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    Orban scrive a von der Leyen: “UE finanzi le barriere per i migranti. Senza di noi l’Europa al collasso”

    Bruxelles – “Una nuova crisi migratoria sta prendendo forma alle porte dell’Europa”. Inizia così la lettera che il primo ministro ungherese Viktor Orban ha indirizzato alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Secondo Orban la congiuntura della disastrosa ritirata dall’Afghanistan e la crisi in Bielorussia porterà a una nuova ondata di migranti, “ancora peggiore di quella che abbiamo visto nel 2015”.
    Secondo il primo ministro l’Unione non può permettersi che a gestire la crisi siano i soli Paesi frontalieri e preme perchè l’UE “riconosca che la protezione dei confini esterni è una manifestazione indisputabile della solidarietà europea”. E così Orban torna a chiedere il supporto economico di tutti i Paesi membri per costruire e potenziare la rete di barriere che alcuni Stati europei hanno costruito o stanno costruendo a proprie spese. Quando il Paese frontaliero in difficoltà era l’Italia però Orban chiarì bene che lui non avrebbe fatto alcuno sforzo per dare una mano. Ora cambiano i flussi e cambiano anche i principi, evidentemente.
    La richiesta di Orban richiama la lettera firmata da 12 Paesi membri il 7 ottobre scorso. In quell’occasione la destinataria era stata la Commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson e si chiedeva che le nuove barriere fossero “finanziate adeguatamente dal budget dell’UE come argomento prioritario”.
    In quell’occasione la Commissaria aveva fatto sapere che, pur comprendendo la volontà dei firmatari di “rafforzare la protezione dei nostri confini esterni”, i costi per le barriere sarebbero stati a carico dei soli Paesi costruttori.
    A preoccupare Orban c’è “l’uso ibrido delle migrazioni proveniente dalla Bielorussia”, colpevole di utilizzare i flussi migratori per colpire i Paesi dell’Unione europea. Di fronte alla possibilità che molti altri decidano di usare l’immigrazione contro l’UE, per Orban bisogna alzare muri, che sono “l’unica misura efficace per tenere al sicuro i cittadini europei contro l’arrivo di massa di migranti illegali”.
    Orban chiede di “rimborsare il costo delle misure di protezione implementate dall’Ungheria”, costate 590 milioni di fiorini (circa 1,7 milioni di euro). Nella conclusione, la lettera richiede esplicitamente di rivedere le precedenti decisioni della Commissione in materia, viziate da “una interpretazione e un’applicazione scorretta di alcune regole rilevanti”.

    Il primo Ministro ungherese rinnova le richieste già espresse nella lettera dello scorso 7 ottobre in cui diversi Stati membri avevano chiesto all’Unione di finanziare con fondi europei la costruzione di barriere ai confini per respingere i migranti

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    L’UE punta all’Artico: transizione verde, libertà di navigazione e materie prime

    Bruxelles – La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione congiunta per indirizzare l’azione dell’Unione nella regione dell’Artico. Il documento, dal titolo Un coinvolgimento maggiore dell’UE per un Artico pacifico, sostenibile e prospero, analizza gli interessi dei Paesi membri nel teatro polare e getta le basi per rispondere alle sfide incipienti.
    L’impegno dell’UE per un Artico verde
    La regione negli ultimi anni ha visto sia l’aumento della competizione geopolitica tra grandi potenze che gli effetti più drastici del riscaldamento globale. Come ha ricordato il Commissario europeo per l’ambiente Virginijus Sinkevičius “la regione dell’Artico si sta scaldando tre volte più velocemente del resto del pianeta”.
    Un fenomeno che influisce sull’andamento globale del clima e minaccia la corrente del Golfo, con effetti potenzialmente disastrosi per tutti i Paesi del Nord Atlantico. Gli indirizzi della Commissione muovono proprio dall’aspetto climatico. Diminuire le emissioni e porre un freno all’estrazione di gas e petrolio è una necessità impellente per la salute del Pianeta e degli abitanti della regione. Come ha ricordato sempre Sinkevičius, sono centinaia di migliaia gli Europei che vivono nelle vicinanza del Polo e di otto Stati considerati pienamente artici ben tre fanno parte dell’Unione europea (Svezia, Danimarca, Finlandia).
    A completare l’impegno ecologico dell’Unione sarà il progetto per la riduzione delle microplastiche (30 per cento entro il 2030) e il contrasto alla pesca smodata, che minaccia di intaccare i ricchi bacini ittici del Polo.
    Salvare l’approccio cooperativo nell’Artico
    Le relazioni tra potenze nell’Artico sono tradizionalmente contraddistinte da un maggiore grado di cooperazione rispetto al resto dei teatri “caldi”. La Commissione intende impegnarsi perché questa tendenza sopravviva all’inasprirsi delle condizioni del sistema internazionale. Di qui la preoccupazione per i tentativi di cinesi di installarsi nell’area e per l’intesa militarizzazione condotta dalla Federazione Russa.
    Il documento promuove la cooperazione multilaterale nell’Artico, con il potenziamento di strumenti come la Northern Dimension, l’accordo per lo sviluppo logistico e la tutela degli abitanti dei Poli tra UE, Russia, Norvegia e Islanda. I partenariati per la ricerca scientifica, numerosi da sempre trai ghiacci anche con potenze che altrove sono “ostili”, vengono individuati come vettore privilegiato della cooperazione.
    La comunicazione precisa che il partner principale per la sicurezza resta la NATO e che la cooperazione deve sempre essere orientata al rispetto della convenzione UNCLOS sul diritto del mare, dunque sul riconoscimento delle zone economiche esclusive e della sovranità degli spazi marittimi. Per aumentare il proprio coinvolgimento e monitorare la situazione la Commissione ha promesso di stabilire il suo primo ufficio in Groenlandia, presso la citta di Nuuk.
    Di particolare rilevanza geopolitica è la volontà di avviare un piano sostenibile di sfruttamento delle materie prime di cui la regione è ricca. Nello specifico la comunicazione fa riferimento alle terre rare (RE) e alla necessità di assicurare un approvvigionamento che non dipenda da “uno o pochi Paesi fornitori”, con esplicito riferimento alla Repubblica popolare cinese, da cui l’UE acquista il 98% delle RE.

    La Commissione europea ha rilasciato una comunicazione congiunta a Parlamento e Consiglio per indirizzare l’azione comunitaria nell’Artico. Insieme alla promozione di un approccio competitivo con le altre potenze, la Commissione vuole portare avanti le battaglie per la libertà di navigazione, lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento

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    Boeing-Airbus, Ue verso 4 miliardi di dazi sulle importazioni Usa

    RebHarmsThey won‘t give up until former President leaves: Uchodi Lukashenka! #StandWithBelarus #Belarus https://t.co/J3G6Lj0RnS

    EPPGroupThe people of #Belarus continue their peaceful protest and are met with consistent brutality by the #Lukashenko reg… https://t.co/yytTKBk26o

    FedericaMogHere my interview on #USAelection2020 #BidenHarris2020 #EU – #US relations with @camanpour on @cnni https://t.co/qTd5MHc9DS

    EPPGroupRT @listenlund: EU negotiators from the parliament and member states are due this week to discuss a longstanding plan that would force plat…

    jduchMEPs want the amount of €672,5 billion euros in grants and loans to be available to finance national measures desig… https://t.co/ktTNnxk9Ji

    nomfupRT @TIME: Capping off a contentious two-year stint, Rep. Cheri Bustos, the head of House Democrats’ campaign arm, has decided to exit her p…

    ManfredWeberRT @simoncoveney: It’s for UK Parl to legislate as it sees fit. But understand, if UK passes law designed to break International Law, WI &…

    nomfupRT @nytimes: Dan Quayle, a Republican who was vice president to President George H.W. Bush when their ticket lost to Bill Clinton in 1992,…

    nomfupNel frattempo, in un universo parallelo https://t.co/3QmNFak9qO

    FedericaMogRT @camanpour: Former EU Foreign Policy Chief @FedericaMog says she has been saddened to see the US “denying so many of its fundamental val…

    LJahierEUThis is simply…. unique #Music make miracles and it’s #Magic https://t.co/x9sOkq0EAK

    EP_PresidentIf COVID-19 has taught us one thing, it’s that we need to strengthen European democracy. The Conference on the Futu… https://t.co/p6DXSP3tXz

    EP_PresidentWenn uns COVID-19 eines gelehrt hat, dann, dass wir europäische Demokratie stärken müssen. Die Konferenz zur Zukunf… https://t.co/w7edejh97P

    ecrgroupECR MEP Jadwiga Wiśniewska: “We support all measures aimed at protecting the Union’s budget, but they must be legal… https://t.co/5er2wtGGs3

    JosepBorrellFWe often say ‘Europe comes out of the crisis stronger’. To this end, we need to be mobilised on all fronts and EU D… https://t.co/3Kkm1rr2o8

    nomfupRT @nytpolitics: Even in defeat, Republicans saw clear indicators of the enduring power of Trump-style populism. By the time Joe Biden gave…

    nomfupRT @nytopinion: The competitiveness of the Trump coalition, the fact that his party came through the election in better-than-expected shape…

    EPPGroupIt’s what we have been saying for weeks. @eucopresident agrees with us that there can be no impunity for those glor… https://t.co/pReP9DIBKI

    nomfupEmpatia si sta rucolizzando, siamo già nei paraggi della resilienza

    ansaeuropaCoinvolgere le regioni di confine dotandole di risorse specifiche e procedure accelerate, concludere i negoziati pe… https://t.co/qXz4DP80Rk

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    Merkel favorita per presidenza Commissione UE

    L’asse franco-tedesca si rafforzai vista delle elezioni europee e come scrive Marco Zatterin su La Stampa, non appena le urne saranno chiuse e i risultati noti, i leader delle famiglie più forti del Parlamento europeo – popolari, socialdemocratici, liberali e verdi – daranno il via al grande valzer delle europoltrone. Prenderà la parola Manfred Weber, […]