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    Manovra: Fico, i ritardi sono un problema da risolvere

    “Il problema del ritardo con cui la legge Finanziaria arriva alla Camera c’è, l’ho sempre detto, e bisogna risolverlo”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, rispondendo alla domanda di un giornalista a Pagani (Salerno). “Non è una cosa solo di oggi e di questo Parlamento – ha aggiunto Fico – ma un problema di tanti Parlamenti e di tanti Governi. Bisogna riuscire ad affrontarlo per trovare una soluzione”.

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    Quirinale: Letta, sarà un'elezione rapida e a larga maggioranza

    “Sono sicuro che il nostro Paese avrà a fine gennaio un presidente o una presidente eletto a larga maggioranza e rapidamente dalle Camere riunite in seduta comune, e non con vecchi modelli come capitò in passato con lunghe settimane di votazione”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine di un dibattito sul futuro dell’Ue, organizzato da S&D a Firenze. “Bisognerà dare un segnale e fare questa scelta in modo tale che sia anche una scelta rapida e credo che sia una scelta che debba avvenire nel nome dell’Europa”, ha aggiunto spiegando di riterenere “inimmaginabile l’Italia con un presidente della Repubblica anti europeo”.
    “Se per mantenere la situazione migliore degli altri Paesi Ue è necessario prorogare lo stato di emergenza, noi siamo a favore della proroga. Appoggeremo il governo nelle scelte che farà. Se valuterà, dati alla mano, che è necessario prorogare lo stato d’emergenza, avrà sicuramente il nostro sostegno, proprio perché non vogliamo raggiungere con due settimane di ritardo gli altri Paesi nella crisi nella quale si trovano: vogliamo rimanere nella situazione migliore rispetto agli altri”, ha detto inoltre il segretario del Pd. 
    “Passare dal Patto di stabilità al Patto di sostenibilità, nella doppia accezione di una sostenibilità ambientale e di una sostenibilità di giustizia sociale e allo stesso evidentemente una sostenibilità sui conti pubblici di lunga gittata”: è la direzione in cui va la proposta che il Pd presenterà “a febbraio” per la riforma chiave per l’Ue, come spiegato da Letta. “Per noi – ha aggiunto – il Patto di stabilità sarà il grande tema del 2022”.
    La candidatura di Silvio Berlusconi al Colle? “Abbiamo detto in tutte le sedi e in tutte le salse che continuare a discutere di nomi è un gioco che non porta da nessuna parte. A gennaio, quando si inizierà a votare, noi proporremo il metodo più condiviso possibile: per me il presidente della Repubblica bisognerebbe eleggerlo tutti insieme, da Meloni ai Cinque stelle, da Letta a Salvini”. Lo ha detto Matteo Renzi arrivando ala festa di FdI, Atreju, a Roma. Poi, a chi gli chiedeva se ritenga che possa andare così, ha risposto: “Penso che sia difficile”.  “Oggi la destra ha dei numeri in maggioranza: da FdI a Forza Italia il 45% dei grandi elettori. Il punto è se il centrodestra prende una iniziativa insieme o no. Io connivenza col nemico? Assolutamente no. Stavolta o la destra si incarica di fare una proposta complessiva o, se non lo fa, dal 20 gennaio in poi si deve cercare le ragioni migliori per cercare tutti insieme un arbitro”, ha aggiunto Renzi.
    “Il centrodestra è centrale, non solo strategicamente ma numericamente. La Lega ha l’onore di guidare un centrodestra che ha le carte giuste per essere protagonista della scelta di un presidente che, finalmente, non abbia in tasca la tessera del Pd. Un presidente della Repubblica scelto in condivisione. Io da lunedì chiamerò tutti i segretari dei partiti, tutti, dal più piccolo al più grande, per dire sediamoci intorno a un tavolo e parliamone”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenendo all’assemblea regionale del partito in Puglia.
       

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    Salvini: 'Una donna al Quirinale? Dipende da Berlusconi'

    Un presidente della Repubblica donna? “Ma Berlusconi si chiama Silvio e non Silvia. Se Berlusconi fa scelte diverse, allora abbiamo diverse donne con i requisiti”. Lo ha detto Matteo Salvini intervenendo ad Atreju. “Berlusconi è un candidato vero. Noi del centrodestra abbiamo tanti difetti ma se diciamo una cosa, la facciamo. Il centrodestra deve avere la determinazione ad avere l’onore e l’onere di eleggere il presidente della repubblica, che non deve avere la tessera del Pd. Questo è il regalo di Natale che facciamo agli italiani. Io spero che il presidente della Repubblica possa essere scelto con la partecipazione di tutti, partendo dall’unità del centrodestra. Io mi impegnerò per coinvolgere tutti”, ha detto il leader della Lega.
       

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    Revoca pass a positivi in black list fino al termine della quarantena

     Un database ovvero una sorta di ‘black list’ dei Green pass revocati a quelle persone già in possesso del certificato verde ma in seguito diventate positive, che la app verifica C-19 presenterà come ‘non validi’. Poi, una volta terminata la quarantena, il lasciapassare tornerà automaticamente valido fino alla sua scadenza. E’ quanto dovrà prevedere, a quanto si apprende, il sistema di sospensione del certificato verde. Il provvedimento dovrebbe essere contenuto in un Dpcm che sarà presto varato in attesa dell’ok del Garante della privacy.”Con riferimento alle notizie riguardanti l’annunciata revoca del green pass alle persone che, già in possesso delle certificazioni verdi, risultino in seguito positive, il Garante per la protezione dei dati personali ricorda di aver segnalato più volte, nei mesi scorsi, al Ministero della salute i profili critici derivanti da un mancato aggiornamento del certificato verde”. L’Autorità precisa anche che “è appena pervenuto dal Ministero della salute la bozza di Dpcm di modifica del Dpcm del 17 giugno 2021, che tocca anche gli aspetti legati alla revoca dei green pass, sul quale esprimerà il proprio parere con la massima urgenza”. 

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    Mattarella,senza comunità scientifica mondo in ginocchio

    “Senza l’opera della comunità scientifica il mondo sarebbe in ginocchio di fronte a questa pandemia. Abbiamo fronteggiato il virus grazie alla collaborazione della comunità scientifica, la comunità scientifica ha lavorato senza confini. Auspichiamo che non ci siano nuove pandemie, un nemico comune che mette a rischio il genere umano dovrebbe far trovare le ragioni per il dialogo”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico all’università Kore di Enna. “Siamo lietissimi che sia tornato in libertà”, ha detto in un altro passaggio riferendosi a Patrick Zaki. “La pandemia ha messo in crisi tutte le economie, ma è stata fronteggiata perchè la comunità scientifica ha lavorato in modo integrato, dialogando senza confini”.

    “Il mondo non può avere confini deve essere pronto ad intgregarsi e a lavorare insieme”, ha detto il presidente della Repubblica. “Il rettore nella sua relazione ha fatto stato della condizione di questo ateneo che mi pare si possa davvero dire passato alla terza età, quella degli uomini, un sogno realizzato e una sfida vinta. Questo laboratorio in cui ci troviamo di ingegneria sismica così all’avanguardia, la nuova facoltà di medicina, il progetto di un residence per gli studenti manifestano il ruolo di questo ateneo importante in questa zona interna della Sicilia. l’interno della sicilia ha prospettive e potenzialità”.

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    Fine vita: Fico, il Parlamento colmi il vuoto normativo

    “L’Italia deve colmare il vuoto normativo sul suicidio medicalmente assistito perché in questo modo entrerà nell’era di un Paese più civile e giusto”. Così a Cagliari il presidente della Camera Roberto Fico sul ddl prossimo all’Aula.
    “Sono convinto che si debba andare avanti, ce l’ha detto la Corte Costituzionale che ci ha dato un termine ampiamente superato, ce lo dicono le tante famiglie che soffrono. Spero che il Parlamento colmi il vuoto presto”. E sul rischio affossamento Fico insiste: “Il Parlamento deve dialogare in modo sereno e arrivare a una sintesi approvando leggi come il fine vita che sono al passo coi tempi”.    

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    Mattarella: 'Disuguaglianze creano intollerabili discriminazioni'

    “Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
    “Occorre oggi ribadire il carattere universale, inalienabile, indivisibile e interdipendente dei diritti umani – ha detto Mattarella – perché il loro godimento da parte di tutti è una condizione imprescindibile per uno sviluppo autenticamente sostenibile. Le società capaci di offrire a tutti opportunità per realizzare pienamente il proprio potenziale sono società più inclusive, libere e prospere, dunque più resilienti. Costruirle e consolidarle è un compito arduo, oltre che un dovere morale e giuridico di cui dare testimonianza ogni giorno”.
    “La Giornata commemora – afferma Mattarella – annualmente un evento di eccezionale rilevanza: l’adozione della Dichiarazione universale con la quale la comunità internazionale ha riconosciuto al massimo livello il carattere inviolabile della dignità umana e ha posto le basi per lo sviluppo, nel corso dei decenni successivi, di quel sistema di convenzioni internazionali che rafforza i meccanismi di tutela dei diritti umani. Il tema scelto per celebrare quest’anniversario, “Riduciamo le disuguaglianze, facciamo progredire i diritti umani”, fa riflettere sugli ostacoli – diffusi in diverse parti del mondo – al pieno ed effettivo godimento delle libertà fondamentali da parte di tutti. Il persistere di diseguaglianze che abbracciano la sfera politica, economica e sociale contraddice, infatti, il principio di equità e genera intollerabili discriminazioni. La crisi pandemica, inoltre, ha ulteriormente ampliato i divari esistenti, esacerbando la condizione di coloro che si trovano in situazioni di maggiore vulnerabilità”.
    Mattarella ha inviato anche un messaggio al Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Daniele Vaccarino.
    “Ora è il momento di impegno per non vanificare gli sforzi fin qui profusi, per contenere la circolazione del virus e sostenere la fiducia, elemento determinante insieme a riforme e investimenti per assicurare le basi per una crescita duratura e diffusa”, ha detto il Presidente della Repubblica.
    “Rivolgo un cordiale saluto a tutti i partecipanti all’assemblea della CNA – scrive il Capo dello Stato – che quest’anno si tiene in un quadro di forte ripresa, grazie alla positiva dinamica degli investimenti e dei consumi delle famiglie. Il nostro tessuto produttivo sta mostrando dinamismo e resilienza, dopo la fase di acuta difficoltà causata dalla pandemia; artigiani e piccole imprese, con impegno, sacrificio e determinazione, hanno fornito un contributo vitale alla tenuta sociale e al benessere collettivo. La Repubblica, dal canto suo, non ha lesinato sforzi a sostegno dei comparti colpiti e dell’occupazione”. L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenuto dalla Unione Europea, “riveste un’importanza cruciale per aumentare il potenziale di crescita e porre il nostro Paese su un sentiero più sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, oltre che sul fronte delle finanze pubbliche. Interventi in istruzione e formazione saranno decisivi per diffondere competenze adeguate, sia nella pubblica amministrazione sia nel sistema produttivo – incluso il lavoro autonomo e le piccole imprese – per affrontare al meglio la transizione digitale e ecologica”.
    “L’intera comunità – afferma Mattarella – è chiamata a una straordinaria prova di responsabilità e iniziativa; le istituzioni e le forze economiche e sociali e le rappresentanze di categoria sono chiamate a partecipare attivamente allo sviluppo della vita economica del Paese in questa stagione decisiva. Con questo spirito invio a tutti i presenti un caloroso augurio di buon lavoro”.
    “Attorno alla sfida di portare il vaccino in ogni angolo del mondo si sta consumando una sfida non accettabile. Non si tratta solo di una questione di dosi: il tema non è solo di donarle, ma di costruire modelli organizzativi e logistici che ci mettano nelle condizioni di poterle utilizzare a fondo”. A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza durante la cerimonia di consegna del premio Cidu per i diritti umani, a Roma. “L’Italia è in testa a queste battaglie perché le donazioni possano crescere – aggiunge – Ora arriva una fase in più: donare ed essere al fianco dei paesi più fragili per le campagne vaccinali”.

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    Suicidio assistito: le Commissioni approvano il ddl, il 13 dicembre va in Aula

    “Le Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera hanno approvato il ddl sul suicidio assistito, di attuazione della sentenza della Corte costituzionale del novembre 2019. Il testo va in aula lunedì prossimo 13 dicembre. Contro il centrodestra, a favore M5s e centrosinistra.
    “Il personale sanitario ed esercente le attività sanitarie ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure per l’assistenza alla morte volontaria medicalmente assistita disciplinate dalla presente legge quando sollevi obiezione di coscienza con preventiva dichiarazione”. Lo prevede un emendamento al ddl sui suicidio assistito approvato a larga maggioranza dalle Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera.
     “La dichiarazione dell’ obiettore – si legge nell’emendamento – deve essere comunicata entro tre mesi dalla data di adozione del regolamento” di attuazione della legge, “al direttore dell’azienda sanitaria locale o dell’azienda ospedaliera, nel caso di personale dipendente”.
        “L’obiezione può sempre essere revocata o venire proposta – si legge ancora nel testo approvato – anche al di fuori dei termini di cui al comma uno, ma in tale caso la dichiarazione produce effetto dopo un mese dalla sua presentazione”.    “L’ obiezione di coscienza – precisa ancora l’emendamento – esonera il personale sanitario ed esercente le attività sanitarie ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificatamente diretta al suicidio e non dall’assistenza antecedente l’intervento”.    “Gli enti ospedalieri pubblici autorizzati – stabilisce infine l’emendamento – sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’espletamento delle procedure previste dalla presente legge. La regione ne controlla e garantisce l’attuazione”.
    Un emendamento prevede che non è punibile chiunque sia stato condannato, anche con sentenza passata in giudicato, per aver agevolato in qualsiasi modo la morte volontaria medicalmente assistita di una persona prima della entrata in vigore della presente legge, qualora al momento del fatto ricorressero i presupposti delle condizioni della presente legge e la volontà libera informata e consapevole della persona richiedente fosse stata inequivocabilmente accertata”.