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    Salvini, auguri a Meloni. Letta, giorno triste

    Sarà “un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd – ha detto il segretario Dem – Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno – che sia all’altezza di questa fida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato”. “Ora avremo cinque anni di stabilità”, dice Matteo Salvini parlando in conferenza stampa in via Bellerio e non ha dubbi sulla tenuta della coalizione. Il leader della Lega si complimenta per il risultato di Giorgia Meloni: “Mi sono messaggiato con Giorgia fino alle 4 di notte. Le faccio gli auguri, FdI è stata brava a fare una buona opposizione”.
    Il risultato del partito, sotto le due cifre, non lo soddisfa “non è quello per cui ho lavorato”, ammette convinto che gli elettori abbiano premiato chi ha fatto opposizione e chi ha non vuole il termovalorizzatore ma, precisa “gli elettori hanno sempre ragione”. Letta parla invece di “giorno triste per l’Italia e l’Europa”. Che la coalizione di centrodestra non avrà problemi è il leit motiv che circola tra gli alleati. L’attesa ora è per la conferenza stampa di Meloni prevista nel primo pomeriggio, ma alla leader di Fdi sono arrivati già i complimenti di Viktor Orban e Marine Le Pen.
    Entrambi scelgono twitter per congratularsi con la leader di FdI. Diverso il commento che arriva dal governo spagnolo: “In tempi di incertezza, i populismi crescono e finiscono sempre nello stesso modo, con una catastrofe”, è l’opinione del ministro degli Esteri spagnolo, Juan Manuel Albares. Una preoccupazione a cui fa eco il capogruppo dei Socialisti all’Europarlamento: “Il post-fascismo di Meloni arriva in Italia mano nella mano con Forza Italia e il Ppe e la Lega con Id.
    Una giornata buia per l’Italia e per l’Europa, scrive Iratxe Garcia Perez mentre da Bruxelles: “La Commissione lavora con i governi eletti dal voto nelle urne negli stati Ue, lo stesso si applica in questo caso come in tutti gli altri: speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le autorità italiane”, dice il portavoce della Commissione Europea Eric Mamer. Chi sorride è il Movimento Cinque Stelle. Il risultato evidenzia come il M5s sia il primo partito al Sud e che i dati sono soddisfacenti. Beppe Grillo, il fondatore del Movimento, paragona il partito ad un nespolo del suo giardino: “Gliene abbiamo fatte di tutti i colori a questo nespolo negli anni, eppure è rigoglioso e verde”.

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    Elezioni: FdI primo partito in Liguria, dal 3,6 al 24,4%

    (ANSA) – GENOVA, 26 SET – Per la prima volta nella storia
    repubblicana Fratelli d’Italia è il primo partito in Liguria con
    175.547 voti pari al 24,4% sopra al Partito Democratico con
    159.805 voti pari al 22,21%. Il dato è riferito a quando mancano
    due sezioni da scrutinare. Alle politiche del 2018 il partito
    della Meloni ottenne 29100 voti pari al 3,62%, mentre il Pd
    aveva 164211 voti pari al 20,44.   
    Trainata da FdI la coalizione di centrodestra in Liguria ottiene
    305.901 voti pari al 42,51%, 12 punti percentuali sopra al
    centrosinistra con 217.142 voti pari al 30,18%.   
    La terza forza politica in Liguria è il M5S con 92.897 voti pari
    al 12,91% (nel 2018 arrivò al 29,63%), seguito dalla Lega con
    63.193 voti pari all’8,78% (avevava il 20,52%), il terzo polo
    dell’alleanza Azione-Italia Viva con 51.948 voti pari al 7,22%,
    Forza Italia con 48.451 pari al 6,73% (aveva il 12,69%),
    l’alleanza Verdi Sinistra con 29.936 pari al 4,16%, Noi moderati
    18710 pari al 2,6%, Italexit 18518 pari al 2,57%. (ANSA).   

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    Elezioni: a Cagliari, governata da FdI, vince centrosinistra

    (ANSA) – CAGLIARI, 26 SET – Italia e Sardegna al
    centrodestra. Ma a Cagliari, città amministrata da una Giunta
    con sindaco di FdI, Paolo Truzzu, vince il centrosinistra. Per
    la Camera, nel collegio uninominale, il giornalista-deputato
    uscente del Pd Andrea Frailis batte con il 34,6% l’ex
    governatore di Forza Italia Ugo Cappellacci fermo al 33,8%.   
    Anche se poi ad andare a Roma sarà proprio Cappellacci, visto
    che il leader regionale azzurro ha battuto Frailis nel collegio
    della Città metropolitana: 38,1% contro il 28,5% del dem. A
    trascinare il successo del centrosinistra nel capoluogo sardo,
    nel collegio uninominale della Camera, l’exploit della lista
    Alleanza Verdi e Sinistra che supera il 10% grazie alla
    candidatura di Francesca Ghirra, avversaria di Truzzu alle
    ultime comunali vinte da Fdi.   
    Vittoria del centrosinistra anche nell’uninominale per il
    Senato con l’ex rettrice Maria Del Zompo che in città ha
    prevalso con il 35% la coordinatrice di Fratelli d’Italia
    Antonella Zedda (33,4). Anche in questo caso risultato ribaltato
    dalla vittoria di Zedda nel collegio sud Sardegna.   
    “In mezzo a una valanga nera – scrive il consigliere comunale
    Pd Matteo Lecis Cocco Ortu sui social – che ha portato alla
    vittoria di Giorgia Meloni, il voto del capoluogo sardo è un
    segnale di difficoltà per il sindaco e per la Giunta Solinas”.   
    (ANSA).   

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    Elezioni: centrodestra fa l'en plein di seggi in Sardegna

    (ANSA) – CAGLIARI, 26 SET – Netta vittoria del centrodestra
    anche in Sardegna. Alla Camera en plein nei quattro collegi
    uninominali: a Cagliari eletto il deputato uscente Ugo
    Cappellacci (Fi), nel sud Sardegna l’assessore regionale
    dell’Ambiente Gianni Lampis (FdI), a Oristano-Nuoro eletta
    Barbara Polo (FdI), e nel collegio Sassari-Olbia il consigliere
    regionale della Lega Dario Giagoni.   
    Al Senato, nel collegio sud Sardegna è stata eletta la
    coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, Antonella Zedda,
    mentre nel collegio nord Sardegna eletto l’ex presidente del
    Senato Marcello Pera. (ANSA).   

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    Elezioni: Svp primo partito sul plurinominale in Regione

    (ANSA) – BOLZANO, 26 SET – La Svp è primo partito nel
    collegio plurinominale del Trentino Alto Adige. Dopo lo
    scrutinio di tutte le 1018 sezioni, la Volkspartei ha il 23,15%
    dei consensi. L’elezione del deputato uscente Dieter Steger è
    perciò certa. Seguono Fratelli d’Italia con il 18,76% e il Pd
    con il 17,09%. La Lega, a livello regionale è all’8,53%. La
    lista Calenda riceve il 6,07%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra
    con il 5,8% M5s (5,02%) e Forza Italia (3,35%). La lista no vax
    Vita, presente praticamente solo in Alto Adige, comunque arriva
    al 4,42%. Per quanto riguarda invece le coalizioni, il
    centrodestra stacca con il 31,18% nettamente il centrosinistra
    che ha il 26,30%. (ANSA).   

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    Elezioni: il Pd in Emilia-Romagna resta il primo partito

    (ANSA) – BOLOGNA, 26 SET – L’Emilia-Romagna si conferma la
    regione dove il Pd e il centrosinistra, pur nettamente
    sconfitti, ottengono i risultati migliori. La coalizione guidata
    da Giorgia Meloni ha infatti preso il 39% contro il 36% del
    centrosinistra e si è nettamente imposta nella sfida dei collegi
    con un 10-6 (3-2 al Senato e 7-4 alla Camera).   
    L’Emilia-Romagna è praticamente l’unica Regione dove il Pd è
    il primo partito, visto che in Toscana è davanti alla Camera, ma
    al Senato è primo Fdi. Il Pd ha chiuso con il 28% contro il 25%
    di Fratelli d’Italia.   
    Esce molto ridimensionata la Lega che si ferma al 7,4%,
    superata sia dal Movimento 5 Stelle (10%), sia da Azione/Italia
    Viva 8,5%.   
    Due collegi uninominali della Camera, in particolare, si sono
    chiusi al photofinish: a Carpi Andrea De Maria ha conquistato il
    collegio confermando il suo seggio a Montecitorio con un
    vantaggio di almeno un punto percentuale. Ancora più thriller
    l’epilogo della sfida di Ravenna dove Alice Buonguerrieri di
    Fratelli d’Italia ha superato Ouidad Bakkali (che dovrebbe
    comunque essere eletta nel proporzionale) di appena 49 voti.   
    (ANSA).   

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    Elezioni: in Liguria un collegio su 6 al centrosinistra

    (ANSA) – GENOVA, 26 SET – Il collegio uninominale della
    Camera ‘conteso’, il Liguria 3, va al centrosinistra ed è
    l’unico dei sei tra senato (2) e Camera (4). Quando mancano due
    sezioni da scrutinare il candidato del centrosinistra, il
    sindaco di Bogliasco e deputato uscente di Leu, Luca Pastorino è
    in vantaggio sul totiano Sandro Biasotti, imprenditore
    parlamentare uscente e ex governatore con Forza Italia.   
    Pastorino ha 73304 voti, il 36,05% e Biasotti 72027, il 35,42%.   
    I rappresentanti dei due schieramenti sono certi che nelle due
    sezioni mancanti non ci sia la possibilità di invertire il
    risultato. (ANSA).