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    Decine di migliaia di persone hanno manifestato in Georgia a favore dell’adesione all’Unione Europea

    Bruxelles – Un movimento dal basso per spingere i leader dell’Unione Europea a riconoscere anche alla Georgia i “meriti” per il conferimento dello status di Paese candidato all’adesione UE. Ieri sera (lunedì 20 giugno) nella capitale Tbilisi è andata in scena una grande manifestazione di decine di migliaia di persone – oltre 60 mila secondo i gruppi organizzatori – che ha esortato Bruxelles a garantire all’ex-Repubblica sovietica del Caucaso qualcosa di più della sola “prospettiva europea”.
    La ‘marcia per l’Europa’ è stata organizzata a pochi giorni dal parere formale della Commissione UE sulla richiesta di adesione  arrivata dalla Georgia il 3 marzo scorso. Il gabinetto guidato da Ursula von der Leyen ha riconosciuto le stesse aspirazioni di Ucraina e Moldova – a cui secondo la Commissione dovrebbe essere garantito lo status di candidate all’adesione – e “buone basi per la stabilità”, ma allo stesso tempo ha rilevato la necessità di “ulteriori riforme su una lista di priorità”, aveva spiegato venerdì (17 giugno) il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi.
    Le preoccupazioni di Bruxelles riguardano la polarizzazione politica, lo stato delle riforme giudiziarie, dei progressi sulla lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, l’indipendenza dei media e la sicurezza dei giornalisti, ma soprattutto sul potere degli oligarchi. Tra questi, in particolare, quello di Bidzina Ivanishvili, leader del partito al governo Sogno Georgiano (di cui fa parte anche l’ex-calciatore del Milan, K’akhaber K’aladze, oggi sindaco di Tbilisi), che per il suo controllo capillare dei media e della politica nazionale è sotto l’occhio delle istituzioni comunitarie: il 7 giugno il Parlamento UE ha approvato una risoluzione non vincolante che chiede l’imposizione di sanzioni personali proprio contro Ivanishvili. Secondo la presidente della Commissione von der Leyen, “la porta dell’Unione è totalmente aperta e le tempistiche dell’adesione dipendono solo dalla Georgia“, anche se per il momento la raccomandazione ai leader UE (che si riuniranno in Consiglio il 23-24 giugno) è quella di garantire solo la prospettiva di diventare membro dell’Unione, fino a quando non saranno soddisfatte tutte le priorità.
    Sulle note dell’Inno alla Gioia – l’inno ufficiale dell’UE – e con in mano cartelli con la scritta We are Europe, i manifestanti si sono radunati davanti alla sede del Parlamento georgiano, sventolando bandiere bianche e rosse delle cinque croci (nazionale) e con le dodici stelle su campo blu (dell’Unione Europea). “L’Europa è una scelta e un’aspirazione storica per i georgiani, per la quale tutte le generazioni hanno fatto sacrifici“, hanno dichiarato gli organizzatori, ribadendo che “libertà, pace, sviluppo economico sostenibile, protezione dei diritti umani e giustizia sono i valori che ci uniscono e che sarebbero garantiti dall’integrazione nell’Unione Europea”. Prima della manifestazione, la presidente georgiana, Salomé Zourabichvili, ha chiamato a raccolta i cittadini in un discorso alla televisione nazionale: “Dobbiamo mobilitarci in questa giornata storica per il Paese, il nostro messaggio è che vogliamo una Georgia europea“.

    One of the largest demonstrations in Tbilisi of last 30 years, in support of EU aspirations and against the government at home. pic.twitter.com/MgyVhnMK0Z
    — Ani Chkhikvadze (@achkhikvadze) June 20, 2022

    È stata la stessa presidente Zourabichvili a inviare oggi (martedì 21 giugno) un invito all’omologo polacco, Andrzej Duda, per esortare la nazione “sorella” membro dell’UE a spingere sulla concessione alla Georgia dello status di Paese candidato all’adesione UE al prossimo Consiglio. “Condividiamo un tragico passato comune, di occupazione, di allontanamento dalla famiglia europea“, ha ricordato la leader georgiana, facendo riferimento ai tempi in cui i due Paesi erano Repubbliche sovietiche. Allo stesso modo, “in questo momento contiamo, come sempre, sulla solidarietà e la fratellanza della Polonia per sostenere il nostro cammino verso l’Europa“.
    La Georgia confina a nord con la Russia e ha chiesto di aderire all’Unione Europea a pochi giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, temendo che il disegno del “nuovo mondo” di Putin possa cancellare anche la propria indipendenza (datata 9 aprile 1991, dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica). La candidatura della Georgia all’adesione UE e NATO – sancita dalla Costituzione nazionale – da tempo è causa di tensioni con il Cremlino, che nell’agosto del 2008 aveva portato all’invasione (per cinque giorni) della Georgia da parte dell’esercito russo. Da allora Mosca riconosce i territori separatisi dell’Ossezia del Sud e dell’Abkhazia come Stati indipendenti e ha dislocato migliaia di soldati nell’area, per aumentare la propria sfera d’influenza nella regione della Ciscaucasia.
    In un percorso di avvicinamento verso l’Unione Europea, nel 2016 è entrato pienamente in vigore (dopo due anni di provvisorietà) l’Accordo di associazione politica ed economica tra Bruxelles e Tbilisi. La Georgia è anche inclusa dal 2009 nel Partenariato orientale, il programma di integrazione tra l’Unione i Paesi di quest’area geopolitica, insieme a Ucraina, Repubblica di Moldova, Armenia, Azerbaijan e Bielorussia (anche se nel giugno del 2021 quest’ultima ha sospeso l’adesione). Tuttavia, nessuna delle due intese ha come obiettivo o come clausola l’adesione della Georgia all’UE e solo il via libera del Consiglio Europeo potrà aprire la strada verso la candidatura all’adesione.

    My address to President @AndrzejDuda.
    Georgia and Poland share a tragic common past, a past of occupation, of being torn away from the European family. At this time, we count, as always, on the support, solidarity, brotherhood of Poland to support our path toward Europe. pic.twitter.com/06qYbtzPij
    — Salome Zourabichvili (@Zourabichvili_S) June 20, 2022

    La ‘marcia per l’Europa’ a Tbilisi ha esortato i Ventisette a concedere lo status di Paese candidato, dopo che la Commissione ha indicato la necessità di “un’attenta valutazione”. Ma i gruppi europeisti spingono sulla “scelta storica e aspirazione del popolo georgiano”

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    I morti di Bucha davanti al Consiglio UE, gli ucraini chiedono l’embargo sul gas

    Bruxelles – “Come ci si sente a finanziare un genocidio?” La domanda, che è un vero e proprio atto d’accusa per l’Unione europea, è quella rivolta da manifestanti ucraini che hanno portato i morti di Bucha di fronte alla sede del Consiglio dell’UE a Bruxelles. Persone stese a terra a riproporre le scene del massacro nella città dell’Ucraina settentrionale, diventate il simbolo dell’aggressione russa anche sulla scia della cassa di risonanza mediatica. Mentre le persone giacciono esanimi a terra, dal megafono il grido di aiuto che è anche un grido di critica nei confronti di chi non è considerato veramente vicino al popolo ucraino.

    “Embargo al gas russo”, la richiesta urlata a tutti gli addetti ai lavori. Vengono chiamati in causa i rappresentanti permanenti degli Stati membri, responsabili del lavoro a livello tecnico, ancora lontani dal mettere a punto vere sanzioni energetiche. L’UE ha messo sul tavolo restrizioni su carbone e petrolio, ma a detta degli ucraini che si sono ritrovati all’ingresso del Consiglio, non basta. Perché è dal gas che Mosca trae il maggiore profitto, i maggiori ricavi, e i proventi della vendita di gas al Vecchio continente sono utilizzati per finanziare la guerra in corso. “La vostra indecisione sta uccidendo gli ucraini”. Questa la denuncia dei morti di Bucha portati alle porte dell’istituzione comunitaria dove gli Stati hanno il compito, non semplice, di decisioni non scontate.

    Il senso di frustrazione del popolo ucraino appare comunque slegato da un’Europa che fin qui ha comunque agito con azioni senza precedenti, anche in coordinamento con i partner dell’Occidente, pronti a mettere sotto accusa il presidente russo Putin. L’azione dell’UE fin qui è stata ragionata, e basata sullo sviluppo della situazione e la sua evoluzione. Si discute un quinto pacchetto di sanzioni, e si è deciso di attivare lo Strumento europeo per la pace, che consente la fornitura di armi di difesa. Difficile dire che l’UE non abbia fatto nulla, ma per gli ucraini non è stato fatto abbastanza.

    Manifestazione davanti alla sede comunitaria rappresentativa degli Stati membri, accusati di non fare abbastanza contro Putin. “Come ci si sente a finanziare un genocidio?”

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    Bielorussia, Consiglio dell’UE introduce divieto di sorvolo dello spazio aereo dell’Unione Europea per le compagnie di Minsk

    Bruxelles – Seguendo le conclusioni del vertice dei leader UE dello scorso 24 maggio, il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso oggi (venerdì 4 giugno) di rafforzare le misure restrittive nei confronti la Bielorussia. Nello specifico, è stato introdotto il divieto di sorvolo dello spazio aereo dell’Unione e di accesso agli aeroporti europei per tutti i vettori e le compagnie aeree bielorusse.
    Da oggi, gli Stati membri UE sono tenuti a negare il permesso di atterrare, decollare o sorvolare i rispettivi territori nazionali a qualsiasi aereo, anche commerciale, che voli sotto bandiera rosso-verde.
    La misura si inserisce nel contesto della condanna dell’Unione Europea del dirottamento del volo Ryanair FR4978 Atene-Vilnius di domenica 23 maggio verso l’aeroporto nazionale di Minsk, su cui l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO) ha già annunciato di voler aprire un’indagine per determinare la violazione del diritto internazionale dell’aviazione e il potenziale rischio per la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio dell’aereo.
    Il dirottamento su Minsk era stato deciso – ma mai ufficialmente rivendicato – dal regime del presidente Alexander Lukashenko, per arrestare il giornalista e oppositore Roman Protasevich e la compagna Sofia Sapega, che viaggiavano entrambi su quel volo.

    Rafforzate le misure restrittive contro il regime di Alexander Lukashenko, in linea con le conclusioni dei leader UE di fine maggio. Il permesso di atterrare, decollare e sorvolare i Paesi membri sarà negato a qualsiasi tipo di vettore, anche commerciale

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    Allargamento UE, intesa tra Parlamento e Consiglio su fondi a sostegno dell’adesione di Balcani occidentali e Turchia

    Bruxelles – Era stato chiesto con urgenza durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo di maggio dallo stesso commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, e dopo due settimane l’accordo sullo strumento di assistenza pre-adesione IPA III è stato raggiunto dai negoziatori di Consiglio e Parlamento UE.
    Un’intesa politica sulle priorità, gli obiettivi e la governance di questo strumento modernizzato, che andrà a disciplinare i finanziamenti 2021-2027 e metterà in campo 14,2 miliardi di euro a sostegno dell’attuazione delle riforme nei sette Paesi candidati all’adesione all’UE: i sei dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) e la Turchia.
    Attraverso l’accordo raggiunto ieri sera (mercoledì 2 giugno) – che dovrà essere ora convertito in Regolamento e approvato da Parlamento e Consiglio, verosimilmente entro l’inizio del prossimo autunno – i co-legislatori hanno deciso di rafforzare le condizionalità relative alla democrazia, ai diritti umani e allo Stato di diritto. L’assistenza prevista dallo strumento IPA III sarà sospesa in caso di “regresso democratico”, vale a dire di passi indietro dei rispettivi governi su questi settori-chiave nell’ambito delle riforme strutturali per l’accesso all’Unione.
    Il nuovo aggiornamento dello strumento di assistenza pre-adesione (istituito per la prima volta nel 2007 e seguito poi da IPA II nel 2014) si pone anche gli obiettivi di intensificare la lotta alla disinformazione e contribuire alla protezione dell’ambiente, dei diritti umani e della parità di genere, con un maggiore coordinamento con le organizzazioni della società civile e le autorità locali. Rafforzato anche il ruolo del Parlamento Europeo, che attraverso un dialogo geopolitico con la Commissione, sarà in grado di definire i principali orientamenti strategici e di controllare le decisioni prese nell’ambito dello strumento.
    È stato proprio il commissario Várhelyi ad accogliere con ottimismo l’intesa tra Consiglio e Parlamento: “È un segnale benvenuto, positivo e forte per i Balcani occidentali e la Turchia“. Il commissario ha definito l’aggiornamento dello strumento come “un solido investimento nel futuro della regione e dell’allargamento dell’Unione”, il cui punto di forza è proprio sostenere “l’attuazione delle principali riforme politiche, istituzionali, sociali ed economiche” per conformarsi agli standard comunitari. Non solo: “La sua programmazione si basa su priorità tematiche piuttosto che su dotazioni nazionali“, caratteristica fondamentale per “premiare le prestazioni e i progressi” e “dare maggiore flessibilità” alle esigenze in evoluzione.
    In ultima battuta, il commissario per l’Allargamento ha anche sottolineato che lo strumento IPA III “fornirà finanziamenti per il Piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali“, presentato il 6 ottobre dello scorso anno dalla Commissione per sostenere la ripresa economica di questa “regione prioritaria” nell’ottica geo-strategica dell’Unione Europea.

    Il nuovo strumento di assistenza pre-adesione IPA III che regola i finanziamenti 2021-2027 avrà un valore di 14,2 miliardi di euro. Agevolerà l’attuazione delle riforme nei sette Paesi candidati, ma sarà sospeso in caso di “regresso democratico”

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    UE, sanzioni alla Cina per violazione dei diritti umani. E Pechino bandisce quattro eurodeputati

    tsoni_maria 22/3 – A day to remember in Brussels #bruxellesmabelle #BrusselsAttacks #Brusselsremembers https://t.co/hxw6LtAE4Lhelenadalli I discussed & answered questions on the specifics of the #EUDisabilityRights Strategy with @EP_Petitions covering a… https://t.co/kWLwdG38gsFMCastaldo #Erdogan’s decision to withdraw #Turkey from the #Istanbul Convention is illogical and paradoxical. A dangerous act… https://t.co/RvxQ3wnzjDJanezLenarcic RT @JMDBarroso: Great to get approval at my first @Gavi Board of the #COVAX Buffer – up to 100 million doses of #COVID19 vaccines will be a…TheProgressives RT @IratxeGarper: Today there was no Conference of Presidents of the EP, so no decision was taken in relation of this topic (besides EPP at…EU_ENV RT @EU_ecoinno: Happy #WorldWaterDay!
    A great occasion to celebrate water and raise awareness on the global #water crisis.
    DYK: @EU_EASME…luigidimaio Oggi è stato assegnato a Luca Attanasio il #premioISPI, il riconoscimento che @ispionline conferisce a chi ha contr… https://t.co/siPVqJQ4c7EPPGroup RT @IuliuWinkler: I stand in full solidarity with my fellow MEPs and European institutions targeted by today’s unfair & inacceptable sancti…ftbrussels Johnson seeks to end UK-Brussels stand-off over AstraZeneca vaccine https://t.co/0Mp4o93w6usandrogozi @RenewEurope @Renaissance_UE @ItaliaViva @ItaliaViva_EU @NathalieLoiseauftbrussels Vaccine woes and the perils of export controls https://t.co/VVOqvRWzHSecfr “The #COVID19 pandemic has sharpened the need for public policy…it has sharpened Spain’s desire to shape the resp… https://t.co/tncAAgUBZGsandrogozi In riunione con @EmmanuelMacron sulle grande priorità #UE e il futuro dell’#Europa @Renaissance_UE https://t.co/nCLg9aKxo2NabilaEUspox 🇨🇦 https://t.co/dMzngVK9i0 @CanadaFP

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    🇺🇸 https://t.co/hMrV78Cabc @StateDeptNabilaEUspox The EU welcomes the decisions taken by Canada, the UK & US to impose sanctions against those responsible for… https://t.co/fhcFuiMrQZeu_near RT @LMeredithEU: Water streams connect people in the #EU & #EasternPartnership. On 💧 #WorldWaterDay find out more on how we work together t…dubravkasuica Read my full speech here: https://t.co/QlKXH0nDIA
    #RuralVisionEUansaeuropa “Le sanzioni della Cina contro i deputati al Parlamento europeo, la sottocommissione per i diritti umani e gli orga… https://t.co/L6U0JeLF6ijduch . @EP_President Sassoli meets with MEPs blacklisted by China in response to sanctions on alleged human rights abuse… https://t.co/1BkaJr5t6PEuroparl_IT @EP_President: “Siamo fermamente al fianco degli eurodeputati sanzionati dalla Cina.

    Ho ribadito il mio sostegno a… https://t.co/Um8pWpzcny

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    Arresto Navalny: dall’UE sanzioni mirate contro quattro dirigenti russi

    arianna_podesta🇪🇺 @EU_Commission opened in-depth investigation to assess whether 🇩🇪 plans to compensate with €4.35 billion lignite… https://t.co/Jp7M3KttYF

    Europarl_ITAperte le candidature al Premio del cittadino europeo 2021: candida il tuo progetto o nominane uno che ti è piaciut… https://t.co/AP4MZGrwmn

    epc_euRT @J_Greubel: Below #CoFoE comparison not only shows which institution (as of now) got its way in which area & where EP might try to re-ne…

    brandobenifeiIl Presidente #Draghi ha esperienza e può governare bene col nostro sostegno, ma sono preoccupato per il comportame… https://t.co/b9bYnDoAEv

    OECDOur dedicated #COVID19 digital Hub is available in 6⃣ languages: ✅ English ✅ French ✅ Spanish ✅ Portuguese ✅ Germa… https://t.co/gcx156WGai

    ecfrRT @majda_ruge: My latest for @ecfr on 🇩🇪 nomination of Christian Schmidt as the new High Representative to #Bosnia. Read about the risks s…

    ecfrRT @ECFRMadrid: We’re listening to the fascinating conversation between @philipstephens @FT & @jitorreblanca @ecfr on the #UK’s search for…

    CarloCalendaCredo purtroppo che abbia perfettamente ragione https://t.co/cxBk8C9Mzr

    JosepBorrellFMon post de blog au sujet du partenariat avec nos voisins du sud de la Méditerranée discuté au dernier Conseil Euro… https://t.co/uM62SzISbT

    MalosseHenriExclusif, la Taxonomie, cette nouvelle invention de la Bureaucratie européenne qui menace les petits métiers europé… https://t.co/verviNJizh

    EU_ENVRT @InterregBSR: Through the #Interreg project #BSRStarsS3, business support organisations, public authorities & policymakers around the #B…

    epc_euRT @EgmontInstitute: Tomorrow @EgmontInstitute @epc_eu event on: The #EU’s new #tradestrategy: open, sustainable and assertive? With @We…

    ecfrRT @ECFRPower: In case you missed the latest @ecfr podcast – last week @markhleonard was joined by Claudia Azevedo, Teresa Gouveia & @Moeda…

    ftbrusselsErdogan pledges human rights reforms https://t.co/nIDxZ1HSnL

    cristinascarfiaNon l’avrei mai detto! https://t.co/MG8tCJ2TjF

    straneuropaExport di armi, record del governo #Renzi e boom di commesse dall’Arabia Saudita I conti di @raphael_zanotti… https://t.co/LfbKgsVaXe

    CarloCalendaRT @Azione_it: Questa sera, alle ore 22:20, @CarloCalenda sarà ospite a @diMartedi su @La7tv. #Azione #DiMartedì https://t.co/2ZWFh3iCCn

    US2EURT @EUintheUS: The EU and U.S. are in lockstep in dealing with #Russia over Alexei Navalny. ⤵️

    OECDRT @CSharrockParis: My report on the fourth round of consultations for the selection of the OECD Secretary-General went live on the OECD we…

    RenewEuropeRT @CiolosDacian: I salute the first use of the EU Magnitsky Act. #Navalny Despots need to learn they can’t disregard #humanrights and de…