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    Regione Umbria, nessuna donna costretta ascolto battito

    (ANSA) – PERUGIA, 15 SET – “In nessuna Azienda sanitaria o
    ospedaliera della Regione Umbria, risulta che le donne che
    chiedono l’interruzione di gravidanza siano costrette ad
    ascoltare il battito del feto, così com’è stato dichiarato
    stamani nel corso di una conferenza stampa”: lo riferisce
    l’Assessorato regionale alla Salute.   
    “Trattandosi di una denuncia grave – afferma l’Assessorato in
    una nota – di un fatto che lede fortemente i diritti delle donne
    e tocca una tematica delicata come quella dell’interruzione
    della gravidanza, sarebbe opportuno che coloro che hanno portato
    all’attenzione questa gravi fatti, li circostanziassero in modo
    da permettere alle autorità sanitarie di procedere con le
    opportune verifiche.   
    In caso contrario, ribadendo che anche dal riscontro chiesto
    tempestivamente oggi alle Aziende, non risultano in Umbria fatti
    del genere, la Regione si vedrà costretta a dover tutelare nelle
    sedi opportune tutti i professionisti e gli operatori che
    lavorano con professionalità e correttezza, nel sistema
    sanitario regionale”. (ANSA).   

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    Morte Rossi, Commissione approva relazione senza Pd e LeU

    (ANSA) – SIENA, 15 SET – La commissione parlamentare
    d’inchiesta che indaga sulla morte di David Rossi, l’ex capo
    area comunicazione di banca Mps morto la sera del 6 marzo 2013
    precipitando dalla finestra del suo ufficio, ha approvato la
    relazione finale sui lavori. Il documento, illustrato dal
    presidente Pierantonio Zanettin, è stato approvato senza i voti
    del Pd e di LeU che non hanno preso parte alla delibera. Secondo
    quanto emerge, i parlamentari dei due gruppi avevano chiesto un
    iter formale con i tempi per far arrivare osservazioni ed
    emendamenti. Non essendo stata accolta la richiesta, Pd e Leu
    non hanno partecipato al voto. (ANSA).   

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    Camera: in Aula arrivano nuovi tabelloni digitali per il voto

      La legislatura non è ancora finita, ma in quella che dovrebbe essere l’ultima prima del voto nell’Aula della Camera arriva una novità: i vecchi tabelloni analogici con lampadine che indicavano la votazione dei deputati sono stati sostituiti con due nuovi tabelloni sinottici con tecnologia digitale.    Oltre ad indicare la posizione nell’emiciclo del deputato, ha spiegato il presidente Roberto Fico, i tabelloni digitali trasmetteranno anche l’immagine del deputato che tiene il suo intervento già visibile sulla webtv della Camera. Al momento del voto, illustrerà anche indicazioni sulla votazione in corso, indicando ad esempio il numero del provvedimento e quelli dell’articolo e dell’emendamento.

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    Elezioni: al voto 51 milioni di italiani

    Sono oltre 51 milioni e mezzo gli italiani che il 25 settembre avranno diritto a recarsi alle urne, per quasi tre milioni di loro sarà il ‘debutto’ alle elezioni politiche; mezzo milione i neo diciottenni nel 2022 ma, considerato il recente voto per il referendum, non per tutti potrebbe essere proprio la prima volta in cabina elettorale. Questi i numeri sulla carta, poi è da verificare quanto peserà, su questa vasta platea, l’astensionismo. Tutti i numeri delle elezioni del 25. – DONNE, 1,5 MILIONI IN PIU’. Dei 51.5 milioni di elettori, 25 milioni sono uomini e quasi 26 milioni e mezzo donne. –
    VOTO ALL’ESTERO PER 4,8 MILIONI. Sono 4.871.731 gli elettori italiani residenti all’estero chiamati al voto. Per quanto riguarda la loro distribuzione geografica, la maggior parte si trova in Europa (2.645.030). Seguono America Meridionale (1.535.804), America Settentrionale e Centrale (437.802) e Africa, Asia, Oceania e Antartide (253.095). –
    PER IL SENATO 3,8 MLN ELETTORI IN PIU’. Il prossimo 25 settembre i 18enni saranno chiamati al voto per la prima volta anche per il rinnovo dei componenti del Senato della Repubblica. Saranno complessivamente così 3,8 milioni in più gli elettori dei senatori di quanti sarebbero stati con le precedenti regole. Tutti gli elettori che si recheranno a votare presso l’ufficio elettorale di sezione dovranno dunque ricevere dal presidente del seggio entrambe le schede di voto per i due rami del Parlamento. –
    61MILA SEGGI, ALMENO 180MILA SCRUTATORI. Sono 61.545 le sezioni elettorali, secondo i dati del Viminale aggiornati al 31 dicembre 2021. In ciascuna sezione ci sarà un presidente, un segretario e quattro scrutatori. Il seggio può funzionare con un minimo di tre componenti, quindi saranno almeno 180mila le persone che domenica 25 settembre saranno impegnate nelle operazioni di voto e di spoglio delle schede. –
    OLTRE 20MILA SCUOLE E ALTRI UFFICI IMPEGNATI. Le oltre 60mila sezioni elettorali sono ubicate in 22.586 fabbricati, la maggior parte dei quali sono scuole che dunque, a pochi giorni dall’apertura dell’anno scolastico, rimarranno chiuse da venerdì 23 aprile a lunedì 26 aprile compreso. –
    75 PARTITI IN LIZZA. Sono 75 i contrassegni ammessi dal Viminale depositati da parte dei partiti o dei gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica prevista per il prossimo 25 settembre. Ai 70 inizialmente ammessi, se ne aggiungono altri 5 tra i 14 simboli per i quali il 16 agosto scorso erano stati richieste modifiche.

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    Schede gialla e rosa per votare, vademecum per le urne

    Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori domenica 25 settembre nei seggi che saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali (anche nei reparti Covid) e nelle carceri, se gli elettori interessati hanno comunicato di volere avvalersi del loro diritto in questa particolare condizione. Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne ma anche i bambini che non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale. Ecco un vademecum sulle elezioni del 25 settembre. –
    DUE SCHEDE
    Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. 
    COME ESPREIMERE IL VOTO
    Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto per cui se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo. 
    TESSERA ELETTORALE, OCCHIO AI TIMBRI
    La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
    PER CHI SI TROVA FUORI DAL PROPRIO COMUNE
    Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città e per questo ci sono tariffe di trasporto agevolate.
    COME VOTARE ALL’ESTERO
    Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.
    SERVE DOCUMENTO (ANCHE SCADUTO)
    Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, “anche se scaduto”, precisano le faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
    IL VOTO ASSISTITO
    Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli (per esempio chi ha l’amputazione delle mani o una paralisi), il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione
    NUOVA SCHEDA A CHI SI E’ SBAGLIATO
    L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate  

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    Gb: media, vertice Truss-Biden a margine funerali regina

    (ANSA) – LONDRA, 15 SET – La neo premier conservatrice
    britannica Liz Truss, insediata da Elisabetta II due giorni
    prima di morire al posto di Boris Johnson, avrà un primo faccia
    a faccia con il presidente americano Joe Biden – sui temi della
    “relazione speciale” che lega Londra a Washington e sulle
    maggiori crisi internazionali a partire dalla guerra tra Russa e
    Ucraina – a margine dei funerali di Stato delle regina di lunedì
    19.   
    Lo anticipa oggi il Times, aggiungendo che Truss – arrivata
    a Downing Street in fama di falco – dovrebbe incontrare di
    persona nell’occasione anche altri due leader di Paesi alleati
    della cosiddetta anglosfera, il presidente canadese Justin
    Trudeau e il primo ministro australiano Anthony Albanese. Ma
    soprattutto appare intenzionata a cercare di rompere il ghiaccio
    a tu per tu con il presidente francese Emmanuel Macron, verso il
    quale durante la sua corsa alla leadership Tory non aveva
    mancato di rivolgere nelle settimane scorse alcune frecciate sul
    dopo Brexit, innescando un velenoso botta e risposta con Parigi.   
    Non dovrebbe invece essere presente di persona a Londra il
    presidente cinese Xi Jinping, che pure fa parte della lunga
    lista dei leader stranieri invitati, come conferma il Guardian:
    citando indiscrezioni stando alle quali, peraltro, questo invito
    sarebbe stato inserito di default dal cerimoniale, senza
    informare il ministro degli Esteri di fresca nomina del governo
    Truss, James Cleverly. (ANSA).   

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    Zelensky, cominciamo a rivedere i confini dell'integrità Ucraina

    (ANSA) – ROMA, 15 SET – “Il percorso verso la restituzione di
    tutti i nostri territori sta diventando più chiaro. Vediamo i
    contorni del ripristino dell’integrità territoriale del nostro
    Stato. Sappiamo che è un percorso difficile, ma è possibile
    percorrerlo. E lo stiamo facendo”. Così il presidente ucraino
    Volodymyr Zelensky postando su Telegram foto di alcune città
    riconquistate dagli ucraini nelle scorse settimane. (ANSA).   

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    Modi in viaggio per Samarcanda, incerto l'incontro con Putin

    (ANSA) – ROMA, 15 SET – Il premier indiano Narendra Modi
    partirà questo pomeriggio da Delhi per raggiungere l’Uzbestikan,
    dove parteciperà a Samarcanda al summit dei leader dei paesi
    dell’Organizzazione per la cooperazione di Shangai.   
    Sono tuttavia ancora in sospeso i suoi possibili incontri
    bilaterali con il presidente russo Putin e col cinese Xi
    Jinping: mentre ieri veniva dato per certo il colloquio a due
    con Putin il sottosegretario agli esteri indiano, Vinay Kwatra
    poco fa, in una conferenza stampa, non ha confermato la notizia,
    limitandosi a dire “Il premier terrà incontri bilaterali con
    alcuni leader dei paesi dell’Organizzazione”.   
    Secondo quanto emerso dalla conferenza stampa le discussioni al
    forum toccheranno temi chiave, locali e internazionali, come il
    commercio, la connettività e la cooperazione regionale.   
    Di fronte a crisi dai risvolti globali come quella dell’Ucraina,
    o di Taiwan, che vedono i due principali paesi dello SCO, Russia
    e Cina, contrapposti alla grande maggioranza dei paesi
    occidentali, l’India mantiene la sua non facile posizione e
    continua a sottolineare l’importanza delle sue relazioni sia con
    la Russia che con gli Stati Uniti. Molti commentatori
    sottolineano che l’India non gradirebbe una colorazione
    dell’organizzazione SCO spiccatamente antioccidentale.   
    L’India subentrerà all’Uzbekistan nella Presidenza del SCO e la
    assumerà immediatamente dopo la conclusione degli incontri, fino
    al settembre 2023: questo significa che nei prossimi dodici mesi
    Delhi ospiterà il prossimo meeting, al quale dovrà invitare
    anche il premier pachistano. (ANSA).