La commissione d’inchiesta sulle banche “deve essere avviata il prima possibile per mettere la giustizia sociale al centro delle dinamiche bancarie. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità sulle crisi che hanno bruciato così tanti risparmi”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio, che intervistato da Repubblica incalza anche sui decreti attuativi per i truffati: “c’è una questione di compattezza all’interno del governo. Il Movimento 5 stelle chiede di firmare i decreti nei prossimi giorni. Bisogna capire se la Lega è con noi”. “Non si tratta – afferma – di convincere Tria, ma di esprimere chiaramente la posizione di chi ha i voti in Parlamento. Chiediamo la firma da settimane. Nelle prossime ore la situazione va sbloccata”.
Il leader M5S respinge però l’idea che i contrasti paralizzino il governo. Il decreto crescita? “Si tratta semplicemente di una misura complessa. La vareremo al massimo lunedì”. La flat tax? “È un obiettivo del governo – dice -, ma non si può fare con i due miliardi della mini Ires: costa di più. Bisogna dirsi la verità e capire quanto. Poi io sono il primo a voler abbassare le tasse”.
Di Maio interviene infine sulla bagarre ieri alla Camera e sulla proposta della Lega sugli stupratori: “La castrazione chimica non c’entra nulla con questa legge. Si tratta di una misura volontaria. Così si prendono in giro le donne e non si risolve il problema. Sul revenge porn va bene approvare una legge più organica, ma per me martedì quell’emendamento, che ha già i numeri in Parlamento, va votato. E’ una norma sacrosanta”.
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