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A l’Aia il primo ‘Registro dei danni’ causati dalla guerra di Russia in Ucraina (finanziato anche dall’Ue)

Bruxelles – Raccogliere prove e informazioni su danni, perdite o lesioni causati dall’aggressione russa contro l’Ucraina in un unico ‘Registro dei danni’. Leader compatti contro l’impunità di Mosca alla seconda giornata di Vertice del Consiglio d’Europa in corso a Reykjavik, in Islanda, dove 43 Paesi e l’intera Unione europea hanno annunciato l’istituzione del Registro dei danni causati dalla guerra di Russia in Ucraina. Un primo ma significativo passo per iniziare a tenerne traccia e a far mettere radice all’idea di dar vita a un Tribunale speciale ad hoc per i crimini di guerra del Cremlino una volta che la guerra sarà finita.

La due giorni di Vertice si chiuderà questa sera con la firma di una Dichiarazione Politica incentrata sul sostegno a un’azione collettiva e internazionale che assicuri responsabilità per i crimini della Russia. Per il Consiglio d’Europa – principale organismo che lavora come osservatorio dei diritti umani del continente (ma che non fa parte delle istituzioni comunitarie) – è il quarto Vertice in tutto da quando è stato istituito 74 anni, nel 1949. E questo dà la misura di quanto la guerra di aggressione della Russia iniziata ormai più di un anno fa abbia scosso il mondo, non solo il continente europeo.

Una guerra che da tutto il consesso internazionale riunito viene definita “un esempio estremo di arretramento democratico”, tanto da portarli a sostenere l’istituzione del Registro dei danni causati dall’aggressione dell’esercito russo attraverso un accordo parziale allargato. L’Unione europea e tutti gli Stati membri (la Bulgaria ha espresso l’intenzione di aderire) hanno aderito all’accordo, insieme a Canada, Giappone e Stati Uniti. Mosca “deve essere ritenuta responsabile e il registro dei danni può e svolgerà un ruolo importante”, ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Vertice dei leader che si è tenuto oggi. 

L’Unione Europea, rappresentata da von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha fornito un contributo “sostanziale” ai costi iniziali del progetto, come spiega in una nota l’organizzazione. Il Registro avrà sede all’Aia (Paesi Bassi), con un ufficio satellite in Ucraina e il premier Mark Rutte ha sottolineato che “la Russia deve essere ritenuta responsabile, anche per i danni subiti dall’Ucraina e dal suo popolo. Siamo quindi orgogliosi che la sede del Registro dei Danni sarà all’Aia, capitale legale del mondo”. Il registro è istituito per un periodo iniziale di tre anni e funzionerà come un vero e proprio registro delle prove e informazioni sui reclami su danni, perdite o lesioni causati dall’aggressione russa contro l’Ucraina. “Il Registro è una pietra miliare importante sulla strada della giustizia e dei risarcimenti per l’Ucraina e per gli ucraini che hanno tanto sofferto per questa guerra”, ha commentato il ministro ucraino per la giustizia, Denys Shmyhal, incalzando i partecipanti a “garantire che il Registro diventi presto operativo, in modo che le vittime dell’aggressione russa possano presentare le loro richieste”.

La seconda giornata del Vertice di Reykjavik del Consiglio d’Europa si chiude con l’accordo da 43 Paesi e l’Unione europea per dar vita a un elenco per raccogliere prove e informazioni su danni, perdite o lesioni dovuti all’invasione del Cremlino. Avrà una durata iniziale di tre anni


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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