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    Elezioni 2022: Calenda, la destra sovranista ha una solida maggioranza

    “Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda in una dichiarazione.

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    Elezioni: Ilaria Cucchi eletta senatrice in Toscana

    Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra, è stata eletta senatrice nel collegio uninominale Toscana UO4 – Firenze con 208.974 voti, pari al 40,08%, secondo il dato del sito del ministero dell’Inerno. Federica Picchi, candidata del centrodestra, ha avuto il 30,03 % dei voti. Terza Stefania Saccardi, che correva per Azione-Iv: ha avuto il 12,23% dei voti. Quarto Claudio Cantella del M5s con il 10,62% dei voti.

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    Elezioni: in Calabria vince centrodestra, M5S primo partito

    (ANSA) – CATANZARO, 26 SET – Netta affermazione del
    centrodestra, con Fratelli d’Italia che riesce a superare Forza
    Italia, ma il Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito
    giungendo alle spalle della coalizione vincente e staccando un
    deludente centrosinistra. E’ questo, a spoglio ancora in corso,
    il risultato in Calabria delle elezioni politiche. Con 2.057
    sezioni scrutinate su 2.401, in una regione che si caratterizza
    per essere quella con l’affluenza più bassa d’Italia – il
    50,74%, 13 punti in meno rispetto al 2018 – il centrodestra è al
    41,97% contro il 17,72 del centrosinistra che ottiene meno voti
    dei 5 Stelle. I pentastellati, nonostante il calo dalle
    politiche 2018, arrivano al 29,31% e si confermano il primo
    partito in regione.   
    Nelle coalizioni, in una regione feudo di Forza Italia,
    sempre in doppia cifra anche alle regionali di un anno fa, il
    partito di Giorgia Meloni riesce nel sorpasso e ottiene il
    19,02% – 4,56% 4 anni fa – contro il 16,12% degli azzurri, in
    calo di 4 punti rispetto alle precedenti politiche. Male la Lega
    che conferma il dato del 2018, con il 5,79% dei consensi contro
    il 5,62%. Male anche, sul fronte opposto, il Partito democratico
    che conferma, al ribasso, il dato del 2018 ottenendo il 14,01%
    dei consensi a fronte del 14,34. Impegno civico di Luigi Di Maio
    si ferma allo 0,87. Non sfonda, in Calabria, il terzo polo con
    Calenda e Renzi che arrivano al 4%.   
    Nei collegi uninominali, sempre con dati parziali, domina il
    centrodestra, avanti nei due senatoriali e nei 5 della Camera,
    con soli 3 in ballo dove se la deve vedere con candidati 5
    Stelle. E’ il caso, per la Camera, dei collegi Cosenza Tirreno,
    con l’azzurro Andrea Gentile che con 497 sezioni scrutinate su
    537 è al 36,52% contro il 36,41% della deputata uscente M5S Anna
    Laura Orrico, e in quello Corigliano Rossano Crotone, dove il
    deputato uscente della Lega Domenico Furgiuele è avanti nel
    confronto con Vittoria Baldino, anche lei uscente. I due, con
    503 sezioni scrutinate su 551, sono separati da poco meno del
    3%. Anche nel collegio senatoriale Cosenza Crotone, il risultato
    è in bilico con 1.031 sezioni scrutinate su 1.088, con
    l’esponente di centrodestra Ernesto Rapani al 38,15% contro il
    35,74% di Maria Saladino. (ANSA).   

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    Elezioni: non rieletto a Napoli Luigi Di Maio, Biancofiore vince il testa a testa a Rovereto

    Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Quando mancano ormai poche sezioni al risultato definitivo (403 le sezioni scrutinate su 440) nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo l’ex ministro dell’Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7.  
    Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna al Senato. L’ex premier ha infatti vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31% delle preferenze contro Federica Perella, sindaco alla Cultura del Comune di Seregno. Monza è la città in cui Berlusconi possiede la squadra di calcio, che ha portato in serie A, che alle comunali il Pd aveva strappato al centrodestra. Proprio per questolo scorso 18 settembre Enrico Letta ha organizzato la ‘anti-Pontida’ con i sindaci Pd.
    La vicepresidente di Coraggio Italia ed deputata uscente Michaela Biancofiore passa al Senato. Nel collegio di Rovereto, in Trentino, con il sostegno di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati si impone in un lungo testa a testa con il 36,79% dei consensi contro la senatrice uscente Donatella Conzatti di Italia Viva (anche lei sostenuta dall’Alleanza democratica per l’autonomia come Patton).
    Com’era nelle previsioni, facile vittoria per Giorgia Meloni nel collegio della Camera de L’Aquila, dove, dopo le prime sezioni scrutinate, la sua vittoria è già statisticamente certa. Contro di lei il centrosinistra schierava Rita Innocenzi.
    Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra è stata eletta a Firenze. Cucchi ha superato, in un collegio che era considerato blindato per il centrosinistra, Federica Picchi candidata del centrodestra. In corsa, per Azione/Italia Viva, c’era la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi. Claudio Lotito eletto senatore in Molise. Il presidente della Lazio ha vinto la sfida nel collegio uninominale dove era candidato per il centrodestra.
    A Sesto San Giovanni, nella ormai ex Stalingrado d’Italia, Isabella Rauti ha vinto la sfida per il Senato al collegio uninominale dove ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano. Un successo schiacciante per l’esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, fra i fondatori della Fiamma tricolore rispetto all’ormai ex deputato Pd, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Sempre al Senato in Lombardia un’altra esponente di Fdi ha sconfitto un esponente del Pd: a Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanché ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.
    In Basilicata la coalizione di centrodestra ha conquistato gli unici due collegi uninominali, ridisegnati dal taglio dei parlamentari, uno per Camera. In particolare, al Senato, quando mancano poche sezioni scrutinate, è consalidato il successo della presidente uscente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati (Forza Italia), al 36%. Alle sue spalle Antonio Materdomini (M5S) con il 24,3%, Ignazio Petrone (centrosinistra) con il 21,8% e poi Mariangela Guerra (Terzo Polo) al 12,3%. Alla Camera, invece, rieletto il deputato uscente Salvatore Caiata (Fratelli d’Italia) con il 37,8%. Poi Viviani Verri (M5S) con il 25,3%, Francesco Pietrantuono (centrosinistra) con il 21,4% e Luca Braia (Terzo Polo) con il 10%.
    Pierferdinando Casini si appresta a vivere l’11/a legislatura consecutiva da parlamentare: secondo i dati elaborati da Quorum-Youtrend per Sky Tg24, ha infatti vinto il collegio senatoriale di Bologna, dove era candidato per il centrosinistra, e dove era in sfida con Vittorio Sgarbi del centrodestra.
    Emma Bonino vince il “derby” contro Carlo Calenda nel collegio uninominale Lazio 2. Secondo i dati forniti dall’instant poll di Youtrend per Sky Tg 24, la candidata di +Europa ha ottenuto il 36,9%, battendo la candidata del centrodestra Lavinia Mennuni (33,9%) e Carlo Calenda (11,2%). Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle al quarto posto con l’11,2%.  

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    Elezioni 2022, Meloni: 'E' il tempo della responsabilità. Governeremo per tutti gli italiani'

    Al Senato la coalizione di centrodestra prende almeno 114 seggi e mette in sicurezza la possibilità di governare in autonomia. Alla Camera sfiora il 43 per cento e vola. Giorgia Meloni stravince e fa volare Fdi con gli alleati interni indeboliti e la Lega di Salvini vicina al crollo. Tiene Forza Italia, almeno rispetto agli ultimi sondaggi.

    FdI è infatti nettamente il primo partito italiano con quasi il 26 per cento di consensi, seguito dal Pd che con il 19,4% non sfonda il tetto minimo cercato del 20%. Exploit del Movimento Cinque stelle che rimane il terzo partito italiano con il 16,5 per cento. Crolla invece la Lega all’8,5 per cento tallonata da Forza Italia data all’8%. Il centrosinistra alla Camera raggiunge il 26,8%, Il M5s il 16% e il terzo polo si ferma al 7,5 per cento. Queste sono le indicazioni che escono dagli exit poll e che danno il centrodestra avanti sia alla Camera che al Senato con la stessa forchetta tra il 41,5% e il 45,5%. Le prime proiezioni fissano il numero a metà, cioè al 42,7 per cento. Affluenza alle 23 al 63,91%, mai così bassa. Oltre nove punti in percentuale in meno del 2018.

    Giorgia Meloni al seggio

    MELONI: ‘GOVERNEREMO PER TUTTI GLI ITALIANI’ Il primo commento della leader di FdI. “Faccio un rapido commento della giornata” rimandando “a domani tutte le valutazioni più profonde e complete visto che i dati sono ancora non definitivi. Però mi pare che dalle prime proiezioni si possa dire che dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia”, ha detto Giorgia Meloni.”Questo è il tempo della responsabilità, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perchè l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l’abbiamo mai tradita”. Meloni ha aggiunto che “se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide”.”Il fatto che Fdi sia primo partito significa tante cose per tanti di noi: questa è sicuramente per tanti di noi una notte di orgoglio, di riscatto, di lacrime, abbracci, sogni”. Meloni ha ricordato “le persone che non ci sono e che meritavano di vederla”. “Però – ha osservato – quando sarà passata dovremo ricordarci che non siamo a un punto di arrivo ma di partenza e da domani dobbiamo dimostrare il nostro valore”.”Siamo nuovamente orgogliosi di essere italiani”. Meloni ha ringraziato i suoi alleati, da Matteo Salvini a Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi, e tutti gli italiani che non hanno creduto alle mistificazioni. “Voglio ringraziare Fdi e tutto lo staff, non abbiamo mollato, non ci siamo abbattuti, abbiamo capito, come gli italiani, che le scorciatoie sono una illusione”. Meloni ha chiuso citando San Francesco: si comincia a fare il possibile per poi scoprire di aver raggiunto l’impossibile.

    Agenzia ANSA

    Il centrodestra, e questo è il dato più importante, avrà una maggioranza autonoma anche al Senato che era il vero dubbio della vigilia. Gli exit poll indicano infatti una forbice al Senato per il centrodestra che va da 109 a 119 seggi, più che sufficienti per navigare con una certa tranquillità. “Ora posso dire che con questi numeri possiamo governare”, commenta immediatamente Fabio Rampelli confermando che anche nell’entourage di Giorgia Meloni si è tirato un sospiro di sollievo per questi primi dati che garantiscono la governabilità al centrodestra. Questo nonostante i numeri dei suoi alleati non siano altrettanto lusinghieri: la lega di Salvini crolla all’8,5, mentre Forza Italia regge vicinissima alla lega con l’8 per cento. In ogni caso Matteo Salvini già ringrazia gli elettori per la vittoria via twitter. Ricapitolando i dati esce questa classifica: alla Camera tra i singoli partiti Fdi è primo con quasi il 26%, il Pd secondo con il 19%, M5s con il 16,5% la Lega 8,5%, Forza Italia 8%. Analoghi i dati del Senato che erano quelli più attesi e che danno un buon margine di agibilità alla coalizione di centrodestra. Allargando lo spettro ai partiti minori secondo il primo exit poll del consorzio Opinio-Italia per la Rai, alla Camera l’Alleanza Verdi e Sinistra è tra il 3 e il 5%, +Europa è al 2,5-4,5%. Seguono Italexit e Noi Moderati, entrambi tra lo 0,5% e il 2,5%. Impegno Civico si attesta tra lo 0 e il 2%. Lusinghiero il risultato del Movimento guidato da Giuseppe Conte che ribalta gli ultimi sondaggi raggiungendoil 16,5% e che lo collocano ben avanti alla Lega di Salvini. E immediatamente gli esponenti M5s attaccano il Pd per la gestione della campagna elettorale: “il centrodestra unito ha vinto. Letta qualche domanda dovrà farsela”, ha detto il vicepresidente M5s Michele Gubitosa. E in casa Pd già si riparla apertamente di alleanza con l’M5s: “è’ evidente che ora si aprirà un’altra stagione dopo che avremo capito quali sono i numeri”, ha detto per il Pd Francesco Boccia parlando del dialogo con il M5s. In casa del terzo polo si respira un’atmosfera mista: oggettivamente buono il risultato del matrimonio tra Calenda e Renzi ma le aspettative della vigilia erano alte e il nuovo partito non è riuscito a sfondare quel 10 per cento che sarebbe stato un successo.

    Agenzia ANSA

    Salvini: ‘Centrodestra in netto vantaggio. Grazie’ (ANSA)

    Agenzia ANSA

    Votazioni regolari, qualche coda per il tagliando antifrode (ANSA)

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    Conte, non permetteremo smantellamento nostre riforme

    (ANSA) – ROMA, 26 SET – “Difenderemo tutte le nostre
    battaglie e riforme, non permetteremo a nessuno di smantellarle:
    abbiamo buona parte del paese dalla nostra parte”. Così il
    presidente del M5s, Giuseppe Conte, commentando i dati della
    consultazione elettorale. (ANSA).   

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    Elezioni: non rieletto a Napoli Luigi Di Maio

    (ANSA) – NAPOLI, 26 SET – Il ministro degli Esteri e leader
    di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Quando
    mancano ormai poche sezioni al risultato definitivo (403 le
    sezioni scrutinate su 440) nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2
    per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo
    l’ex ministro dell’Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle,
    Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per
    il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara
    Carfagna, di Azione, al 6,7. (ANSA).   

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    In Umbria FdI primo partito, forte calo Lega

    (ANSA) – PERUGIA, 26 SET – Nella notte delle elezioni
    politiche, Fratelli d’Italia conquista anche l’Umbria ed è ora
    il partito più votato nella regione che vede l’affermazione del
    centrodestra unito in entrambi i rami del Parlamento. Per il
    partito di Giorgia Meloni il consenso oscilla tra quasi il 30,5
    per cento del Senato e il 31 della Camera, mentre nel 2018 si
    era fermato al 4,88 e 4,92.   
    Crolla invece la Lega che ottiene circa l’8 per cento al
    Senato (era al 20,28) e sfiora questa quota alla Camera (20,16).   
    E lo stesso fa Forza Italia, a circa il 7 per cento tra Senato e
    Camera mentre quattro anni fa era intorno all’11.   
    Perde consensi anche il Pd che arriva a circa il 21,5 al
    Senato (dal 25,48 delle precedenti elezioni) e a poco più del 20
    per cento alla Camera (dal 24,81).   
    Non sfonda il terzo polo di Calenda e Renzi, intorno al 7-8
    per cento, e va poco sopra il 12 per cento il M5s, in picchiata
    rispetto al 27 che aveva.   
    Più in generale è netto il divario tra le due coalizioni che
    porta, come nelle precedente tornata, tutti i collegi
    uninominali al centrodestra che supera il 46 per cento e il
    centrosinistra oscillante tra 26 e 27 per cento. Al Senato è
    ormai certa la rielezione del coordinatore umbro di Fratelli
    d’Italia Franco Zaffini; alla Camera, nel collegio uno
    incentrato sulla provincia di Terni, si conferma Raffaele Nevi,
    deputato uscente di Forza Italia, con la coalizione che ottiene
    intorno al 47 per cento dei consensi; e sempre alla Camera è
    netta la vittoria del segretario della Lega Virginio Caparvi che
    con la coalizione di centrodestra è stato eletto con il 44,7 per
    cento (dato definitivo) nel collegio due che fa perno sulla
    provincia di Perugia.   
    Un quadro che si delinea in Umbria dove la Regione è governata
    dal centrodestra a trazione leghista. I rapporti di forza nella
    coalizione appaiono però ora decisamente diversi considerando
    che nel settembre del 2019, nel momento dello storico successo
    nella roccaforte rossa, il carroccio sfiorò il 37 per cento dei
    consensi, con Fratelli d’Italia al 10,4. (ANSA).