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    Cdm, Ferrandino al posto di Di Bari al Dipartimento migranti

    Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato che Michele Di Bari, da Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione è collocato a disposizione. La decisione, resa nota dal comunicato del Cdm, arriva dopo le dimissioni di Di Bari, a seguito dell’inchiesta sul caporalato che vede coinvolta la moglie. Il Cdm ha nominato Francesca Ferrandino al posto di Di Bari: arriva da Bologna ed è destinata a svolgere le funzioni di Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.    

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    Sale la tensione sulla manovra, il Pd fa muro sulle cartelle

    Prosegue il confronto nella maggioranza sulla manovra, che approderà in Senato il 21 dicembre. Il Pd chiarisce: c’è accordo sugli 8 miliardi di tagli alle tasse, ma le cartelle non si toccano o si riapre tutto. Il governo lavora a una norma per salvare i comuni in pre-dissesto come Palermo, a Napoli, Torino e Reggio Calabria. Confermato lo stanziamento di 3,8 miliardi contro il caro-bollette, 900milioni per le fasce svantaggiate. Possibile la rateizzazione per le imprese. Il ministro Cingolani pensa ad aumentare la quota di produzione nazionale di gas.La manovra arriverà in Aula al Senato martedì 21 dicembre alle 9.30. L’Assemblea esaminerà il Rendiconto di Bilancio interno e poi si terrà la discussione generale sul Bilancio senza orario di chiusura. Mercoledì le repliche del governo, poi i voti sulle tabelle e a seguire tutte le successive fasi. E’ quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, secondo quanto riferisce la presidente del Pd Simona Mapezzi.La legge di Bilancio approderà nell’Aula della Camera tra il 27 ed il 30 dicembre: emerge dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio.”C’è un accordo complessivo sugli 8 miliardi per il taglio delle tasse, e prevede che le cartelle non si tocchino. È stata anche respinta la proposta del premier Draghi, che al Pd andava bene, sulla trattenuta Irpef sopra i 75mila euro. Se quell’accordo verrà riaperto, verrà riaperto su tutto. E il Pd vedrà cosa fare con subemendamenti all’emendamento del governo che dovrebbe arrivare domani”.Così Alan Ferrari, vicecapogruppo del Pd in Senato,in una pausa delle riunioni di maggioranza sulla manovra, facendo riferimento alla possibilità caldeggiata da FI di una dilazione dei pagamenti per le cartelle notificate dal primo gennaio 2022.Napoli, Palermo, Torino e Reggio Calabria: a questi comuni in particolare è indirizzata una norma a cui sta lavorando il governo con misure per le città metropolitane in pre-dissesto, da inserire in un emendamento ad hoc alla legge di Bilancio. A quanto si apprende la norma, in sintesi, prevede che lo Stato dia alle città metropolitane in difficoltà un contributo straordinario pluriennale, chiedendo in cambio impegni su fiscalità, riscossione, patrimonio e personale.”La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato. E’ capitato altre volte, all’inverso. E’ un problema strutturale, credo nel bicameralismo, ma il problema non va affrontato solo da Camera e Senato ma nel suo insieme, col governo. Dopo questa legge di Bilncio bisogna fare un punto su come riuscire a dare una attuazione vera al bicameralismo, che oggi ha delle difficoltà”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, nel tradizionale scambio di auguri con la stampa parlamentare, a Montecitorio.Il governo ha depositato un emendamento alla legge di Bilancio del ministero della Giustizia per la stabilizzazione dei magistrati onorari, come anticipato dal Sole 24 Ore. Obiettivo dichiarato “dare una risposta alle sollecitazioni provenienti dalla Commissione europea”, che ha avviato nei confronti dell’Italia la procedura di infrazione contestando che l’attuale disciplina sulle toghe onorarie non sarebbe conforme ad alcune direttive della Ue.

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    Covid: Draghi proroga lo stato di emergenza, arriva il decreto

    Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid.Il decreto legge si compone di 11 articoli e proroga tutte le misure legate all’emergenza.Il Cdm non ha approvato alcuna misura che contempli obbligo di utilizzare mascherine all’aperto. La bozza di decreto legge per la proroga dello stato d’emergenza fa slittare al 31 marzo la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, “su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso”: dalla chiusura di strade e parchi, cinema e teatri, allo stop alle cerimonie, fino al lockdown e alla quarantena “ai soggetti che hanno avuto contatti” a rischio. La bozza prevede anche la proroga della norma che stabilisce i criteri per le zone bianca, gialla, arancione e rossa.Fino al 31 marzo 2022 sono prorogati i congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid ed è prorogata anche la possibilità di smart working per i lavoratori fragili. Lo prevede la bozza del dl sul Covid. Con decreto ministeriale, “da adottare entro trenta giorni, sono individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 31 marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione, e specifiche attività di formazione professionale sono svolte da remoto”.Nasce un’infrastruttura, presso un sito militare, per “lo stoccaggio e la conservazione delle dosi vaccinali per le esigenze nazionali”. Lo prevede la bozza di decreto legge per la proroga dello stato d’emergenza Covid. Vengono stanziati 6 milioni per il 2022 “per la realizzazione e l’allestimento, da parte del ministero della Difesa, dell’infrastruttura presso un sito militare”. L’obiettivo è “assicurare il potenziamento delle infrastrutture strategiche per fronteggiare le esigenze connesse all’epidemia da Covid-19 e garantire una capacità per eventuali emergenze sanitarie future”.Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato alla guida del Comando operativo di vertice interforze (Covi).  Il Consiglio dei ministri, viene spiegato, ha approvato all’unanimità la nomina proposta dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Figliuolo resta commissario straordinario all’emergenza Covid e il decreto sulla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 marzo, proroga anche i poteri del commissario, a partire da quelli di ordinanza.Nell’esercizio dei poteri derivanti dalla dichiarazione dello stato di emergenza, il capo del Dipartimento della Protezione civile e il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, “adottano anche ordinanze finalizzate alla programmazione della prosecuzione in via ordinaria delle attività necessarie al contrasto e al contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19″. Lo si legge nella bozza del decreto Covid approvato in Consiglio dei ministri.
    E’ confermato lo stanziamento di 3,8 miliardi per far fronte al rincaro delle bollette di luce e gas nel primo trimestre 2022. Lo ha detto il ministro Daniele Franco in Cdm, a quanto si apprende da fonti governative. Di questi fondi 1,8 miliardi annullano gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16kwh, 600 milioni servono ad abbassare l’aliquota Iva per il gas al 5 %, inoltre per il gas gli oneri di sistema sono azzerati per tutti, per le famiglie svantaggiate gli aumenti sono annullati con 900 milioni.”Non sono d’accordo con la proroga dello stato di emergenza: se dura più di due anni è un controsenso logico e linguistico. Credo che il governo oggi debba riuscire a combattere l’epidemia ripristinando i diritti. Comincia a crearsi un problema per la democrazia. Gli unici a difendere la Costituzione siamo rimasti noi di FdI”. Così la leader di FdI, Giorgia Meloni intervistata da Venanzio Postiglione, vicedirettore del Corriere, su Corriere.it.

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    A bollette 3,8 miliardi, 900 milioni per stop aumenti ai più fragili

    E’ confermato lo stanziamento di 3,8 miliardi per far fronte al rincaro delle bollette di luce e gas nel primo trimestre 2022. Lo ha detto il ministro Daniele Franco in Cdm, a quanto si apprende da fonti governative. Di questi fondi 1,8 miliardi annullano gli oneri generali di sistema per le utenze fino a 16kwh, 600 milioni servono ad abbassare l’aliquota Iva per il gas al 5 %, inoltre per il gas gli oneri di sistema sono azzerati per tutti, per le famiglie svantaggiate gli aumenti sono annullati con 900 milioni.Il governo valuterà l’ipotesi di rateizzare le bollette, in particolare per le imprese. E’ quanto emerge da fonti governative al termine della riunione del Cdm. La rateizzazione consentirebbe, a quanto spiegano fonti di settore, di dare sostegno alle aziende in difficoltà per i rincari, senza configurare aiuti d’impresa.

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    Giornali Athesis progettano la sostenibilità con i lettori

    Serata-evento il 15 dicembre, a Verona per l’evento conclusivo del progetto lanciato dal gruppo editoriale Athesis per stilare, assieme ai cittadini, l’Agenda della dello sviluppo sostenibile del territorio. Sarà inoltre lanciato on line il sondaggio che dà la parola ai lettori su questi temi.
    Agenda Sostenibilità è un’iniziativa pluriennale ideata e promossa da Athesis che ha preso il via la scorsa primavera. Partendo dai 17 obiettivi che l’ONU si è proposta di realizzare entro il 2030, la media company del lombardo-veneto si è data l’obiettivo di fare il punto della situazione sui 3 grandi temi della sostenibilità che più toccano i territori e le loro comunità – città, impresa, parità; l’altra finalità è definire per ciascun territorio (Verona, Vicenza, Brescia) l’Agenda dei prossimi anni, coinvolgendo nel percorso gli stakeholder pubblici e privati e il grande pubblico.
    La presentazione mercoledì 15 dicembre (ore 17), con un evento diffuso in streaming sui siti larena.it, ilgiornaledivicenza.it e bresciaoggi.it, sulle pagine Facebook delle testate e su ANSA.it.
    Tra i contributi della serata quello di Amitav Ghosh, il grande scrittore indiano pubblicato da Neri Pozza, casa editrice del Gruppo Athesis

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    Quirinale: Fico, il 4 gennaio mando lettera per convocare voto

    La data del voto per il presidente della Repubblica “la dirò nella lettera per la convocazione del Parlamento in seduta comune, che sarà inviata il 4 gennaio”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico agli auguri con la Stampa parlamentare. 
    “Non entro nel dibattito sui nomi, mi preme dire anche se non tutti sono d’accordo, che io svincolerei la questione elezioni da quella del presidente della Repubblica. A prescidere da tutto, la legislatura credo che debba proseguire fino al 2023, in questo momento di emergenza l’Italia non credo si possa permettere la campagna elettorale”, ha aggiunto il presidente della Camera.
    “La legge di Bilancio arriverà in un tempo in cui la Camera non potrà fare probabilmente emendamenti per farla tornare al Senato. E’ capitato altre volte, all’inverso. E’ un problema strutturale, credo nel bicameralismo, ma il problema non va affrontato solo da Camera e Senato ma nel suo insieme, col governo. Dopo questa legge di Bilncio bisogna fare un punto su come riuscire a dare una attuazione vera al bicameralismo, che oggi ha delle difficoltà”. 
    “Il tema del caro bollette è importantissimo. Spero che con i sindacati ci possa essere un dialogo”, ha sottolineato Fico. “Poi c’è il dritto a manifestare. Non c’è nessun problema a manifestare ma il dialogo deve restare sempre aperto per trovare soluzioni sempre più concrete”, conclude.
    E ancora: “Ho sempre detto che sul fine il Parlamento è in colpevole ritardo, specie dopo la sentenza della Consulta. Spero si arrivi alla approvazione di una legge che sia condivisa dal Parlamento. Non si può più aspettare per una legge di civiltà”, ha poi spiegato Fico. “Il Parlamento deve assolutamente fare una legge. E’ un bene che la legge sul fine vita sia già andata in discussione generale”, conclude.
    “Mi sento concorde nella proroga dello stato di emergenza”, ha spiegato Fico.

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    Covid: Mattarella, serve ancora molta attenzione e prudenza

    “Adesso finalmente possiamo incontrarci anche se bisogna avere ancora molta attenzione e prudenza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella cerimonia di consegna degli attestati agli Alfieri della Repubblica, conferiti negli anni 2019, 2020, 2021 rivolgendosi ai giovani che negli anni passati non erano potuti venire al Quirinale a causa della pandemia.
    “Voi rappresentate tutti ed è un bel messaggio che state mandando al Paese. Valori di solidarietà e aiuto reciproco. Dai vostri comportamenti emerge una volontà di migliorare la vita del Paese. E ciò fa avere fiducia nel nostro Paese. Sono convinto che tanti di voi manterranno questi atteggiamenti, queste attitudini” perchè “dai vostri comportamenti emerge un’esortazione a migliorare il modo di vita nel nostro Paese”.

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    Draghi indica Gualtieri commissario al Giubileo

    Incontro a Palazzo Chigi sul Giubileo con il presidente del consiglio Draghi i ministri Di Maio e Giovannini e il sindaco Gualtieri. Secondo quanto si apprende Draghi avrebbe indicato Gualtieri come commissario al Giubileo.
    Secondo quanto si apprende, inoltre, è stata decisa l’istituzione di una società pubblica che fungerà da società appaltante. Inoltre sarà istituito un comitato di controllo composto da rappresentanti del Governo, della Santa Sede, della Regione Lazio e del Campidoglio.