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“Chiamiamoli dittatori”. Draghi contro Erdogan dopo la poltrona negata a von der Leyen

Roma – “Con questi che chiamiamo per quel che sono, dittatori, si deve essere franchi: nell’esprimere la propria diversità di vedute, opinioni, di comportamenti e visioni della società ma anche essere pronti a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese”. Mario Draghi durante una conferenza stampa a Roma parla del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan dopo l’episodio accaduto nella visita a Ursula von der Leyen. Quello della poltrona negata forse non è stato solo un errore di cerimoniale e il premier italiano usa parole forti: “E stato un comportamento non appropriato che non condivido per niente. Ha subito un’umiliazione e mi è dispiaciuto moltissimo”.

L’attacco del premier italiano durante una conferenza stampa su temi interni. “Dispiaciuto per Ursula von der Leyen, ha subito un’umiliazione

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