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Turchia: per il Parlamento europeo i rapporti con l’UE sono “al minimo storico”

Bruxelles – Sullo stato di diritto, sui diritti fondamentali e in politica estera il governo turco “mostra chiare divergenze con le politiche e gli interessi dell’Unione Europea”. In una risoluzione adottata a fronte 480 voti a favore, 64 contrari e 150 astensioni il Parlamento europeo traccia un bilancio il più possibile oggettivo d quanto accaduto alle relazioni tra Ankara e Bruxelles negli ultimi due anni.

Nel constatare le scelte del partner turco la relazione presentata dall’eurodeputato socialista

Una situazione ritenuta intollerabile dall’Eurocamera, che invita il Consiglio UE e la Commissione europea a fare leva sullo strumento della sospensione formale dei negoziati di adesione del Paese all’Unione Europea in corso dal 2005 per costringere il governo di

L’Europarlamento non dimentica le ultime scelte fatte da Ankara in politica estera. Partendo dalle tensioni dell’estate 2020 nel Mediterraneo orientale e ricordando le ingerenze nel conflitto del Nagorno-Karabakh, gli eurodeputati hanno definito le iniziative del governo inaccettabili per i valori dell’Unione Europea. E pur identificando nella Turchia come “un partner strategico per la stabilità nella regione”, soprattutto per gli sforzi legati all’accoglienza di 3,6 milioni di rifugiati siriani sul proprio territorio nazionale, il documento ribadisce che proprio “l’uso di migranti e rifugiati come strumento di ricatto non può essere accettato”.

Ma la mano è tesa alla società civile. “Non dobbiamo commettere l’errore di confondere la Turchia ed il suo popolo, crogiolo di tradizioni e culture, con il governo sempre più autoritario di Erdogan che sta trascinando il Paese in un vortice pericoloso di nazionalismo e revanscismo”, ha affermato nel suo intervento durante il dibattito parlamentare l’eurodeputato 5 stelle Fabio Massimo Castaldo. “Dobbiamo rimanere al fianco della società civile turca dimostrando una buona volta determinazione, coesione e visione politica, perché sono gli unici aspetti che questa Turchia potrà comprendere”, ha continuato il vicepresidente del Parlamento europeo.

La posizione del Parlamento è stata supportata quasi all’unanimità da popolari, socialisti, verdi e liberali, ma non dalle forze politiche poste agli estremi dell’emiciclo, più favorevoli alla continuazione del dialogo. Il Parlamento europeo si aspetta che possa influenzare la discussione della riunione del Consiglio europeo di giugno, che avrà la Turchia tra i suoi punti all’ordine del giorno. Il commissario europeo per la politica di vicinato ha già presentato i temi che saranno toccati relativi alle relazioni con Ankara: : commercio, immigrazione, dialoghi di alto livello sulla salute e sui cambiamenti climatici e mobilità delle persone. “Se la Turchia dovesse girarci le spalle, la Commissione utilizzerà tutti gli strumenti a sua disposizione per tutelare i suoi interessi”, ha detto .

Nella plenaria gli eurodeputati approvano a larga maggioranza una relazione critica su quanto osservato da Ankara negli ultimi anni. L’Eurocamera spinge Consiglio e Commissione a usare l’arma della sospensione formale dei negoziati di adesione all’Unione Europea in corso dal 2005 per ottenere da Erdogan maggiori garanzie sui diritti

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Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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