persone semplici, tanti nonni e nonne, padri e madri”, ha spiegato. “Nel cammino spirituale ed ecclesiale – ha aggiunto il Papa – non dobbiamo smarrire il ricordo di quanti ci hanno annunciato la fede, perché fare memoria ci aiuta a sviluppare lo spirito di contemplazione per le meraviglie che Dio ha operato nella storia, pur in mezzo alle fatiche della vita e alle fragilità personali e comunitarie”. “Nelle nostre comunità – ricordiamoci – siamo tutti discepoli del Signore: tutti discepoli, tutti essenziali, tutti di pari dignità. Non solo i vescovi, i preti e i consacrati, ma ogni battezzato è stato immerso nella vita di Cristo e in Lui – come ci ricordava san Paolo – è chiamato per ricevere l’eredità e accogliere la promessa del Vangelo. Va dato dunque spazio ai laici: vi farà bene, perché le comunità non si irrigidiscano e non si clericalizzino. Una Chiesa sinodale, in cammino verso il futuro dello Spirito, è una Chiesa partecipativa e corresponsabile. È una Chiesa capace di uscire incontro al mondo perché allenata nella comunione”. Lo ha detto papa Francesco nell’incontro a Nur-Sultan con i vescovi e il clero del Kazakistan.

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    Fondi russi, Urso: 'Non c'è l'Italia per ora'. Di Maio: 'I dossier potrebbero essere più di uno'

    E’ scontro sul rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri.
    “Ho convocato una riunione del Copasir venerdì perché sono convinto che da qui a due giorni avremo più informazioni” sul rapporto dell’intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. Lo ha detto il presidente del Copasir Adolfo Urso a margine di un punto con la stampa italiana a Washington. Il senatore di Fratelli d’Italia ha ribadito che al momento l’Italia non risulta tra i Paesi coinvolti “ma le cose possono sempre cambiare”. Per questo “approfondiremo la questione con Franco Gabrielli nei prossimi giorni”. Il Copasir sentirà venerdì l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli sul rapporto dell’intelligence Usa in base al quale Mosca avrebbe destinato oltre 300 milioni a partiti di Paesi esteri. L’audizione è in programma alle 9. Già questa mattina il presidente del Comitato Adolfo Urso ha fatto sapere che, in base a quanto accertato al momento, l’Italia non è tra i paesi che avrebbero ricevuto i finanziamenti.

    Agenzia ANSA

    I trasferimenti a partire dal 2014. Lo affermano alti dirigenti Usa sulla base di accertamenti dell’intelligence americana. Letta: ‘Governo e Copasir intervengano’. M5S: ‘Fare chiarezza’ .Crosetto: ‘Prendere soldi da Mosca è alto tradimento’. La Lega annuncia querele a chiunque citi impropriamente il partito e Salvini. (ANSA)

    “La percezione che negli Stati Uniti c’è di Giorgia Meloni è quella della piena affidabilità”, soprattutto rispetto al sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino. Lo ha detto il presidente del Copasir e senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso rispondendo ad una domanda dell’ANSA a Washington. “Giorgia Meloni quello che dice realizza, quello che promette poi mantiene, coerenza, affidabilità e capacità di esprimersi in maniera chiara e diretta sono qualità che gli americani apprezzano”, ha detto ancora. “Questo vale anche quando non si condividono alcune decisioni”, ha precisato.
    “Oggi al Business Council ho avuto un incontro con l’ambasciatore Volker che alla fine mi ha dato un biglietto nel quale dice di avere fiducia sul ruolo di Fratelli d’Italia e nell’impegno mio e del partito nei confronti nella Nato, nel sostegno all’Ucraina e alle sanzioni alla Russia e sul fatto che Fratelli d’Italia ha zero collegamenti con Mosca”, ha detto il presidente del Copasir in un punto con la stampa italiana a Washington mostrando il biglietto ai giornalisti presenti.  Di Maio,su Russia dossier potrebbe essere più di uno”Il dossier potrebbe non essere uno. Il presidente Urso fa una dichiarazione molto cauta, non esistono affermazioni di assoluta certezza”. Lo afferma il ministro degli Esteri, e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, commentando a ‘Tagadà’ su La7 il dossier americano sui partiti finanziati da Mosca e le parole del presidente del Copasir Adolfo Urso, il quale ha dichiarato che sul dossier “non esistono notizie che riguardano l’Italia”.”Sono settimane che dico che c’è un rischio di ingerenze russe nella campagna elettorale italiana. Putin ci ha fatto salire di 10 volte le bollette e ora sta provando ad ingerire nella campagna elettorale. Noi non abbiamo certezza, però è per questo che io chiedo l’istituzione di una commissione d’inchiesta tra partiti italiani e il mondo russo”. Così Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. Letta: ‘Subito la verità'”Questa sconvolgente rivelazione sui possibili finanziamenti russi ai partiti politici ha sconvolto il film della campagna elettorale. Bisogna chiedere la verità oggi rispetto a questa vicenda, prima del voto. Lo chiediamo al governo, se ha delle evidenze bisogna che vengano immediatamente mostrate e oggetto del dibattito politico. Chiediamo al governo di dirlo subito, chiediamo che venga fatta chiarezza, è di per sé una vicenda gravissima”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in uno zoom coi candidati.
    Meloni: ‘E’ importante fare chiarezza’ “La Ue nei mesi scorsi ha già ampiamente fatto esempi su come  in altre nazioni la Russia abbia tentato in questi anni di aumentare la sua sfera di influenza usando strumenti a 360 gradi. E’ importante saperlo, ed è importante sapere se le scelte che alcuni fanno siano convinte o in qualche modo influenzate da qualche interesse”. Lo ha detto Giorgia Meloni a Radio 24. E se dovesse emergere che Lega abbia preso soldi da Mosca?, è stato chiesto alla  leader di Fratelli d’Italia: “Credo che non succederà. Sono mesi che se ne parla, ma non è emerso nulla”.  “Sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri”, ha detto ancora Meloni,  annunciando una querela a Repubblica e a Paul Volker per un articolo pubblicato nell’edizione di oggi del quotidiano. “Repubblica e Volker ci portino le prove. Siccome non ci sono penso che la querela sia inevitabile”. 
    Terzi scrive a Volker, Fdi mai ricevuto soldi dalla Russia “Sono stato profondamente rattristato e turbato quando nel leggere su La Repubblica le affermazioni che tale giornale ti attribuisce e i dubbi che, secondo quanto scrive La Repubblica, tu hai espresso circa possibili finanziamenti russi a Fratelli d’Italia. Non posso ancora credere che la citazione delle tue parole sia corretta”. Lo ha scritto in una lettera indirizzata all’ex ambasciatore Usa Kurt Volker, il candidato di Fratelli d’Italia Giulio Terzi Sant’Agata, già ambasciatore e ministro degli Esteri. Nella missiva, il responsabile delle Relazioni internazionali di FdI ha precisato: “Fratelli d’Italia non ha certo avuto bisogno di attendere le prossime elezioni o di diventare forza di governo per dimostrare nei fatti il proprio forte e irremovibile impegno euro-atlantico. Mai e poi mai vi sono stati sostegni finanziari, o di qualsiasi altra forma e natura, al partito cui appartengo da parte della Federazione russa”. Giulio Terzi ha concluso la lettera con una richiesta: “Nello spirito di collaborazione e di una condivisione di valori di lunga data, vorrei quindi pregarti di chiarirmi su quali fatti e circostanze concrete si basino le insinuazioni riportate da La Repubblica, se effettivamente corrispondono alle tue parole”.
     Salvini: ‘Fake news, mai presi soldi dalla Russia’”Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini,ospite di Non stop news su RTL 102.5. “Strano che ogni volta, a dieci giorni dal voto, arrivino queste fake news: sono anni che ci sono indagini aperte, non è mai stato trovato nulla perché non c’è nulla. Altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra. Se qualcuno ha preso soldi lo dica. Mi sembra che qualcuno soprattutto a sinistra usi questa storia per non parlare di Italia bollette, cartelle e lavoro. Chi aiuta la Lega lo fa in Italia, in modo trasparente e spontaneo”, conclude.
    Speranza: gli italiani devono sapere”Come governo non abbiamo mai discusso di questi fondi russi. Se le nostre forze politiche li hanno ricevuti gli italiani devono sapere. Su temi così delicati non possono esserci dubbi di alcun tipo”. Così il ministro della Salute e leader di LeU ad Agorà.
    Fitto: nomi e cognomi o è solo veleno sul voto “Noi condividiamo la posizione della presidente della Commissione che oggi ha indicato un’azione mirata per andare a verificare queste ingerenze e a colpirle”. Lo ha detto il co-presidente del gruppo Ecr Raffaele Fitto in un punto stampa a Strasburgo rispondendo ad una domanda sul tema delle ingerenze straniere in Ue del caso dei fondi russi a diversi partiti di 20 Paesi sollevato dai servizi americani.

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    Torna il tetto agli stipendi nella Pa, ok in commissione

    Cancellare subito la deroga al tetto agli stipendi dei manager della P.a. Una scelta che anche per il Colle era quanto mai “inopportuna” in un momento di crisi come quello attuale, con le famiglie alle prese coi maxi-rincari delle bollette. E in un provvedimento, il decreto aiuti bis, che proprio alle famiglie e alle imprese in difficoltà prova a tendere una mano, con 17 miliardi di sostegni, cui si aggiungeranno a breve, con il decreto aiuti ter, ulteriori 12-13 miliardi. Mario Draghi, in piena sintonia con Sergio Mattarella che ha sentito nelle ultime ore, fa presentare alla Camera, a nome del governo, un emendamento che stoppa la deroga – che avrebbe consentito agli alti dirigenti dei ministeri e ai capi delle forze dell’ordine e delle forze armate di superare i 240mila euro di stipendio – approvata appena ieri a Palazzo Madama. E costringe così i senatori a tornare in Aula, a cinque giorni dalle elezioni politiche, per rimediare a quello che tutti i partiti, il giorno dopo il “fattaccio”, non esitano a definire un errore. Salvo scaricare le responsabilità sul governo e, in particolare, sul ministero dell’Economia, reo, a loro dire, di avere presentato all’ultimo la norma incriminata attraverso una riformulazione. “Nessuna manina”, replica piccato alle critiche il sottosegretario al Mef Federico Freni che ha seguito i lavori delle commissioni in Senato e ora alla Camera. A Montecitorio fino alla tarda mattinata si era diffusa la convinzione che sarebbe bastato un ordine del giorno votato da tutti, che chiedesse di sopprimere la misura nel primo provvedimento utile, evitando così la terza lettura al Senato che ora, salvo sorprese, si rende inevitabile. A dire il vero anche Palazzo Chigi, dopo aver annunciato l’arrivo dell’emendamento governativo, aveva prospettato la soluzione dell’ordine del giorno, a patto che fosse votato “all’unanimità”. Ma alla fine la commissione Bilancio, riunita nel tardo pomeriggio, ha votato l’emendamento soppressivo presentato oltre che dal governo anche da tutti i gruppi parlamentari. E il Senato ha fatto sapere di essere pronto, se l’Aula della Camera confermerà la modifica del testo, a riaprire martedì 20 settembre per chiudere definitivamente la partita. La nuova finestra di martedì, peraltro, potrebbe riaprire i giochi anche per la delega fiscale, l’ergastolo ostativo e l’equo compenso, rimasti appesi alla fine della legislatura. Ma in pochi scommettono che si riuscirà così in extremis a trovare una intesa che fino a ieri non si riusciti a comporre. In attesa che si chiuda l’incidente degli stipendi di Stato, il governo continua a lavorare al decreto aiuti ter, che potrebbe arrivare sul tavolo del Cdm nella tarda serata di giovedì – dopo che i deputati avranno dato l’ok all’utilizzo dei 6,2 miliardi di maggiori entrate incassate tra luglio e agosto – o al massimo venerdì mattina. La dote per il nuovo intervento dovrebbe all’incirca raddoppiare, e attestarsi tra i 12 ei 13 miliardi. Che serviranno in primis a sostenere le imprese, scongiurando blocchi produttivi che avrebbero un impatto negativo anche sulla crescita. In arrivo dovrebbe esserci la proroga del credito di imposta, che potrebbe essere esteso anche ai piccoli esercizi (quelli con potenza sotto i 16,5 kw). Mentre rimane in bilico la cig scontata. Dovrebbe tornare anche la rateizzazione delle bollette per il quarto trimestre dell’anno, da vedere se anche per gli enti locali. Per le famiglie si punta ad ampliare il bonus sociale, con il limite che potrebbe salire dagli attuali 12mila euro di Isee a 15mila. Qualche ritocco, ma niente stravolgimenti, potrebbe arrivare per la tassa sugli extraprofitti. Mentre resta sul tavolo, ma non sarebbero ancora state superate le difficoltà tecniche, l’idea del “disaccoppiamento” dei prezzi del gas e dell’energia prodotta da fonti rinnovabili.

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    Crescent: ricorsi inammissibili, si chiude vicenda De Luca

    (ANSA) – SALERNO, 14 SET – La Terza Sezione Penale della
    Corte di Cassazione (presidente Ramacci) ha dichiarato
    inammissibili sia il ricorso presentato dalla Procura Generale
    di Salerno che i ricorsi presentati dalle parti civili,
    confermando così la sentenza emessa dalla Corte di Appello di
    Salerno, che aveva riconosciuto la piena legittimità
    dell’operato dell’allora sindaco Vincenzo De Luca, oggi
    presidente della Giunta Regionale della Campania, e di tutti gli
    altri, politici e tecnici, a vario titolo coinvolti nella
    vicenda relativa al complesso immobiliare “Crescent” e alla
    riqualificazione dell’area urbanistica circostante.   
    I motivi di ricorso della Procura Generale di Salerno
    consistevano essenzialmente nell’esistenza di un interesse
    concreto ad impugnare la sentenza di assoluzione della Corte
    d’Appello, nonostante la sopravvenuta estinzione per
    prescrizione dei reati e nonostante i giudici di secondo grado
    avessero già escluso l’esistenza di detto interesse; inoltre,
    era stata richiesta la confisca del Crescent sul presupposto di
    una lottizzazione abusiva, tuttavia anch’essa esclusa già dal
    Tribunale. Vicenda su cui nel frattempo era sopravvenuta la
    prescrizione, il che rendeva impossibile di fatto accertare
    l’illiceità delle condotte.   
    “Con la sentenza della Cassazione – ha dichiarato il legale del
    governatore Vincenzo De Luca, prof. Andrea R. Castaldo – si
    chiude definitivamente una vicenda durata quasi dieci anni,
    durante i quali è stato minuziosamente scandagliato ogni aspetto
    della vicenda Crescent. La piena legittimità dell’operato dei
    pubblici amministratori, nello specifico dell’allora sindaco De
    Luca e della Giunta, era stata già riconosciuta in Tribunale
    all’esito di una lunga e approfondita istruttoria e confermata
    dalla Corte d’Appello salernitana con l’assoluzione di tutti gli
    imputati. La pubblica accusa ha insistito nell’impugnare le
    decisioni dei giudici, nonostante la chiara assenza di vizi o
    difetti della motivazione”. (ANSA).   

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    Di Maio a Napoli, tra selfie e foto con la maglietta di Maradona

    La maglietta di Maradona indossata sull’immancabile camicia bianca. La sosta al bar per il caffè, “bravi, è a fin ro munn”. E poi il fruttivendolo che lo mette in guardia “sei circondato da munnezza, stai attento” e la signora che raccomanda “non fare come la Meloni, il reddito di cittadinanza non lo cancellare”.
    Passeggiata nel quartiere della Pignasecca, a Napoli, per il leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio. Tappa per il pranzo nella folcloristica Trattoria Nennella – con tanto di balletto alla Dirty Dancing – selfie con i turisti e una promessa per tutti: “Il reddito di cittadinanza io l’ho fatto ed io lo difendo”. “Ti parlo come un fratello, ho 69 anni lavoro da quando ne avevo nove e prendo 510 euro di pensione – ha detto un commerciante- mi è appena arrivata una bolletta di 700 euro, ma ti pare giusto?”. “Non è giusto e vi aiuteremo”, la promessa di Di Maio. Poi, tappa finale con foto di rito davanti al murales di Maradona al Quartieri Spagnoli.

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    Moglie di Zelensky al Parlamento Ue, in Aula con von der Leyen

    Olena Zelenska, la first lady ucraina, è al Parlamento Ue, ospite d’onore del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen. Zelenska ha avuto un bilaterale con Roberta Metsola, prima di entrare in Aula, immortalata dai fotografi assieme a von der Leyen e alla presidente dell’Eurocamera. 
    “Oggi il coraggio ha un nome, e quel nome è Ucraina. Il coraggio ha un volto, quello degli uomini e delle donne ucraini che si oppongono all’aggressione russa”, ha detto von der Leyen nel discorso. “Ricordo un momento nelle prime settimane dell’invasione. Quando la First Lady dell’Ucraina, Olena Zelenska, ha riunito i genitori dei bambini ucraini uccisi dall’invasore. Centinaia di famiglie per le quali la guerra non finirà mai e per le quali la vita non tornerà mai più come prima. Abbiamo visto la First Lady guidare una folla silenziosa di madri e padri affranti, e appendere piccole campane agli alberi, una per ogni bambino. Campane sugli alberi, una per ogni bambino caduto. E lei è qui con noi oggi! Cara Olena, c’è voluto un coraggio immenso per resistere alla crudeltà di Putin. Ma tu hai trovato quel coraggio. E una nazione di eroi è sorta”, ha sottolineato la presidente della Commissione.   

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    Urso sente Gabrielli, 'non c'è l'Italia nel rapporto 007 Usa'

    “Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli” sul rapporto dell’ intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri “ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia” tra i Paesi coinvolti. Così il presidente del Copasir Adolfo Urso ad ‘Agorà’ su Rai 3.
    “Mi sono doverosamente confrontato – ha spiegato Urso – con il sottosegretario Gabrielli perché è il Governo ad avere eventualmente notizie attraverso i canali ufficiali che riguardano anche i rapporti tra le nostre agenzie d’intelligence e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l’Italia”. “Io qui a Washington – ha proseguito il senatore, che si trova negli Usa – avrò altri incontri, tra l’altro con il presidente della Commissione intelligence del Senato ed ai miei interlocutori chiederò notizie in merito”. Peraltro, ha aggiunto, “è evidente che l’ingerenza straniera esiste e che Russia e Cina tentano di delegittimare in vari modi le nostre democrazie e noi dovremo contrastarle”. “Ho concordato – ha infine informato – con Gabrielli di fare comunque una riunione con il Copasir, penso per venerdì e vedremo se ci saranno ulteriori notizie”. 

    Agenzia ANSA

    I trasferimenti a partire dal 2014. Lo affermano alti dirigenti Usa sulla base di accertamenti dell’intelligence americana. Letta: ‘Governo e Copasir intervengano’. M5S: ‘Fare chiarezza’ .Crosetto: ‘Prendere soldi da Mosca è alto tradimento’. La Lega annuncia querele a chiunque citi impropriamente il partito e Salvini. (ANSA)

    Meloni, Fdi non prende soldi da stranieri
      “Sono tutte verificabili le nostre forme di finanziamento. Sono certa che Fratelli d’Italia non prende soldi da stranieri”. Lo dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a ‘Radio 24’, annunciando una querela a Repubblica e a Paul Volker per un articolo pubblicato nell’edizione di oggi del quotidiano. “Repubblica e Volker ci portino le prove. Siccome non ci sono penso che la querela sia inevitabile”.