More stories

  • in

    NATO, vertice dei leader ribadisce che “Europa e Nord America sono di nuovo forti insieme”. Biden in prima fila

    Bruxelles – Come il primo giorno di scuola a settembre, quando incontri di nuovo tutti i tuoi amici. Una similitudine semplice e alla portata di tutti è quella offerta dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, per descrivere l’atmosfera che si è respirata oggi (lunedì 14 giugno) al vertice di leader dell’Alleanza Atlantica, svoltosi di persona a Bruxelles.
    Una riunione che ha aperto un “nuovo capitolo della nostra Alleanza”, ha spiegato Stoltenberg, in particolare per il rinnovato impegno degli Stati Uniti nella NATO, sotto la presidenza del democratico Joe Biden. “È stato vigoroso il messaggio del presidente Biden, per ribadire che Europa e Nord America sono di nuovo forti insieme“. Lo ha confermato anche lo stesso inquilino della Casa Bianca in un tweet pubblicato appena prima della riunione: “La nostra Alleanza NATO è più forte che mai” e ha messo in luce la volontà di rispondere alle questioni di “difesa collettiva”, inclusa “l’aggressione russa, le sfide strategiche della Cina, le attività cibernetiche dannose, il terrorismo e il cambiamento climatico”.

    Our NATO Alliance is stronger than ever. Today I’m joining our 29 allies to discuss our collective defense — including from Russian aggression, strategic challenges from China, malicious cyber activity, terrorism, and climate change.
    — President Biden (@POTUS) June 14, 2021

    Quello dei “regimi autoritari che minacciano lo spazio democratico“, come lo ha definito il segretario generale della NATO, è stato uno dei temi piò scottanti sul tavolo degli alleati. In primis, la Russia di Vladimir Putin: “Le nostre relazioni sono al punto più basso dalla fine della guerra fredda”, è stato il secco commento, a conferma delle dichiarazioni dei vertici ministeriali degli ultimi mesi. Tuttavia, l’Alleanza è impegnata in un “doppio approccio”, basato sia sulla “difesa da minacce militari e cibernetiche”, sia sul “dialogo per evitare un’escalation di tensione”, ha confermato Stoltenberg. Anche se, come si legge nella dichiarazione congiunta dei capi di Stato e di governo, “fino a quando la Russia non dimostrerà il rispetto del diritto internazionale e dei suoi obblighi e responsabilità, non si potrà tornare alla normalità” nelle relazioni. Per questo motivo, il segretario Stoltenberg ha ribadito il sostegno dell’Alleanza all’Ucraina, “a cui va il nostro supporto politico”.
    Cerimonia di benvenuto dei leader dell’Alleanza Atlantica a Bruxelles, 14 giugno 2021 (fonte: NATO)
    Un altro attore internazionale che mette apprensione all’Alleanza Atlantica è la Cina. “Vediamo delle nuove opportunità geostrategiche, come sulla risposta ai cambiamenti climatici”, ma Pechino presenta “sfide crescenti in politica estera nei confronti degli alleati”. Soprattutto per quanto riguarda la disinformazione, “sta espandendo la sua sfera di influenza con un numero sempre maggiore di mezzi militari e tecnologici”, ha aggiunto Stoltenberg. “La NATO deve rispondere con decisione” alla minaccia di una “cooperazione con la Russia”. La dichiarazione finale afferma che  “le ambizioni dichiarate (dalla Cina, ndr) e il comportamento assertivo presentano sfide sistemiche all’ordine internazionale basato su regole”.
    Sorvegliato speciale, il fronte degli attacchi “non convenzionali”, vale a dire lo spazio informatico “che è costantemente minacciato”, ha precisato il segretario generale della NATO. L’Alleanza “è impegnata per garantire la sicurezza a tutti i livelli, anche cyber”, al punto da tirare in ballo l’articolo 5 (quello che afferma che un attacco armato contro uno o più alleati si considera come un attacco contro ogni componente della NATO, a cui ciascuno può rispondere secondo il diritto di autodifesa). “Gli alleati riconoscono che l’impatto di significative attività informatiche cumulative dannose potrebbe, in determinate circostanze, essere considerato come un attacco armato“, si legge nella dichiarazione dei leader. “Ci confrontiamo sempre più con minacce cyber e ibride, comprese le campagne di disinformazione, e l’uso dannoso di tecnologie emergenti sofisticate”.
    Ultime battute in conferenza stampa sulla questione del ritiro delle truppe dall’Afghanistan. Per la sua “importanza per tutta la comunità internazionale”, la NATO “fornirà finanziamenti di transizione per garantire il funzionamento dell’aeroporto internazionale di Kabul“, ha spiegato Stoltenberg. “La Turchia svolge un ruolo chiave in questi sforzi”. L’ultimo atto di una presenza nel Paese che proprio quest’anno compie vent’anni.

    Al suo esordio alle riunioni dell’Alleanza Atlantica, il presidente statunitense ha affermato che “siamo più forti che mai”. Affrontate le “minacce” provenienti da Russia e Cina, sia sul piano militare sia su quello cyber

  • in

    Brexit, ancora nessuna svolta sull’attuazione del Protocollo sull’Irlanda del Nord. Biden preoccupato per lo stallo

    Bruxelles – È stato l’ennesimo nulla di fatto la riunione del comitato congiunto UE-Regno Unito (il primo dall’attuazione dell’accordo sul commercio e la cooperazione) che si è tenuta oggi (mercoledì 9 giugno) a Londra. Presieduto dal vicepresidente della Commissione Europea per le Relazioni interistituzionali, Maroš Šefčovič, e dal consigliere britannico per la Sicurezza nazionale, David Frost, il vertice era particolarmente atteso per tentare di risolvere i problemi relativi all’attuazione del Protocollo sull’Irlanda del Nord.
    Invece si protrae ancora lo stallo tra Unione Europea e Regno Unito e la questione impensierisce anche Oltreoceano. Dall’amministrazione statunitense del democratico Joe Biden è stata indirizzata a entrambi gli alleati una sollecitazione a trattare per risolvere il problema sull’isola di Irlanda, proprio alla vigilia del vertice dei leader del G7 a presidenza britannica (in programma dall’11 al 13 giugno). In un’intervista con l’editore della BBC North America, Jon Sopel, il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha avvertito che “qualunque sia il modo per procedere, deve al suo interno proteggere l’Accordo del Venerdì Santo e non metterlo in pericolo”. Questo sarà il “messaggio che il presidente Biden indirizzerà” al vertice del Gruppo dei Sette a Carbis Bay, in Cornovaglia, a cui parteciperà di persona.
    “Nessuna svolta, ma nemmeno una rottura“, è la sintesi migliore della riunione di oggi, offerta proprio da Frost in un tweet al termine dei colloqui. Una discussione “franca e onesta”, che però non ha risolto le controversie sui controlli delle merci tra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito: Bruxelles pretende il rispetto delle clausole per preservare l’unità dell’isola d’Irlanda (secondo l’accordo del Venerdì Santo del 1998), mentre Londra cerca di rimandare l’attuazione per “ridurre gli oneri per i commercianti agroalimentari che spostano le merci per l’uso o il consumo nell’Irlanda del Nord”, si legge nel comunicato diffuso da Downing Street.
    In conferenza stampa, il vicepresidente della Commissione Šefčovič ha spiegato che “l’Unione si è impegnata in modo creativo e instancabile per trovare soluzioni che forniscano stabilità alle imprese”, ma che rimane “incondizionato” il rispetto del Mercato Unico UE. Questo non ha escluso il lavoro su “soluzioni permanenti, ove possibile”, come nel caso della fornitura di medicinali all’Irlanda del Nord (“cosa che prendo molto sul serio, soprattutto in questo periodo di pandemia”), ma anche dei cani guida, dell’IVA sulle auto usate e altre flessibilità sulla circolazione del bestiame.
    Tuttavia, “non possiamo annullare il nucleo del Protocollo” e i controlli tra le due sponde del Mare d’Irlanda sono “una condizione necessaria per garantire l’assenza di controlli tra Belfast e Dublino”, ha ribadito con forza Šefčovič: “Il Regno Unito deve rispettare i suoi obblighi legali ed eseguire questi controlli“. Il vicepresidente del gabinetto von der Leyen ha anche sottolineato che “oggi siamo a un bivio nelle nostre relazioni, la fiducia deve essere ripristinata”.
    Ricordando l’azione legale avviata lo scorso 15 marzo, Šefčovič ha rincarato la dose, affermando che “se il Regno Unito dovesse intraprendere ulteriori azioni unilaterali nelle prossime settimane, l’Unione non sarà timida nel reagire rapidamente, con fermezza e risolutezza“. Con un sibillino “Pacta sunt servanda”, la stessa citazione utilizzata questa mattina dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, davanti agli eurodeputati a Strasburgo.

    “Pacta sunt servanda”
    When an agreement has been reached, it needs to be implemented with good will.
    We want to be a loyal and committed partner to the UK, but we are ready to use the different means available to us to protect our interests. #Brexit @BorisJohnson pic.twitter.com/MqD4Lmn6GL
    — Charles Michel (@eucopresident) June 9, 2021

    Altro punto all’ordine del giorno è stata la questione dei diritti dei cittadini. “Si avvicina il termine del 30 giugno per la domanda di soggiorno” dei cittadini comunitari nel Regno Unito e di quelli britannici nell’Unione Europea. “I nostri cittadini devono avere la certezza giuridica se sono coperti o meno dall’Accordo di recesso”, ha assicurato il vicepresidente dell’esecutivo UE, e per questo “abbiamo deciso di lavorare insieme per garantire che ciò avvenga“. Per quanto riguarda la situazione “molto delicata” della detenzione dei cittadini comunitari alla frontiera del Regno Unito, Šefčovič ha cercato – e trovato – “rassicurazioni da Lord Frost” sul fatto che “tutte le questioni in sospeso saranno risolte rapidamente“.

    Il vertice UE-Regno Unito non ha risolto le controversie sui controlli delle merci tra Belfast e Londra. Il presidente statunitense ha sollecitato gli alleati a trovare una soluzione e lo ripeterà al vertice G7 di questo fine settimana

  • in

    Bielorussia, da NATO sostegno a sanzioni di Washington e Bruxelles. Ma Lukashenko annuncia armi in arrivo da Mosca

    Bruxelles – È “incondizionato” l’appoggio del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, a Stati Uniti e Unione Europea, nelle rispettive decisioni di imporre sanzioni contro il regime del presidente bielorusso, Alexander Lukashenko. Il “messaggio di unità” dei partner dell’Alleanza Atlantica è arrivato oggi (martedì primo giugno) al termine della riunione dei ministri degli Esteri, come ulteriore conferma della dura risposta dell’Occidente al dirottamento su Minsk del volo Ryanair di domenica 23 maggio e l’arresto del giornalista Roman Protasevich e la compagna Sofia Sapega.
    “È stato un atto che ha potenzialmente violato il diritto internazionale del volo e che è certamente contrario alla libertà di espressione”, ha commentato duramente Stoltenberg. Il segretario generale della NATO ha accolto con favore la prossima apertura di un’indagine indipendente da parte dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO), ma ha anche intimato al presidente Lukashenko di “liberare immediatamente i due prigionieri“. Il dossier sulla Bielorussia era una delle “sfide comuni alla nostra sicurezza, che dobbiamo affrontare insieme” per “coordinarci contro le minacce globali”.
    Così si spiega il “chiaro messaggio di sostegno” alle sanzioni di Washington e Bruxelles. Durante il Consiglio Europeo della scorsa settimana, i leader UE avevano deciso non solo di imporre una no fly zone sulla Bielorussia e chiudere lo spazio aereo alla compagnia di bandiera Belavia, ma anche di aggiornare la lista nera di persone ed entità colpite dalle sanzioni europee (già il 10 maggio era stato annunciato un quarto pacchetto dall’alto rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell). Dalla Casa Bianca è arrivata invece venerdì scorso (28 maggio) la comunicazione che a partire da giovedì 3 giugno saranno reintrodotte sanzioni contro nove imprese collegate al regime bielorusso e che saranno considerate nuove misure “in coordinamento con l’Unione Europea e gli altri alleati”.
    Intanto, sul fronte orientale, il presiedente bielorusso esce rinvigorito dall’incontro di venerdì a Sochi con l’omologo russo, Vladimir Putin. Oltre alla seconda tranche da 500 milioni di dollari del prestito di Mosca a Minsk (su un totale di 1,5 miliardi accordati il 14 settembre dello scorso anno), come confermato anche dal portavoce di Putin, Dmitri Peskov, Lukashenko sarebbe pronto a ricevere “armi moderne” dall’alleato. Citato dall’agenzia stampa russa Interfax, il presidente bielorusso si è rallegrato del fatto che non ci sia stata “nessuna discussione sul dispiegamento permanente di forze russe o l’apertura di basi sul nostro territorio”. Uno scenario che potrebbe verificarsi solo “se dovessero sorgere delle preoccupazioni o se dovessimo vedere un’intensificazione dell’attività della NATO, fino a un conflitto militare“. In quel caso, “le forze russe saranno schierate in Bielorussia”.
    Per quanto riguarda il caso dell’arresto del giornalista e della compagna, Lukashenko ha seccamente commentato che “le indagini saranno svolte in Bielorussia“. Lo avrebbe riferito anche al presidente Putin a Sochi. Sulla questione della possibile competenza di Mosca sul caso erano nate delle speculazioni nei giorni precedenti all’incontro, dal momento in cui Sapega, studentessa 23enne di un master all’Università Europea di Scienze Umanistiche di Vilnius, è una cittadina russa.

    Messaggio di “appoggio incondizionato” dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg: “Queste sono sfide comuni alla nostra sicurezza”. Minsk aspetta la seconda tranche di prestiti russi e sostegno militare in caso di “intensificazione delle attività” dell’Alleanza Atlantica

  • in

    Berlino accusa la Russia di voler provocare un conflitto in Ucraina. Oggi vertice NATO con Blinken

    Bruxelles – Arrivano le prime reazioni europee alla crescente tensione sul confine orientale in Ucraina, dopo la presa di posizione di ieri del segretario di Stato USA, Antony Blinken, e la telefonata del presidente Joe Biden all’omologo russo, Vladimir Putin. “La mia impressione è che la Russia stia facendo di tutto per provocare una reazione armata“, ha dichiarato questa mattina la ministra della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, all’emittente ARD. “Sta solo aspettando una mossa della NATO per avere un pretesto”.
    Riferendosi agli eventi che hanno portato al più grande accumulo di truppe russe dall’annessione della Crimea nel 2014, la ministra tedesca ha però sottolineato che né gli alleati della NATO né l’Ucraina si faranno “trascinare su questo terreno”. Secondo il Cremlino, il rafforzamento della presenza militare lungo i suoi confini occidentali è stato determinato dalla necessità di maggiori esercitazioni, a causa delle “crescenti minacce” dell’Alleanza Atlantica verso est. Ma la ministra Kramp-Karrenbauer ha espresso forti dubbi a riguardo: “Se è come dice, ci sono procedure internazionali che creano trasparenza e fiducia”.
    Berlino sta monitorando da vicino gli sviluppi sul fronte orientale ucraino e proprio ieri ha concordato con Washington un aumento del contingente militare statunitense di altre 500 unità, nel corso di un incontro in Germania tra la ministra della Difesa tedesca e il suo omologo USA, Lloyd Austin.
    Da sinistra, il segretario di Stato USA, Antony Blinken, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (fonte: NATO)
    Oggi è in programma a Bruxelles la riunione ministeriale dei ministri della Difesa e degli Esteri NATO, a cui prenderanno parte anche il segretario di Stato USA Blinken e il ministro della Difesa Austin. Sul tavolo dei lavori ci sarà il dossier Ucraina – con la possibile discussione sul futuro di Kiev all’interno dell’Alleanza – ma anche lo sviluppo della situazione in Afghanistan.
    Dopo l’annuncio del presidente Biden del ritiro delle truppe statunitensi da Kabul entro il prossimo 11 settembre – a 20 anni esatti dall’attacco alle Torri Gemelle, che scatenò l’inizio dell’ennesima guerra in Afghanistan – anche gli alleati della NATO si preparano a prendere la stessa decisione: “Abbiamo sempre detto che ne siamo entrati insieme e ne saremmo usciti insieme”, ha ricordato la ministra tedesca Kramp-Karrenbauer. Prima di fare il suo ingresso al quartier generale della NATO, Blinken ha ribadito le parole del presidente Biden: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi fissati, ora è tempo di riportare le truppe a casa”. Gli alleati sulle due sponde dell’Atlantico inizieranno a lavorare per un ritiro coordinato e il segretario di Stato USA ha confermato di essere tornato a Bruxelles “per lavorare in stretta collaborazione con i partner europei”.

    La ministra della Difesa tedesca Kramp-Karrenbauer ha ribadito che gli alleati occidentali “non si faranno trascinare su questo terreno”. Il segretario di Stato USA e il ministro Lloyd Austin si confronteranno con i partner europei sull’approccio verso Mosca e il ritiro delle truppe dall’Afghanistan

    ISCRIVITI E LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
    Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Eunews.
    ACCEDI

  • in

    Blinken a Bruxelles per affrontare crisi Russia-Ucraina. Telefonata di Biden a Putin: “Allentare la tensione”

    Bruxelles – A nemmeno un mese di distanza dall’ultimo viaggio in Belgio, il segretario di Stato USA, Antony Blinken, è tornato oggi (martedì 13 aprile) a Bruxelles per “discutere le priorità con i partner europei” e rinsaldare il rapporto con gli alleati “mentre affrontiamo entità statali maligne e altre sfide“. Presentando in questo modo su Twitter il suo nuovo confronto con i leader dei Paesi europei e della NATO, il braccio destro del presidente Joe Biden ha lasciato tra le righe che uno dei temi centrali è l’escalation di tensione tra Russia e Ucraina.
    Contemporaneamente, la Casa Bianca ha reso noto che durante una telefonata tra Joe Biden e Vladimir Putin, il presidente statunitense ha chiesto all’omologo russo di “allentare la tensione” sull’Ucraina, nel tentativo di “costruire una relazione stabile e prevedibile”.

    Arrived in Brussels and look forward to discussing key priorities with our European partners. We will also continue our important engagement with our closest Allies on these issues as we look to confront malign state actors and other shared challenges.
    — Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) April 13, 2021

    Non è un caso se il primo incontro di Blinken a Bruxelles è stato proprio con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a cui ha ribadito il “pieno sostegno degli Stati Uniti alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina di fronte alla continua aggressione della Russia“, ha reso noto il portavoce, Ned Price. Durante il confronto, il segretario di Stato USA ha espresso la sua preoccupazione per le “azioni deliberate” di Mosca, che stanno aumentando la tensione non solo “attraverso la sua retorica aggressiva e la disinformazione”, ma anche con “le crescenti violazioni del cessate il fuoco e il movimento delle truppe nella Crimea occupata e vicino ai confini dell’Ucraina”.

    I met with Ukrainian Foreign Minister @DmytroKuleba today to discuss unwavering U.S. support for Ukraine’s sovereignty and territorial integrity. We continue to support Ukraine’s Euro-Atlantic integration in the face of Russia’s ongoing aggression in the Donbas and Crimea. pic.twitter.com/9prNvIXHaf
    — Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) April 13, 2021

    Il ministro Kuleba era a Bruxelles alla ricerca di sostegno di fronte alla nuova minaccia del Cremlino sul fronte orientale del Paese. Lo ha trovato in primis dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg: “La Russia deve porre fine al più grande ammasso di truppe dall’annessione illegale della Crimea nel 2014”, ha sentenziato il segretario generale, ricordando che il movimento di uomini armati sul confine ucraino “è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante“.
    Da sinistra, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (fonte: NATO)
    A proposito di NATO – definita dal segretario di Stato USA “forum essenziale della sicurezza transatlantica” – Blinken incontrerà domani (mercoledì 14 aprile) il segretario generale Stoltenberg. Già durante l‘incontro dello scorso 24 marzo con i ministri della Difesa dell’Alleanza era emersa la difficoltà nelle relazioni con la Russia, ma a tre settimane di distanza la situazione sembra essere sul punto di degenerare e la linea dell’Occidente si sta indirizzando verso un approccio sempre più deciso nei confronti di Mosca. Si può leggere così l’affermazione di Stoltenberg in conferenza stampa secondo cui “il percorso di riforme dell’Ucraina avvicinerà il Paese alla NATO“, con l’argomento della futura adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica che potrebbe essere già sul tavolo Stoltenberg-Blinken domani.
    Intanto però il Cremlino fa la voce grossa e accusa Washington e i Paesi della NATO di star trasformando l’Ucraina in una polveriera. “Le forniture militari sono continuate e il volume di questi aiuti sta crescendo”, ha attaccato il vice-ministro degli Esteri russo, Serghiei Riabkov. Ma non solo: “Abbiamo avvertito gli Stati Uniti che dovrebbero stare lontano dalla Crimea per il loro stesso bene”, riferendosi all’invio di due navi da guerra americane nel Mar Nero. “Non hanno nulla da fare vicino alle nostre coste, quello che stanno facendo è una provocazione”, ha ribadito Riabkov.

    Il segretario di Stato USA ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino Kuleba per ribadire “il pieno sostegno” di Washington di fronte alla “continua aggressività” di Mosca lungo il confine orientale. Domani il vertice con il segretario generale della NATO Stoltenberg

    ISCRIVITI E LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
    Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Eunews.
    ACCEDI

  • in

    “America is back!”. Ma è davvero così per gli europei?

    BarendLeyts At #EUCO @eucopresident calls a short break before speech of @POTUSEU_ENV RT @theGEF: @theGEF’s CEO @cmrodrigueze & @UNCCD’s Executive Secretary @ibrahimthiaw addressed the need to rethink our economic model and i…GreensEFA Dual-use goods such as drones can be used for civilian & military purposes.

    We need to regulate the export of… https://t.co/0PgdMguYKtEuroParlPress Press release
    Parliament urges EU to take drastic action to reduce marine litter: https://t.co/ucaO0pDq45 https://t.co/etDwYqfS2lRenewEurope .@CiolosDacian: “We want a reset of our relationship with #Africa.

    We must continue and strengthen the constructi… https://t.co/BxJydbsXuXRenewEurope .@CZacharopoulou: “The message of this report is clear: make the African continent our ally to face the challenges… https://t.co/aZ2x5F897YUS2EU RT @SecBlinken: Grateful to have met the dedicated foreign policy professionals at @USEmbBrussels, @USNATO, and @US2EU who are focused on o…US2EU RT @StateDeptSpox: Today, @SecBlinken met the staff and families of @USEmbBrussels, @USNATO, and @US2EU. Proud of our @StateDept team for t…US2EU RT @StateDeputySpox: Thanks to dedicated @StateDept employees, the backbone of America’s diplomacy. They strengthen our alliances and partn…tsoni_maria RT @Vassilis_007: “When I want it, I become an angel and, again, when I want it, I become the devil” – Georgios Karaiskakis Χρόνια μας πολλ…eunewsit “America is back!”. Ma è davvero così per gli europei? Tra 15 mila persone intervistate dallo @ecfr i due terzi cre… https://t.co/8ufcqfKeobEPPGroup 💪 We want EU enterprises to succeed in the data economy

    🌐 The EU must not remain behind the US and China in this f… https://t.co/dMRgZ4p0Q3MichaelMannEU I was very pleased to speak on behalf of the #EU on #security in the #Arctic We share #Norway analysis of safety/se… https://t.co/2vReSDaD1VEuroparl_IT I lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa sono iniziati ieri in concomitanza con la prima riunione del comit… https://t.co/tGNxd1FNCtCSpillmann L’#UE place la #Turquie sous surveillance après des dérives autoritaires
    https://t.co/bdImM1QkZBRenewEurope 🇽🇰 #EUenlargement: We welcome #Kosovo’s efforts to implement reforms and to maintain constructive neighbourly relat… https://t.co/6RZoSmSfyYAntonio_Tajani Oggi è il compleanno di #Venezia. 1600 anni fa la posa della prima pietra della chiesa di San Giacomo di Rialto. Au… https://t.co/E5JEsczPdxEuroParlPress Press release
    MEPs demand safe and clean travel: https://t.co/LQmwUiuSWA https://t.co/RPjAH96xMtRenewEurope 🇷🇸 #EUenlargement: We regret the lack of progress in many areas of #Serbia’s reform agenda and the fact that there… https://t.co/zLTgvJ6GFgftbrussels Data and delivery disputes leave Soriot with chronic vaccine headache https://t.co/Qj86D1DO7y

  • in

    Stati Uniti, rinsaldata alleanza con l’UE. Dai vaccini alla lotta ai cambiamenti climatici: “Grande segnale di democrazia”

    Il segretario di Stato Blinken ha chiuso la visita a Bruxelles con un incontro con i vertici della Commissione. La presidente von der Leyen ha invitato a “unire le forze contro il COVID-19”, l’alto rappresentante Borrell ha lanciato il “dialogo UE-USA sulla Cina e la cooperazione nelle iniziative di difesa europea”